E’ notizia di pochi minuti fa che la Uisp Nazionale Calcio ha sospeso tutti i campionati e le manifestazioni e le Rassegne nazionali fino al 31 AGOSTO 2020.

Una scelta , comunicata dal presidente nazionale Vincenzo Manco, che va quindi a prorogare la precedente dead-line indicata con il 31 Maggio 2020. Un’apprezzabile decisa presa di posizione da parte del massimo organo Uisp, in un tempo invece di continui rinvii decisionali da parte della Figc.

QUALI RIPERCUSSIONI PER IL CALCIO MAGGIORE?

A questo punto è praticamente certo che la stagione 2019-’20 si chiuderà qui, a 4 turni dal termine della regular season, dopo l’interruzione dello scorso 8 marzo. Attendiamo l’ufficialità della Struttura Attività Calcio dell’Empolese-Valdelsa, ma come aveva sottolineato il presidente Roberto Cellai durante la nostra direttissima di un mesetto fa il campionato non sarebbe potuto riprendere se l’attività non fosse ricominciata al massimo ad inizio Agosto (in questo caso si poteva provare a realizzare l’ipotesi di chiudere questo campionato a settembre e posticipare l’inizio della nuova stagione). Non resta quindi che concentrarsi sulla ripresa dell’attività in sicurezza per la stagione 2020-’21, che ripartirebbe con gli stessi organici di quest’anno per quanto riguarda le tre categorie, salvo chiaramente eventuali rinunce che ci auguriamo possano essere contenute il più possibile.

Adesso, quindi, lo scenario più ottimistico è quello che si possa tornare ad allenarci a settembre per iniziare la prossima stagione ad ottobre. Quello più realistico, invece, porterebbe ad uno slittamento dell’inizio della nuova stagione a GENNAIO 2021. In quest’ottica, comunque, nei prossimi giorni cercheremo di capire dalle stanze dei bottoni di via XI Febbraio ad Empoli quali sono le intenzioni della Struttura Attività Calcio dell’Empolese-Valdelsa. E’ chiaro che molto dipenderà anche da quali protocolli anti Covid-19 verranno varati per la ripresa in sicurezza dell’attività per ciò che concerne il calcio dilettantistico, amatoriale e di base. Una regolamentazione particolarmente rigida, infatti, metterebbe decisamente in difficoltà i gestori dei vari impianti sportivi.

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