VITOLINI – CASTELFORENTINO 0-1 (Papalini)

Il Vitolini spegne le sue prime cinquanta candeline al Mario Proietti. Per questa prima arriva la corazzata Castelfiorentino, compagine dalle ambizioni molto chiare. I padroni di casa mostrano grande personalità e voglia di ottenere il massimo. Sulla mediana i ragazzi allenati da Parrini fanno vedere delle belle cose mentre i castellani, che registrano almeno 9 assenti, subiscono e soffrono i ritmi avversari. In maniera particolare durante la prima frazione di gioco si vede più Vitolini e Sabatini e Sordi non mostrano tanta precisione nelle circostanze favorevoli in cui potrebbero colpire. D’Onofrio, l’estremo difensore del Castelfiorentino é comunque in palla e un paio di suoi interventi riusulteranno decisivi.

Nella ripresa c’è più equilibrio, gli ospiti prendono misure più adeguate, Boschi & C. calano leggermente (la temperaura é ancora estiva) e la gara offre più soluzioni anche ai castellani che puntualmente, grazie anche a quella dose di cinicità che non guasta mai trovano il gol vittoria. L’azione é apprezzabile e i protagonisti sono Nannetti che effettua un bel cambio campo da destra a sinistra trovando puntuale l’inserimento di Fabione Nazionale il quale pennella un cross basso che va ad incontrare l’accorrente Papalini. L’attaccante attacca bene la porta e infila inesorabilmente Montenegro. E’ IL GOL DELL’UNO A ZERO.
La reazione dei Vitolini non produrrà gli effetti desiderati  nonostante un buon forcing finale.

A fine gara abiamo dato voce ai due tecnici.

Daniele Parrini:

Abbiamo perso contro una squdra importante. Io mi sono comunqe divertito perché si é visto del bel calcio e i miei ragazzi, ai quali non posso rimporverare nulla, se non un po’ di impecisione sotto porta, hanno disputato una buona gara. E’ mancato il gol che meritavamo sicuramente ma ora dobbiamo pensare già alla prossima gara contro la Ferruzza e cercare di fare ancora meglio rispetto ad oggi.

Andrea Fulignati:

Abbiamo disputato una buona gara, sono soddisfatto perché i ragazzi hanno dimostrato di saper soffrire, di reggere determinate situazioni con coraggio e determinazione. Noi per gran parte della prima frazione di gioco abbiamo sofferto il palleggio del Vitolini, che é una signora squadra. Qui il Castelfiornentino ha dimostrato maturità e voglia di lottare. Poi abbiamo confezionato anche un bel gol e possiamo ritenerci più che soddisfatti da questa trasferta.

BOTTEGHE – CDP LIMITE 2-0 (Riccio 2)

Il dopo Buti alle Botteghe si chiama Miguel Torre, il tecnico argentino che ha anche allenato lo Stabbia di Paolo Martini.
E in terra fucecchiese per questa prima di campionato arriva la CDP di capitan Puccia Pucciarelli. Il clima é quello che riguarda tutto il mondo Maggiore e pertanto le tempreature sono quelle piacevoli sotto l’ombrellone e un po’ meno all’interno di un rettangolo di gioco. Dirige il match il Sig. Morelli.

Tatticamente lo schieramento in campo appare speculare e durante la prima frazione di gioco sono gli ospiti giallorossi a far vedere le cose migliori. Occcasioni clamorose non se ne contano e allo scadere dei primi quaranta minuti la CDP forse raccoglie qualche consenso in più dal punto di vista del fraseggio e dell’idea. Prima del duplice fischio capita sui piedi di Edo Larini una mezza occasione, il tentativo a palombella dell’attaccante della nazionale viene catturato in prossimità della linea di porta da un difensore.
Ad inizio ripresa gli ospiti potrebbero passare in vantaggio con il neo capitano, Andrea Pucciarelli ma la palla gol, forse l’unica a disposizone dei ciddippini non viene capitalizzata a dovere.

Nella foto Pisiu, esultanza Botteghe dopo il primo gol di Riccio

Sono invece i padroni di casa a trovare il vantaggio, tra lo stupore generale. Stupore dovuto al fatto che nel momento in cui Riccio infila l’estremo difensore ospite tutti si aspettano un fischio da parte del direttore di gara, valutando la posizione dell’attaccante delle Botteghe in offside.   L’arbitro fischia, ci pensa e quindi indica in maniera irrevocabile il cerchio di centrocampo. UNOAZEROBOTTEGHE. Vanificate le proteste giallorosse i padroni di casa capitalizzano e sugellano comunque il vantaggio perché i limitesi accusano il colpo e la reazione che consegue allo svantaggio é meno che sterile. Ed ecco che Riccio, questa volta da posizione sicuramente insospettabile infila per la seconda volta Urti. L’assist di Menichini é pregevole che non può che terminare il suo percorso con l’obiettivo. GOL, DUEAZEROBOTTEGHE.

La vera reazione della Ciddippi si manifesta solo dopo il doppio svantaggio ma la stessa seppur apprezzabile non genera alcun riusltato. Di Stefano non sarà eccessivamente impegnato e finisce con la vittoria meritata dei padroni di casa.

Queste le parole del presidente fucecchiese, Nico Mancini, a fine gara:

Siamo soddisfatti, la vittoria  é importantissima. Ho visto la squadra rispondere alle direttive del tecnico che vuole assolutamente vedere giocare la palla e quindi per questo credo che siamo partiti con il piede giusto. Sul primo gol non sono in grado di giudicare, ero lontano ma anche io ho avuto la sensazione che ci fosse qualcosa da rivedere.

Queste invece le parole di mister Dario Salvini, tecnico giallorosso:

Indubbiamente questo campo a noi non porta fortuna. Con ogni probabilità avremmo perso ugualmente ma credo che anche tutti i giocatori de le Botteeghe in campo e in panchina abbiano visto che il gol che ha sbloccato la gara fosse stato da annullare. Riccio era in evidente posizione di fuorigioco. Mi dispiace che i direttori di gara non abbiano il coraggio di tornare mai sui propri passi. Poi, la CDP ha mostrato immaturità nel reagire, non siamo stati capaci di impensierire i nostri avversari e questo é un altro paio di maniche. In ogni modo onore ai vincitori che hanno meritato i due punti.

 

PIAGGIONE – FERRUZZA 2-1 (Macaione, Pucci/Bertini)

Abbiamo rivisto un Camp Mou in condizioni migliori per le prime di campionato,

Camp Mou non in perfette condizioni

molto probabilmente stagione e concimi non sono stati dalla parte del Custode che regala agli occhi di atleti e tifosi un manto dalle mille sfumatore verdi ed evidienti chiazze marroni che spediscono con immediatezza l’impianto di Via Povola nella mediocrità.
L’agibilità é comunque perfetta e garantita, i gradi centigradi che baciano il terreno rendendolo vaporoso fanno il resto. Il direttore di gara é Cocchini, la massima espressione per quanto riguarda i fischietti nostrani.

Lo scorso anno Piaggione e Ferruzza si incontrarono per la prima volta dopo undici giornate e si imposero con perentorietà i padroni di casa per due reti a zero. Parentini nonostante la rivincita del ritorno quando rfilò una manita a Frediani & C. non ha ancora digerito la sconfitta del Camp Mou e ritorna sul luogo del delitto con intenzioni “belliche”.

E se lo scorso anno non ha digerito, questa volta il Loco ha bisogno di una visita da un allergologo. Con ogni probabilità i blaugrana non sono proprio i colori preferiti dalla sua Ferruzza.

Scherzi a parte, rispetto alla sconfitta della scorsa stagione, si parla d’altro. Due gare decisamente opposte dove in questo caso , proprio il tecnico fucecchiese non si sente di rimporoverare nulla ai suoi ragazzi:

Questa volta abbiamo giocato, lo abbiamo fatto bene e purtroppo abbiamo anche sprecato. Due traverse clamorose sono solo  due degli indizi, il resto lo hanno visto tutti. Gara giocata per vincere e che hanno vinto i nostri avversari, bravi e abilissimi a sfruttare al meglio le armi a loro disposizione.

Dopo 120 secondi, per parlare di cronaca, i bianconeri vanno vicinissimi alla segnatura, a Bertini l’urlo del gol rimane in gola quando vede la sfera da lui calciata stamparsi sulla trasversale, a Frediani battuto.
La gara é piacevole, la Ferruzza crea molto di più rispetto al Piaggione ma non concretizza e le 6/7 buone occasoni che durante l’arco dell’intera gara riesce a creare producono solo un gol in meno rispetto agi avversari.

E gli avversari in pratica non sbagliano nulla. Il primo vero tiro che scagliano verso la porta difesa da Glauco Cecconi é quello buono. Lo effettua Macaione da una distanza che supera di poco i 1630 mm. Anche dopo il vantaggio che arriva al minuto 23 della seconda metà di gara, non cambia il tema della sinfonia. I bianconeri costruiscono, tentano la via del gol ma trovano solo il raddoppio del Piaggione che arriva grazie ad una bella intuizione di Piccini che percorre una moltitudine di metri di campo con la palla appicciata ai piedi, finta il suggerimento verso Ferradini e poi sceglie la soluzione veriticale verso Pucci. L’attaccante, da poco entrato in campo é bravo a verticalizzare e ad anticipare Cecconi che nella circostanza non si é comportato da Cecconi, consentendo all’ex attaccante dell’ S.G. Villanova di purgare ancora una volta una delle sue vittime preferite, la Ferruzza.

La Ferruzza continua nella sua opera e trova il gol che accorcia le distanze. Ci pensa Bertini a chiudere da pochi passi un cross di Campigli. Il quale Campigli sul 2 a 0 avea colpito clamorosamente una traversa da pochissimi centimetri con la porta spalancata.

Ma quello che conta sono i palloni che eventualmente oltrepassano la linea bianca di porta e il Piaggione di queste situazioni ne ha concretizzate due contro l’unica degli avversari fucecchiesi. Il finale infatti recita: PIAGGIONE – FERRUZZA 2 a 1. E questa é la recita di Marco Ceccarelli a fine gara;

La gara era difficile alla vigilia e si é dimostrata tale anche in realtà. Avevo chiesto ai ragazzi di dare il 120% perché il Piaggione deve dare sempre il 120% e in particolar modo quando inconctra avversari imporatnti e di questo calibro. Siamo stati fortunati all’inizio quando Bertini dopo 2 minuti ha colpito la traversa e forse ora staremmo qui a raccontare un’altra storia, ma il calcio é questo, é bello anche per questo e ce lo godiamo per questo. Siamo stati bravi a soffrire a tenere testa ad un avversario come la Ferruzza e per questo sono soddisfatto. Ci siamo resi conto, nonostante la vittoria, che dobbiamo lavorare tanto ma proprio per questo una vittoria sulla Ferruzza ci regala il morale necessario per continuare a lottare.

 

BOCCACCIO – MARTIGNANA 1-2 (Tani/Paolini, Bartocci)

II Boccaccio dopo la felice e vincente cavalcata in cadetteria si ripresenta nella massima serie armata di ottimi propositi e il riconfermatissimo “Mantovani” Mantia conosce la sua prima panchina da serie A contro un ostico Martignana. I gialloneri, che non possono più contare su un pezzo di storia come Andrea Bucalossi tra i quadri dirigenziali, ritornano in campo guidati ancora dal Profeta Scardigli.

A Marcialla il terreno di gioco riporta prevalentemente i riflessi arancio ma la praticabilità é comunque garantita. Parte meglio il Martignana che non impega molto a protarsi in vantaggio. Siamo neanche al primo quarto di gara quando Paolini riceve dalle retrovie un lungo lancio che scavalca la mediana e la difesa avversaria, l’attaccante si trova davanti al portiere e con la solita precisione e freddezza infila per l’uno a zero.
La buona reazione dei padroni di casa si concretizza con il paregggio di Tani. La sua punizione da distanza non proibitiva diventa fatale per Zotta che può solo raccogliere la sfera dall’interno della porta.  La prima metà di gara finisce in equilibrio, gioco e risultato si pareggiano e negli spogliatoi si va sull’uno a uno.

Nella ripresa l’equilibrio é spezzato da una punizione bassa e filtrante di Bartocci. Il tiro da fermo scagliato da oltre 18 metri é insidioso quanto basta per superare tutti e garantire la vittoria ai gialloneri.
Prima del golil Martignana era rimasto in dieci per l’espulsione di Paolini. L’attaccante vittima di ripetue scorrettezze nei suoi confronti ha eccesso nelle proteste ed é stato allontanato dal terreno di gioco.

Il forcing finale dei padroni di casa nel tentativo di raggiungere il pareggio non ha scaturito niente di concreto e il ritorno nela massima serie del Boccaccio si registra con una sconfitta.

A fine gara mister Mantia:

La gara dal punto di vista agonistico é stata apprezzabile, abbiamo combattuto e giocato. Non so se abbiamo subito l’impatto con la categoria e quindi dal punto di vista dell’esperienza abbiamo lasciato qualcosa per strada. In ogni modo ci sono cose positive da sottolineare e altre sulle quali lavorare per il futuro.

Queste invece le parole del presidentissimo Franco Maltinti

Il Martignana é molto nuovo. Tra gli addii e ele assenze di giornata non avevamo la rosa al completo. In qualche reparto abbiamo dovuto adattarci e lo abbiamo fatto nel migliore dei modi. La gara ha vissuto su tanto equilibrio e non a caso si é risolta sun un calcio da fermo.

4 MORI – SCALESE 3-2 (Sani, Danzino, Zaccaria/Zito 2)

Undicesima stagione consecutiva per il QUATTROMORI nella massima serie. Si riparte dal Pozzale, in casa dove il nome della squadra ospite é U.S. SCALESE LA SCALA. Gialloblù contro gialloblù. Le maglie in campo invece sono gialle per i padroni di casa che indossano anche pantalonicini e calzettoni blu mentre un completo grigio veste i ragazzi della Scalese. Ospiti che si presentno in quel del Pozzale con assenze di rilievo come Monti, Baicchi, Scali e Giunti, tanto per citarne alcuni.

La gara é vivace, bella e dai ritmi elevati. Non a caso dopo 40 minuti si registrano addirittura 4 segnature. L’over 3,5 nel primo tempo  era dato a 11,00.

I primi due gol li registriamo quando il cronometro segna il 14° di gioco. Vantaggio ospite con Zito che riceve una deliziosa palla da Mainardi e con altrettanto tocco delicato costruisce il pallonetto che scavalca Baldini per l’uno a zero.
I padroni di casa si rimboccano subito le maniche e giungono al pari per opera di Sani, bravo in area ad infilare l’estremo difensore scalese.

Il sorpasso avviene invece grazie  ad un tiro al volo di straordinaria bellezza ma soprattutto in un clima di incredibilità generale. Dai 27,23 metri, una palla a balzello giunge sul destro di Alessndro Junior Danzino, capitano e cugino d’arte. Il suo tiro,  leggermente esternato compie la traiettoria del secolo e va a schiaffeggiare la trasversale prima di varacare la linea di porta custodita da un non impeccabile Fontanelli. Non l’avesse mai fatto, i compagni invece di limitarsi agli abbracci , hanno letteralmente assaslito il compagno numero 10 riempiendolo di carezze molto pesanti. Nel frattempo Zenga dava ordini agli informatici di aggiornare i tabelllone elettronico sul 2 a 1.

Ma lo stesso tebellone elettronico subiva da li a 63 secondi un’ulteriore variazione. Da corner successivo ad una bella deviazione di Fontanelli arriva il gol del 3 a 1, questa volta é Willam Zaccaria, grande promessa gialloblù a mettere di testa in rete in attesa che il direttore di gara con due soffi spedisca tutti negli spogliatoi. Il parziale al Bistecca Stadium dopo i primi quaranta di gioco é favorevole ai padoroni di casa. (3 a 1).Chi ha pagato il biglietto al Pozzale é tornato al botteghino per il supplemento.

Dopo il break la gara vive una altro importante momento, gli ospiti infatti trovano subito la via del gol con uno scatenato Zito, entrato ormai in clima scalese con grande passo e disinvoltura. Ma la segnatura dell’ex Botteghe risulterà l’ultima della gara, assegnando la vittoria ai ragazzi di Ciani che partono a loro volta con il piede giusto.
Addirittura il risultato avrebbero potuto anche arrotondarlo perché sui piedi di Sarine Scardigli capita una occasionissima che non va a buon fine solo perla bravura di Fontanelli.
Da segnalare le ottime prove di Cantini e Zaccaria in casa 4Mori.

A fine gara i due tecnici:

Dario Picchi:

Abbiamo giocato contro il 4M che ha giocato da 4M. Non mi attacco certo alle assenze perché noi siamo la Scalese, abbiamo sofferto il loro modo di interpretare le gare, sappiamo che sono agonisticamente molto presenti e nei venti minuti finali della prima frazione di gioco hanno decisamente fatto meglio di noi. E’ vero che siamo rientrati subito in partita ad inizio ripresa ma non é bastato a trovare il gol del pareggio.

Andrea StramacCiani;

Stiamo bene, sono contento e soddisfatto della prestazione della mia squadra. Arrivano le risposte che attendevo, a cominciare dagli allenamenti. Il gruppo c’è e sappiamo benissimo che é la nostra arma migliore. Questo ci permette di raggiungere anche dei risultati soddisfacenti. Ricordiamoci che siamo solo alla prima giornata, é vero che c’é entusiasmo ma il campionato é lunghissimo e già la prossima settimana ci aspetta un impegno importante contro il Castelfiorentino.

 

GAVENA – AGRARIA ERCOLANI 1-0 (Manzi)

Il nuovo Gavena si presenta davanti al suo pubblico dopo un pre campionato di tutto rispetto e con le idee molto chiare circa la stagione e gli obiettivi nel mirino della società. Di fronte la ripescata Agraria Ercolani, società nuova per certi aspetti. Sono cambiate alcune figure all’interno dell’organigramma e i programmi anche in casa certaldina sono chiari e ambiziosi. In panchina siede ICEMAN Fabrizio Gozzi.

Nella prima frazione di gioco sono proprio gli ospiti a far vedere le cose migliori. I padroni di casa, naturalmente, non possono vantare tanto affiatamento tra loro e quanto riescono a costruire é tutto di guadagnato. Pannocchia, estremo difensore biancazzurro si mette in mostra rendendosi protagonista di almeno un apio di interventi risolutori ma la prima frazione di gioco, vinta ai punti dall’Agraria Ercolani si conclude a reti inviolate.

La ripresa potrebbe sbloccarsi sempre a favore degli ospiti quando un buon Paoletti costringe Branchi al fallo da rigore. Sul dischetto ci va Del Mastro, autore di un’ottima gara ma che trova davanti a se ancora una volta un Pannocchia strepitoso che neutralizza il tiro dagli undici metri.
E come spesso accade, gol sbagliato, gol subito. Ci pensa Manzi a regalare i primi due punti stagionali al nuovo ambiente biiancazzurro.
La sfortuna ribacia ulteriormente i ragazzi allenati da Gozzi quando Latini colpisce il lelgno della porta cerretese, per quello che poteva essere l’uno a uno.

Finisce con la vittoria del Gavena per 1 a 0 e con le dichiarazioni dei due tecnici in sala stampa.

Fabrizio Gozzi:

Sono contento e orgoglioso del gruppo. E’ mancato il risultato ma ci siamo comportati bene ed abbiamo davvero sfiorato di vincere la gara. Siamo alle prime battute stagionali e i fattori decisivi e determinanti in campo sono molti. Per questo motivo mi tengo stretta la prestazione e su questa costruiremo le prossime, per migliorare e raggiungere serenamente i nostri obiettivi.

Alano Galligani:

E’ andata bene, abbiamo incontrato una squadra più affiatata rispetto a noi. Abbiamo  faticato come sapevamo e nello stesso tempo siamo riusciti dignitosamente a costruire la nostra gara. Il cammino é lungo e sono contento di aver ottenuto questi due punti con un avversario che lotta per i nostri stessi obiettivi.

Di admin

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