C’è voglia ed aria di rinnovamento, di crescere sotto un profilo diverso educativo e cercare di avvicinare i giovanissimi bambini a questo sort con una filosofia diversa.

Sono le parole con le quali il Team Manager, nonché Responsabile Scuola Calcio della Società Giovani Vinci, Tommaso Pepe, ha aperto l’intervista che gentilmente ha concesso alla nostra redazione.

Abbiamo fatto un viaggio e un tuffo proprio nel mondo, che noi solitamente chiamiamo “minore” proprio per capire a livello giovanile quali dinamiche ci sono alla base. Come le società si approcciano per accaparrarsi le prestazioni dei più piccoli  e quali strategie utilizzano per diventare più appetibili rispetto alla concorrenza.

Abbiamo preso spunto dall’evento che la società giallorossa ha organizzato per il 5/9 p.v. allorquando vedrà l’impianto vinciano di Ripalta protagonista proprio di un OPEN DAY.  Al T.M. abbiamo chiesto quale obiettivo si pone lasocietà e lui in particolare come responsabile della Scuola Calcio:

Sappiamo che c’é tanta concorrenza in giro, i bambini sono appetiti da tutti e credo personalmente che bisogna mettere a disposizione dell’utenza il meglio per poter far stare bene chi farà parte di questo progetto.

Cosa significa per voi il meglio?

Intanto abbiamo lavorato molto sulla parte logistica, stiamo lavorando sull’impianto per renderlo sempre più adatto e anche bello. Chiaramente tutto quello che riguarda l’aspetto di sanificazione etc oggi per noi è una priorità.

Perchè punterete soprattutto sui bambini dai 4 agli 8 anni?

I motivi sostanzialmente sono 2: Il primo perché i ragazzini sopra questa età, ovvero dai 9 in su in questo momento della stagione hanno già preso casa. È molto difficile trovare un discreto numero di ragazzi di questa età. Sono già impegnati altrove e sarebbe una battaglia con un molta dispersione di energia tentare questa strada.

Il secondo motivo, quello fondamentalmente più importante, è che vogliamo investire proprio sui ragazzini che andranno a tirare i primissimi calci al pallone. A quei ragazzi che in testa a questa età hanno solo il gioco e basta. Quelli che ancora non hanno cominciato a sognare  e illudersi.

Quindi quale filosofia si nasconde dietro il progetto Giovani Vinci?

La parola d’ordine per me è divertimento. Questo è quello che vogliamo che i ragazzi trovino da noi. Vogliamo essere sinonimo di gioco e divertimento. Vogliamo diventare dei veri educatori dello sport.

Perché un ragazzino dovrebbe venire a giocare con voli?

L’impianto di Ripalta a Vinci con i nuovo look

Riprendendo il concetto del gioco e del divertimento aggiungo che qui troveranno almeno tre istruttori qualificati, una struttura a norma e poi non dimentichiamo la grande opportunità offerta dalla nostra collaborazione con il Modena Calcio.

A proposito di Modena Calcio. Perché il Modena e perché i Giovani Calcio Vinci?

Tommaso Pepe, Team Manager eResponsabile Scuola Calcio Giovani Vinci

Questo è un matrimonio che si è consumato lo scorso anno. I dirigenti emiliani mi hanno conosciuto, ci siamo piaciuti e mi hanno affidato il ruolo di Coordinatore Centro Italia del loro settore giovanile. Purtroppo il cammino è stato condizionato da questa emergenza e i risultati che ci eravamo prefissati non sono stati del tutto raggiunti. Stiamo comunque lavorando per dare sempre più forma a questo progetto.

 

Non pensi che ci sono altre scuole calcio che offrono di più rispetto a voi?

Si, certo che ci sono società più attrezzate. Ci sono società ai nostri confini che hanno una storia alle spalle e per le quali risulta naturalmente più facile fare scouting. Ritengo che forse c’è uno sbilanciamento, ovvero ci sono squadre che contano tantissimi bambini e che per ritagliarsi dello spazio devono fare i salti mortali. In un’ottica diversa invece credo che una distribuzione equa dei ragazzi, tra le società, permetterebbe di insegnare calcio e non solo in maniera più specifica ed efficace. Ma le dinamiche che si creano per procurarsi le prestazioni dei bambini sono molto varie e non è il caso di approfondire.

Infine facciamo la domanda a Mister Pep. Quando ti rivedremo nel Calcio Maggiore?

Ti posso solo dire che mi manca tanto. Mi manca la panchina, mi mancano i ragazzi adulti, le urla, il campo e tutto ciò che fa da cornice a questo meraviglioso mondo che é cambiato negli anni perchè ha perso qualcosa del suo DNA ma è ancora per me affascinante.

Di admin

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