SEMIFINALI 2016/2017
SAN MINIATO BASSO 8 Maggio 2017
ORE 21,30
ritorno

0

1
81′ Tarabusi

REAL ISOLA (4-2-3-1)
LE CERBAIE (4-2-3-1)
 TANI 1 1 BAGAGLI
 SCHERILLO 2 2  CAMPIGLI A.
 CASTELLACCI 3 3  FALL
 CONFORTI 4 4  CONGIU
 ROSSI 5 5  PICCHI
 LASCHETTI 6 6  ATZORI
 GUARDINI 7 7  PASSARIELLO
 TADDEI 8 8  GJONI
 CAPPELLINI 9 9  TONIONI
 MARCONCINI 10 10  BALDASSERINI
 CALDERARO 11 11  DI BIANCO
A DISPOSIZIONE
 MATTEOLI 12 12 COSTANTINI
 SCALIA 13 13  BAFUMI
 CAVATAIO R. 14 14  ROGGI
 TIBONI 15 15  RUSSO
 MAGNANI 16 16  DOLFI
 BARONTI 17 17  BENNARDI
 CAVATAIO S. 18 18  ZITO
 PERZIA 19 19  SALVADORI
 MEROLA 20 20  TARABUSI
 Pippo Martini
ALL. ALL.  Alessandro Guidi
Foto Pisiu12

Nuvoloni carichi di pioggia all’orizzonte con minacciosi lampi a schiarirne i contorni fanno da scenografia alla prima semifinale di ritorno in programma alla “Pam Arena”, ossia Real Isola-Le Cerbaie. Si parte dal 3-1 dell’andata in favore dei ragazzi di Pippo Martini, che rispetto a sette giorni fa dovrà fare a meno dello squalificato Kertusha, sostituito da Calderaro. Unico cambio, infatti, rispetto alla formazione protagonista a Castelfiorentino che si distribuisce sul terreno di gioco con un 4-3-3, in cui la difesa è confermatissima e il centrocampo viene messo in mano ai soliti Taddei e Conforti con l’aggiunta di Calderaro. Davanti capitan Guardini parte come sempre da destra con Cappellini punto di riferimento centrale e Marconcini ad agire sul settore opposto. Per quanto riguarda Le Cerbaie, invece, mister Guidi recupera Bagagli tra i pali e Tonioni e Di Bianco in attacco con l’innesto di Baldasserini, ottimo il suo impatto all’andata nella ripresa, dal primo minuto. I giocatori in maglia rossa di dispongono in campo con un 4-2-3-1 che prevede Andrea Campigli, Atzori, Picchi e Fall sulla linea difensiva con Gjoni e Congiu cerniera di centrocampo mentre Passariello a destra, Baldasserini centrale e Tonioni a sinistra supportano l’unica punta Di Bianco.

Il pubblico sugli spalti della Pam Arena

Tribuna gremita con una serie di personaggi noti dal trio del Ponzano Matassa-Bargellini-Polimeni all’ex tecnico del Rosselli, Fontanelli passando per il duo della Cdp Limite “Pastina”-“Ragno” e portiere e tecnico del Bassa 2001, Niccolò Cinotti e Massimo Lucherini. Ancora il presidentissimo Nannoni de L’Antica Sosta; Paolo Martini, Brotini e Savarese dello Stabbia, oltre a Mauro Parentini, Glauco Cecconi e Tafi della Ferruzza senza dimenticare l’onnipresente Andrea “Mou” Cammilli. Ritmi subito elevati con Le Cerbaie che provano fin dalle prime battute a premere il piede sull’acceleratore. Tanto che intorno al 10’ si registrano un paio di occasioni consecutive con un tiro di Passariello da posizione defilata che impegna il “Ragno Nero” Tani e una successiva conclusione dal limite dell’area che termina fuori di poco alla destra del portiere isolano. Isola che prova a rispondere in contropiede e in un paio di circostanze si rende pericolosa con Guardini: una conclusione mancina dai 24,392 metri termina però direttamente in FiPiLi.

Tonioni (Le Cerbaie) ribatte in rete la corta respinta di Tani ma è in fuorigioco

Al 20’ ancora Le Cerbaie avanti con una punizione guadagnata da Passariello vicino all’incrocio delle righe tra il lato corto di sinistra dell’area di rigore e la linea di fondo campo: i ragazzi di mister Guidi effettuano uno schema per liberare al tiro all’altezza della lunetta Atzori, che cicca però la conclusione: alle sue spalle Baldaserrini lascia comunque partire una rasoiata che impegna Tani, sulla cui respinta corta Tonioni deposita comodamente in rete. Il guardalinee aveva però già la bandierina alzata e la rete, quindi, non viene convalidata per fuorigioco, apparso per altro netto tanto che lo stesso attaccante “red” non protesta. Al 27’ altra occasionissima per Le Cerbaie con un bel tiro di Congiu dai 27,512 metri che costringe il “Ragno Nero” Tani a un intervento degno del premio “Guanto d’Oro” che anche quest’anno può esibire nella bacheca di casa: strepitoso il tuffo alla sua sinistra con cui toglie la sfera dall’angolino basso nonostante questa fosse anche schizzata sul terreno viscido.

 


L’intervento dell’Ambulanza per prestare le cure agli sfortunati Fall (Le Cerbaie) e Calderaro (Isola)

Al 30’ bruttissimo scontro testa contro testa tra Fall e Calderaro, che sono entrambi costretti ad uscire (viene chiamata anche una ambulanza per trasportarli al Pronto Soccorso anche se i due escono comunque sulle loro gambe), con il gioco che rimane inevitabilmente fermo per diversi minuti dato che in un primo momento si teme il peggio. Alla ripresa delle ostilità Salvatore “Tore” Cavataio rileva proprio Calderaro nell’Isola e Russo prende il posto di Fall nel Le Cerbaie con Marconcini dell’Isola che arretra sulla linea dei centrocampista mentre Cavataio si piazza alto a sinistra. Ed è proprio lui al 38’ a piazzare una incursione pericolosissima, frenata soltanto all’ultimo momento, e in affanno, dalla difesa del Le Cerbaie. La prima frazione, decisamente maschia, ma con una grande correttezza in campo nonostante i ripetuti scontri di gioco, si chiude dopo 6 minuti di recupero per il gioco rimasto fermo in occasione dello scontro Fall-Calderaro.

Cappellini (Isola) da il via alla ripresa

La ripresa si riapre senza sostituzioni con i due tecnici che propongono gli stessi schieramenti ma con qualche vip in più in tribuna come l’allenatore della Sesa, Moreno Gaini e l’ex tecnico del Gavena, Mauro Marchi. In campo, invece, il match si mantiene con toni agonistici molto elevati, ma a livello di occasioni la sfida è più equilibrata anche se è sempre Le Cerbaie a provare a fare la partita. Al 10’, però, dopo l’ingresso di Merola per capitan Guardini è l’Isola a rendersi pericolosa con una discesa a destra di “Tore” Cavataio, che mette in mezzo proprio per il neo entrato, ottimamente anticipato però dall’uscita del portiere della Nazionale, Bagagli. Al 15’ si riaffaccia in avanti la squadra di Guidi su azione d’angolo, ma il colpo di testa di Di Bianco non inquadra lo specchio della porta. Poco dopo, invece, è Baldasserini a sparare alto dall’altezza del dischetto in girata.

Andrea Campigli (Le Cerbaie) rincorso da Salvatore “Tore” Cavataio (Isola)

Al 21’ mister Guidi si gioca la carta Zito al posto di Gjoni alzando a centrocampo Campigli, ma 2 minuti dopo la più grande occasione del match capita all’Isola: Merola salta in velocità due uomini ed entra in area centralmente, ma davanti a Bagagli cerca l’angolino alla sua destra, mettendo incredibilmente fuori. Passa ancora un minuto e il solito Merola impegna nuovamente Bagagli, che sventa due volte nella stessa azione. Adesso Le Cerbaie sembra aver perso forza e lucidità nella propria spinta ed è l’Isola a pungere in contropiede. I rossi tendono infatti a lanciare invitando a nozze l’attenta retroguardia isolana. Al 78’, però, mister Guidi getta nella mischia anche Tarabusi per l’infortunato Dolfi, entrato a inizio ripresa, che 2 minuti dopo il suo ingresso sfiora il bis, dopo il gol dell’andata, con un colpo di testa sul secondo palo fuori di poco sul traversone dalla destra di Zito. Attaccante che possiede un gran senso del gol in area di rigore, come dimostra al primo minuto di recupero quando su sponda aerea di Di Bianco, infila con un preciso diagonale mancino il “Ragno Nero” Tani.

La rete di Tarabusi che rida qualche speranza al Le Cerbaie

Nei 4 minuti che rimangono al triplice fischio finale Le Cerbaie prova il tutto e per tutto, ma non riesce a far pervenire con una certa continuità il pallone in area di rigore. Dal canto suo l’Isola intensifica la concentrazione e rimanda al mittente ogni tentativo di dare profondità alla manovra. Così, all’85’ può esplodere la gioia della panchina isolana e di tutti i dirigenti e sostenitori assiepati in tribuna. Dopo 4 anni, quando si cucì sul petto lo scudetto piegando 3-1 in finale la Cdp Limite, il Real Isola torna al “Tempio”, il “Carlo Castellani” di Empoli, dove sabato prossimo alle 16.30 affronterà per il titolo 2016-’17 la vincente di Ferruzza-Gavena di domani a Cerreto Guidi. Esce a testa altissima, comunque, Le Cerbaie che ci ha provato fino alla fine, ma che paga inevitabilmente il blackout avuto nei primi dieci minuti della gara di andata.

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