REAL ISOLA  -CASOTTI 0-0

Il Casotti che ha dominato la cadetteria contro l’armata del General Martini. Il fronte é quello del Cecconi Museum in grande spolvero e con un tappeto da fare invidia al miglior Camp Mou. Leggera ventilazione da apprezzare in campo e spalti occupati in maniera leopardica per un computo di spettatori  che segna 63 unità. In tribuna il commissario Tecnico della Nazionale, Alano Galligani.

Mister Mataresse si presenta con un 4-3-1-2 in contrapposizione al 4-4-2 di Pippo Martini.
La gara é bella, le due squadre si affrontano a viso aperto e i neo promossi di Pieve a Ripoli mostrano subito una certa personalità, poco timore reverenziale e dinamiche di gioco mirate a soffocare le fonti di gioco dei samminiatesi. Sono molto bravi Salvadori e C. a non far ragionare le menti reali dell’Isola e la pressione che esercitano i ragazzi di Trusco Matarrese risulta efficace.
Non si assiste ad uno spettacolo per quanto riguarda i tiri in porta, Tani e Vegerelli non saranno impegnati durante tutto l’arco della gara in maniera straordinaria. Ne deriva che le occasioni si contano sulle dita di una mano e per estrarre qualcosa dal taccuino segnaliamo una mezza occasione capitata a Merola durante la prima frazione di gioco e due occasioni per il Casotti, la prima sui piedi di Di Maria durante i primi 40 minuti quando il biancorosso spedisce alto sulla traversa mentre nei minuti finale é più ghiotta l’opportunità per Riccioni che da posizione favorevolissima a tu per tu con Tani sciupa incredibilmente.

Risultato giusto, che lascia tutto ancora aperto e che rimanda il verdetto a mercoledì sul sinteetico di Monteboro.

Questi i commenti dei due tecnici.

Daniele Matarrese:

Una bella partita, giocata bene da entrambe, Noi abbiamo messo quella grinta necessaria per affrontare un avversario di spessore come l’Isola per non farci intimorire. Siamo stati bravi e forse abbiamo avuto anche qualche chances in più rispetto a loro per sbloccarla. Comunque risultato giusto e ora aspettiamo mercledì.

Pippo Martini:

Risultato giusto, il Casotti mi ha fatto una buna impressione, loro sono stati bravi a non farci fare le cose che sappiamo fare meglio e quindi hanno occluso diverse nostre iniziative.

 

 

CDP LIMITE – FERRUZZA 0-2 (Doppio Bertini)

Camp Mou, terreno in perfette condizioni, temperatura che sfiora i 16°C, spettatori intorno alle 6 decine. E’ il giorno dell’inizio, quello del nuovo campionato, quello che porta in Via delle Olimpiadi, dove i neo campioni della Ferruzza e anche i giallorossi limitesi hanno già sperimentato l’indescrivibile emozione maggiolina.

Loco Parentini vs Dario Salvini in un duello inedito a livello di panchina, due scuole di pensiero diverse, due esperienze opposte, E per questo tanta curiosità alla vigilia di un match che si decide naturalmente in 160 minuti più eventuali recuperi.

Dario “Eusebio” Salvini non mostra nessun timore riverenziale nei confronti del collega Parentini e si presenta con un 4-2-3-1. Mentre non saranno della gara Favazzo, Stivé, Giovannuzzi e Mussolino. In panchina Gelli e Lazzerini.

I campioni in carica partono decisamente meglio rispetto ai limitesi e infatti in soli 20 minuti la gara prende una piega importante. Bertini sigla la doppietta che spalanca le porte al turno successivo. L’attaccante è molto bravo sul primo gol ad anticipare un superlativo Urti, oggi il migliore in campo, e quindi a sbloccare la situazione.
Per il radddoppio invece il numero 7 in casacca nera si é servito di uno di quegli schemi che il Loco studia tra un cartone e un altro. Schema non schema, di quelli apputno che mette in seria difficoltà qualsiasi difesa. E qui c’è la bravura di Maffei che pennella bene la punizione sul secondo palo  mentre i vari blocchi offensivi creano il presupposto giusto per completare l’opera.

Tra i due gol i gialllorossi reclamano un rigore per un contatto in area che provoca l’atterramento di Pucciarelli.

La CDP cerca di reagire al doppio svantaggio e lo fa con una certa carica agonistica, i ragazzi di Salvini non mollano ma non riescono neanche a rendersi concretamente pericolosi.
Nel secondo tempo i giallorossi sono costretti a cercare più spazio in avanti concendendo inevitabilmente opportunità algi avversari. la Ferruzza ha la possibilità di arrotondare almeno in due occasioni e in entrambe le circostanze é Urti a togliere le castagne dal fuoco ai suoi, la prima volta opponoendosi da campione a Niccolai e la seconda superandosi quando deve neutralizzare la conclusione di un affamatissimo Bertini.

Finisce con la vittoria dei bianconeri campioni in carica.

Ecco le dichiarazioni dei due tecnici a fine gara:

Mauro Parentini:

Vittoria meritata, abbiamo avuto il pallino del gioco per lunghi tratti di gara e abbiamo cercato anche il terzo gol perché di questa CDP non mi fido assolutamente. E’ una squadra che non molla mai e guai a noi se pensiamo di aver già la qualificazione in pugno perché ci aspettano 80 minuti che richiedono il massimo della concentrazione.

Dario Salvini:

La Ferruzza é una bella squadra, ha una sua chiara impostazine di gioco, é molto fisica e ciaramente per noi era un ostacolo difficile. Credo che i miei ragazzi abbiano retto bene l’impatto e mi rammarica il fatto di aver preso gol in due situazioni da palle a fermo. Tra le altre cose il primo gol lo abbiamo preso sul nostro miglior momento.
Il dosppio svantaggio ci ha anche un po’ innervosito e onestamente noi in questo momento paghiamo anche la panchina corta.
I rigori? C’erano almeno due penalty per noi, il primo su Pucciarelli sull’uno a zero e l’altro su Cecchi nella ripresa.  Spero non ci sia sudditanza psicologica anche nel Calcio Maggiore.
In ogni modo ce la giochiamo perché il 2 a 0 non é certo impossibile da recuperare.

CASA CULTURALE – CORAZZANO 2-0 (Quaglierini rig., Greco)

Al “Granocchi” di La Scala si consuma il primo atto del play-off ‘scudetto’ tra Casa Culturale SMB e Corazzano. Di fronte i giallorossi samminiatesi, finalisti lo scorso anno al TEMPIO contro la Ferruzza e i biancazzurri di Fabio Filomena, prontamente tornati in Serie A con il 2° posto in cadetteria alle spalle del Casotti. Sotto un tiepido sole primaverile in tribuna si avvista una delegazione della Sesa, capeggiata da mister Moreno Gaini con al suo fianco capitan Squarcini e il “Conte Rox” Rossetti, ma anche bomber di Lega Ama come il “Tennista” Catarcioni del Balconevisi o tecnici scudettati come Gianni Lami. Decisamente pessime le condizioni del terreno di gioco, che non consente un regolare rimbalzo al pallone.

Mister Matteoli propone il suo classico 4-2-3-1 con Giacomo “Buffon” Bertini tra i pali dietro alla coppia difensiva centrale formata da Taddei e Brotini, mentre Bellucci agisce a destra e Bianchi a sinistra. Nella zona nevralgica del campo giostrano Regini e capitan Quaglierini, mentre da destra a sinistra Stefano Greco, Denti e Alimani operano sulla tre quarti alle spalle di Telloli. Dall’altra parte il Corazzano risponde con un 4-3-2-1 che vede Nokho a difesa della porta, Gabriele Greco a copertura della fascia destra con Russo dalla parte opposta mentre Simonetti ed Erriquez compongono la coppia centrale. Dudu è il pernio di centrocampo con ai suoi lati Lisi e Lucchesi mentre Reda e il grande ex Lo Iacono agiscono alle spalle di Amato.

Non passa neanche un minuto di gioco che va registrata subito la prima azione controversa: il Corazzano perde malamente la palla sulla propria tre quarti con Stefano Greco, che verticalizza immediatamente in area per Telloli, il quale spalle alla porta cerca di liberarsi dalla marcatura di Erriquez che lo aggancia; il numero 8 giallorosso finisce a terra e la panchina della Casa Culturale chiede a gran voce il rigore, ma l’arbitro lascia proseguire. Dalla nostra posizione il contatto sembrava netto. All’11 i biancazzurri rischiano ancora su un corto retropassaggio di Simonetti al proprio portiere, con Telloli in agguato, ma Nokho è lesto ad anticipare l’attaccante sanminiatese.

Dopo il cambio forzato di Lisi (colpo al costato), al cui posto entra Peppoloni, però arriva la risposta del Corazzano che prima si rende pericoloso al 23′ con un colpo di testa di poco alto di Erriquez sugli sviluppi di un corner e poi impegna severamente Bertini con una bella conclusione al volo di Lo Iacono dai 27,865 metri. Il finale di 1° tempo, però, è tutto di marca Casa Culturale: al 37′ Greco riceve una punizione di Telloli, spostato sulla sinistra, addomestica di petto e dopo un rimbalzo scaglia una sassata che centra in pieno la traversa a Nokho battuto; passano 4 minuti e l’arbitro accorda una punizione all’altezza della lunetta alla Casa Culturale (nell’occasione, però, il primo a subire fallo è Dudu) con Telloli che cerca l’angolino alla destra del portiere, ma Dudu intercetta con una mano in piena area; il signor Morelli non ha dubbi ed indica il dischetto. Dagli undici metri va lo specialista Quaglierini, che insacca alla sinistra del portiere sebbene quest’ultimo riesca a toccare la sfera.

Si va quindi al riposo con i vice campioni in vantaggio, mentre la ripresa si apre con un bel botta e risposta: al 6′ giallorossi vicini al raddoppio con Greco, il cui tocco sull’uscita di Nokho termina però di poco fuori; 2 minuti dopo gran giocata di Amato, che al limite dell’area lavora un buon pallone spalle alla porta, si gira e libera il destro a girare che sfiora la traversa alla sinistra di Bertini, con il portiere samminiatese comunque sulla traiettoria. Lo stesso Amato viene fermato al 15′ per un fuorigioco molto dubbio, ma va detto che il guardalinee era perfettamente in liena. Poco dopo l’esperto attaccante biancazzurro lascia il posto a Golopyat, ma al 24′ sono ancora i ragazzi di Matteoli ad andare vicini al raddoppio. Splendida apertura a destra di Denti per l’inserimento di Alimani, che mette forte al centro dove Greco in tuffo di testa non arriva per un soffio e sul secondo palo Telloli calcio di sinistro al volo con la palla che, deviata da un difensore, viene recuperata quasi sulla linea dal ritorno di Nokho. Primo cambio anche per la Casa Culturale, poi, con Ferrucci che rileva Alimani e al 30′ arriva il raddoppio: Telloli serve sul settore di sinistra dell’area di rigore Quaglierini, il cui tiro cross viene deviato da un difensore del Corazzano finendo proprio all’altezza del secondo palo nella zona di Greco, che solo soletto prende la mira e con un perfetto diagonale di destro a mezza altezza fulmina Nokho.

Al 37′ il Corazzano ci prova con un’insidiosa punizione di Reda dai 26,512 metri ma Bertini si rifugia in angolo, mentre dal successivo tiro dalla bandierina Golopyat colpisce di testa la parte superiore dell’incrocio dei pali alla destra del portiere samminiatese. Nel finale, poi, c’è spazio solo per altri tre cambi, due nelle fila giallorosse (Latini per Regini e Caponi per Bellucci) e una in quelle biancazzurre (“Geppo” Testi per Lucchesi”. Adesso il match di ritorno si disputerà mercoledì prossimo alle 21.30 al “Davini Stadium” di Ponte a Elsa.

PONZANO ECOLSTUDIO – SCALESE 0-2 (Bucalossi, Baicchi)
I capitani Nonno Pagli e Bucalossi al sorteggio (Foto Pisiu)

Parte da Cortenuova la corsa verso il titolo di Ponzano Ecolstudio e Scalese, che si affrontano nell’andata dei play-off ‘scudetto’ esattamente come un anno fa. Allora ebbero la meglio i gialloneri empolesi ai calci di rigore dopo due pareggi a reti bianche. Un centinaio di spettatori sulle tribune di Cortenuova, temperatura più che gradevole ma terreno di gioco non in perfette condizioni. Mister Chiti presenta il suo Ponzano con un 4-3-3 che prevede Pinciaroli tra i pali, “Muscolino” Saltarelli a destra, Alfano a sinistra e Nidiaci-“Zio” Fanelli come coppia centrale. In mezzo al campo, invece, giostrano Granchi, Niccolini e capitan “Nonno” Pagli con Gagliano, Scannadinari e Stefanelli che hanno il compito di creare grattacapi alla difesa Scalese. I gialloblù si schierano a specchio: Dario Giunti in porta dirige un pacchetto arretrato composto da Riccio e Baicchi sugli esterni e da Panchetti e “Il Cecchino” Turini al centro; Scali, Costagli e capitan Bucalossi giostrano nella zona nevralgica del campo mentre Pecorari, Taddeini e “Mondial” Monti sono il tridente offensivo.

Monti (Scalese) alla conclusione (Foto Pisiu)

Dopo una prima fase di studio, nel primo quarto d’ora le due compagini sembrano essere un po’ contratte, la gara si accende intorno a metà frazione grazie alla Scalese: al 19′ “Mondial” Monti ci prova da fuori ma Pinciaroli e attento e neutralizza in due tempi; al 20′, invece, è Costagli a sparare alto dopo una bella combinazione tra Pecorari, Bucalossi e Monti. La risposta del Ponzano si materializza un minuto dopo con uno schema da calcio piazzato che libera al tiro Alfano, ma anche in questo caso Giunti fa suo il pallone in due tempi. Al 25′, invece, brutta botta per Scannadinari che viene colpito sulla caviglia da Baicchi in un contrasto di gioco. Il numero nove giallonero resta a terra con un bel buco provocato da un tacchetto ed è poi costretto a lasciare il campo. Al suo posto entra Pieraccioli.

L’esultanza di Bucalossi dopo aver firmato il vantaggio della Scalese (Foto Pisiu)

Il gioco resta fermo per 3/4 minuti in modo da consentire le cure a Scannadinari e quando si riprende è il Ponzano a farsi trovare più pronto. La squadra di mister Chiti prima protesta per un possibile tocco di mano in area di Bucalossi sulla conclusione di Stefanelli e poi “Lui” Gagliano non riesce ad imprimere la giusta forza alla sfera che non impensierisce l’attento Giunti Sr. La Scalese prova ad alleggerire la pressione giallonera con un contropiede di Taddeini, ma Pinciaroli chiude bene in uscita. Al 38′, però, sono proprio i gialloblù di coach Dario “El Dies” Picchi a passare in vantaggio: “Mondial”Monti incontenibile a sinistra, ne salta uno, ne salta un altro e viene steso dal terzo; lo stesso numero 11 scalese pennella la seguente punizione all’altezza del primo palo, dove capitan Bucalossi arpione con il destro e beffa Pinciaroli per il vantaggio della Scalese.

Un’azione di gioco a Cortenuova (Foto Pisiu)

La prima frazione si chiude con la reazione del Ponzano, ma il sinistro al volo di Granchi e controllato senza troppi patemi da Giunti, mentre la ripresa inizia con qualche minuto di ritardo per problemi tecnici agli auricolari della terna arbitrale. Alla ripresa delle ostilità, però, il Ponzano sembra tornato in campo con il piglio giusto e nei primi sette minuti effettuta tre insidiosi traversoni in area, su cui la difesa gialloblù fa comunque sempre buona guardia. Dopo l’ingresso di Giunti Jr per “Mondial” Monti nelle fila scalesi, però, è Stafanelli a provarci dalla distanza, ma la sua conclusione sibila vicino all’incrocio dei pali. Siamo al 12′. Due minuti più tardi la scena si ripete identica, mentre al 16′ è Pinciaroli a sbrogliare una pericolosa situazione in area ponzanese, dopo che Saltarelli era scivolato nel tentativo di arginare Taddeini, imbeccato da Pecorari.

La gioia di Baicchi, che ha appena realizzato il raddoppio della Scalese (Foto Pisiu)

Poi fase di stanca del match con il Ponzano che prova a fare la partita, esce Granchi ed entra Calamassi al 18′ mentre un minuto prima nella Scalese Mainardi aveva rilevato Costagli, ma fatta eccezione per un tiro dalla distanza neutralizzato da Giunti non riesce a creare grattacapi ai ragazzi di Picchi. Dal canto suo la Scalese agisce di rimesa e si affaccia dalle parti di Pieraccioli con Taddeini e Giunti Jr, ma senza mai centrare lo specchio. Si arriva cos’ al 29′ quando il tabellone luminoso di Cortenuova si accende per segnalare il raddoppio della Scalese: punizione dalla tre quarti calciata in area, Giunti Jr anticpa Pinciaroli in uscita ma Calamassi salva sulla linea, Baicchi però è il più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone e a ribadirlo in rete.

Nel finale il Ponzano prova il tutto e per tutto, mentre Picchi effettua altri tre cambi (Riccetti per Pecorari, Esposito per Bucalossi e Volpi per Taddeini), ma l’unico vero pericolo è un traversone di Calamassi, che Dario Giunti è bravo a smanacciare con un bel colpo di reni, togliendolo dalla testa di Pieraccioli che era pronto ad appoggiare in rete. Deciso passo verso i quarti di finale, quindi, per la Scalese che adesso dovrà difendere questo doppio vantaggio mercoledì prossimo alle 21.30 al “Graziani” di Montelupo.

 

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