E’ durato 2190 giorni, come recita la maglietta celebrativa donatagli dalla società, il matrimonio tra FABIO FILOMENA e il Corazzano. Dopo sei stagioni e 3 promozioni (una dalla Lega Ama e 2 dalla Serie B), infatti, l’ex tecnico del Rosselli ha deciso che ormai il suo tempo nella società biancazzurra era finito:

E’ una scelta che ho fatto a malincuore perché a Corazzano mi sono trovato benissimo, ma dopo sei anni penso che sia giunto il momento di dirci addio sia per me sia per loro. Dopo tanto tempo, infatti, diventa difficile trovare i giusti stimoli per andare avanti. Mi sarebbe piaciuto salutare chiudendo questo campionato, ma purtroppo l’emergenza Coronavirus non ce lo ha permesso. Tuttavia l’obiettivo della salvezza lo abbiamo raggiunto e sportivamente parlando è quello che mi premeva, perché ero arrivato in Lega Ama e mi sarebbe piaciuto lasciare la squadra in Serie A. Quando Marzio mi contattò, infatti, non guardai tanto alla categoria dove era in quel momento la squadra ma al progetto che mi fu prospettato ed accettai con grande entusiasmo, mettendo sicuramente tutto me stesso in questi sei anni.

L’addio di Filomena si è consumato durante la cena di fine anno organizzata dalla società davanti a tutti i giocatori e ai dirigenti:

Mi hanno veramente fatto emozionare quando mi hanno regalato la targa e la maglietta ricordo perché è segno che, al di là dell’aspetto calcistico, ho lasciato anche qualcosa dal lato umano e questo è quello che mi rende particolarmente orgoglioso. Perciò ringrazio davvero tutti, dai dirigenti ai giocatori a tutto il paese di Corazzano.

Al momento, però, il futuro di Fabio Filomena è tutto da scrivere come ci racconta lo stesso allenatore:

Nell’ultimo periodo son sincero, vista la difficile situazione che stiamo attraversando mi sono concentrato principalmente sul lavoro lasciando per un attimo da parte il pallone. Ho comunque già ricevuto alcune chiamate, una anche da una ‘big’ . Nessuna, però, al momento mi ha acceso quella scintilla che serve per farmi continuare a fare ogni volta la borsa ed andare al campo. Onestamente non mi interessa la categoria, ma mi piacerebbe una società in cui si vuol fare le cose in maniera seria provando a togliesi qualche bella soddisfazione. Quindi, se dovesse arrivare l’occasione giusta ben venga, se no non mi strappo certo i capelli se dovessi rimanere un anno fermo. Vorrà dire che andrò a vedere le partite per Calcio Ui (sorride)…

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