SEMIFINALI 2016/2017
CASTELFIORENTINO 2 Maggio 2017
ORE 21,30
andata

1
66′ Tarabusi

3
2′ Laschetti, 5′ Rossi, 22′ Kertusha

LE CERBAIE (4-3-3)
REAL ISOLA (4-2-3-1)
 COSTANTINI 12 1 TANI
 FALL 2 2 SCHERILLO
 BENNARDI 3 3  CASTELLACCI
 DOLFI 4 4  CONFORTI
 PICCHI 5 5  ROSSI
 ATZORI 6 6  LASCHETTI
 CAMPIGLI A. 7 7  GUARDINI
 GJONI 8 8  TADDEI
 CAMPIGLI P. 9 9  CAPPELLINI
 CONGIU 10 10  KERTUSHA
 PASSARIELLO 11 11  MARCONCINI
A DISPOSIZIONE
12 12 MATTEOLI
 ROGGI 13 13  SCALIA
 BAFUMI 14 14  CAVATAIO R.
 BALDASSERRINI 15 15  TIBONI
 ZITO 16 16  MEROLA
 RUSSO 17 17  BARONTI
 SALVADORI 18 18  CAVATAIO S.
 TARABUSI 19 19  PERZIA
 TONIONI 20 20  MANCINI
 Alessandro Guidi
ALL. ALL.  Pippo Martini

La corsa allo scudetto si fa sempre più interessante con il “Neri” di Castelfiorentino che apre la settimana delle semifinali di andata. I riflettori dello stadio valdelsano si accendono su Le Cerbaie e Real Isola, arrivate a questo turno dopo aver eliminato, non senza fatiche, rispettivamente la Cdp Limite e il Castelfiorentino. La squadra di mister Alessandro Guidi arriva a questo impegno con qualche assenza: fuori per infortunio il portiere della Nazionale Bagagli (problema al polpaccio) e l’attaccante Di Bianco (risentimento muscolare) mentre parte dalla panchina bomber Tonioni, anche lui non al meglio della condizione. Così i ragazzi del presidentissimo Pezzatini si schierano con un 4-3-3 che vede Costantini in porta e la linea difensiva a quattro titolare composta da Fall, Atzori, Picchi e Bennardi. Nel cuore del centrocampo capitan Dolfi è affiancato da “Ibra” Gjoni e Paolo Campigli mentre Andrea Campigli, Congiu e Passariello occupano il versante offensivo. La Real Isola del presidentissimo Roberto Gerioni, che ha vissuto da vicino tutto il riscaldamento della propria squadra, risponde con l’ormai tradizionale 4-2-3-1. “Ragno Nero” Tani a difesa dei pali con davanti a lui i confermati Scherillo a destra e Castellacci a sinistra con Rossi e Laschetti coppia centrale di difesa. In mezzo al campo i soliti Taddei e Conforti a fare da schermo mentre Guardini, Kertusha e Marconcini agiscono sulla trequarti alle spalle di Cappellini. Stavolta parte dalla panchina Ivan “lo Zar” Tiboni. Tribune abbastanza gremite a differenza degli ultimi anni, con la consueta nutrita presenza di Vips.

A differenza di quanto si poteva prevedere, la gara prende decisamente una strada già dopo 5 minuti. Ed è quella dell’Isola. Al 2’ una punizione di Kertusha ottimamente tagliata a centro area dal settore di sinistra, trova il puntuale inserimento di Laschetti che devia quel tanto che basta per beffare Costantini. Passano 4 minuti e i ragazzi del “Generale” Martini raddoppiano: altra punizione, stavolta dalla parte opposta, con il mancino vellutato di Guardini che pesca al limite dell’area piccola Rossi. L’altro centrale isolano, lasciato completamente solo prende il tempo a una difesa del Le Cerbaie immobile e di testa trafigge nuovamente Costantini. Avvio schock per la squadra di mister Guidi, irriconoscibile rispetto a quanto ci aveva fatto vedere precedentemente soprattutto dal punto di vista dell’attenzione difensiva. L’Isola, invece, si dimostra ancora una volta organizzata e ben messa in campo, corta tra i reparti e micidiale sulle palle inattive. Come al 22’ quando, dopo una traversa di Cappellini su cross di Guardini, ancora Kertusha disegna una traiettoria insidiosissima dalla sinistra con Costantini che la vede nuovamente balzare in area di rigore e scorrere in fondo al sacco. #UNASOLASQUADRAINCAMPOE3-0.

Le uniche volte in cui Le Cerbaie si affacciano dalle parti di Tani sono un tentativo di Congiu fuori misura su traversone dalla destra e un colpo di testa di Fall su azione d’angolo, mentre in una circostanza è bravo Scherillo ad anticipare provvidenzialmente Passariello su un traversone di Andrea Campigli. Nel corso del match mister Guidi prova anche a spostare qualche pedina alzando Gjoni sulla trequarti, ma nel cuore della manovra capitan Dolfi è l’unico che sembra avere le idee un po’ più chiare. Davanti, d’altra parte si fa sentire la contemporanea assenza di gente del calibro di Tonioni e Di Bianco con Baldasserrini e Tarabusi che possono essere comunque delle soluzioni da sfruttare in corso d’opera. L’unica nota positiva per Le Cerbaie, in finale di tempo, è l’espulsione di Kertusha per doppia ammonizione (ingenuo il secondo intervento scivolato a centrocampo con già un cartellino giallo sulle spalle) che costringe la Real Isola a giocare tutta la ripresa in inferiorità numerica.

 

 




Secondo tempo che si apre con un doppio cambio per Le Cerbaie: mister Guidi lascia negli spogliatoi i due Campigli, Andrea e Paolo ed inserisce Zito largo a destra e Baldasserrini come punto di riferimento offensivo, arretrando Congiu sulla trequarti. Le Cerbaie provano a forzare i ritmi e si insediano nella metà campo avversaria, ma con una sterile supremazia territoriale. Al 7’ Guidi si gioca anche la carta Russo al posto di Bennardi, passando ad una difesa a tre con Zito e lo stesso Russo sulle fasce. Dall’altra parte la Real Isola si dispone con un 4-4-1, dove è encomiabile il sacrificio di Guardini e Marconcini anche in fase di copertura sugli esterni, oltre al continuo pressing di Cappellini sui primi portatori di palla avversari. Al 13’ arriva comunque anche la prima occasione per Le Cerbaie, con una giocata individuale del neo entrato Baldasserrini, ottimo il suo impatto, che al limite dell’area controlla di petto e si gira calciando di controbalzo di sinistro. La palla è potente ma poco precisa e si spegne abbondantemente alta.

Al 15’, invece, arriva anche il primo cambio per l’Isola con Pippo Martini che inserisce Merola per Marconcini. Tarabusi è l’ultima carta offensiva da pescare nel mazzo per Guidi, esce Congiu, ma al 22’ è ancora l’Isola a sfiorare il gol con il talento di Merola: il fuoriclasse isolano riceve palla sulla trequarti sinistra, punta Fall, una finta, palla spostata sul piede destro e perfetta conclusione a girare sul secondo palo… centrato in pieno. A metà ripresa, invece, Taddei è stato costretto ad alzare bandiera bianca per l’Isola con Roberto Cavataio che lo ha rilevato anche nel ruolo. Sarà un caso, ma su una successiva punizione (molto dubbia) senza Taddei in campo (sempre ottimamente piazzato sulle palle ferme) arriva il gol del Le Cerbaie che riapre il discorso qualificazione: dalla stessa zolla da dove sono nati due dei tre gol dell’Isola, Gjoni calcia teso verso la porta, la palla rimbalza davanti a Tanti che si trova costretto a respingere corto e centrale, dove Tarabusi è lesto a ribadire in rete. Le Cerbaie ora ci crede, ma al 33’ in contropiede l’Isola coglie un altro palo: sul millimetrico rilancio lungo l’out di destra di “Ragno Nero” Tani, strepitosa giocata di Cappellini, che in mezzo a due controlla con eleganza e di forza si libera puntando l’area e servendo il perfetto taglio di Guardini, che a sua volta resiste al ritorno di un difensore e regala un “cioccolatino” sul secondo palo a Merola, il quale però da pochi passi, seppur defilato, colpisce solo il montante esterno a porta sguarnita. Passano 3 minuti ed è Scherillo a sfiorare la “magia”: il numero due in maglia nera parte da destra, si accentra sul sinistro e con una conclusione a girare lambisce il palo alla destra di Costantini.

Nel frattempo mister Martini inserisce anche Salvatore “Tore” Cavataio per capitan Guardini, autore di una prestazione di assoluto spessore. Le Cerbaie provano generosamente ad accorciare ulteriormente le distanze, ma la lucidità scarseggia e la difesa dell’Isola non concede un centimetro. Al contrario, invece, in contropiede i ragazzi di Martini si rendono nuovamente pericolosi con il solito Merola, micidiale negli spazi, che stavolta viene fermato dalla provvidenziale uscita di Costantini. Insomma, nonostante una certa supremazia territoriale del Le Cerbaie, una volta rimasta con l’uomo in meno, la Real Isola ha pienamente legittimato questo successo facendo un deciso passo verso la finalissima del prossimo 13 maggio al “Tempio”. Gjoni e soci, invece, dovranno provare la clamorosa rimonta lunedì prossimo alla Pam Arena di S. Miniato Basso nel match di ritorno.

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