PLAY-OFF LEGA AMA: NIENTE DA FARE PER PONTE A ELSA E SAN QUIRICO

PONTE A ELSA – SPICCHIESE 0-1 (autogol)
ingresso s. maria
I tifosi di PAE e Spicchiese accendono la tribuna di S. Maria all’ingresso in campo delle due squadre

A distanza di 24 ore tornano ad accendersi i riflettori di Santa Maria. Ancora un play-off di ritorno, non per la corsa allo scudetto stavolta, ma per un altrettanto ambizioso traguardo. La promozione in serie B. Di fronte Spicchiese e Ponte a Elsa, che dopo l’1-1 maturato nel match di andata a Pagnana partono con le stesse percentuali di successo. Da una parte i ragazzi di mister Bellucci, che dopo il ko alla 4a giornata di ritorno con il Cortenuova hanno infilato 10 risultati utili consecutivi grazie a 6 vittorie e 4 pareggi, compreso quello di domenica scorsa. Dall’altra la squadra di mister Pep, autrice di una stagione eccezionale con solo 3 sconfitte al passivo ma che non vince da tre settimane e mezzo. All’ingresso in campo delle due formazioni spettacolo unico sugli spalti dove le due tifoserie fanno sentire il proprio calore con bandiere, fumogeni ed altri spettacoli pirotecnici che vanno ad impreziosire ulteriormente  questo CALCIO MAGGIORE. #APPLAUSIPERTUTTI.




Spicchio-PAE
Tutto pronto per il fischio d’inizio

In campo, invece, le due squadre si schierano con un 4-3-3 per quanto riguarda i “gialli” del Ponte a Elsa e un 3-4-3 per ciò che concerne i “rossi” della Spicchiese. La partita si complica quasi subito per mister Pep che al 3′ perde per infortunio Giglioli (chiamata precauzionalmente anche un’ambulanza), sostituito dal presidente Marco Del Turco. I primi 40 minuti, però, scorrono via senza particolari sussulti con il peso della posta in palio che si fa inevitabilmente sentire sulla testa e sulle gambe dei 22 protagonisti. Il gioco di entrambe le formazioni, infatti, risulta lento e macchinoso tanto che i due portieri Bartalucci e Pasquali si aggiungono al foltissimo numero di spettatori.

festa spicchiese
La festa della Spicchiese dopo il triplice fischio finale

La ripresa, invece, si apre con la svolta della gara e in una partita così tatticamente bloccata non poteva essere che un calcio piazzato a sbloccarla. Corre il 7′ quando sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti per la Spicchiese, capitan Bartuccio mette una palla velenosa in area, dove Corsinovi salta per la spizzata ma senza riuscire a toccare il pallone. Così facendo, però, il giocatore della Spicchiese inganna alle sue spalle un difensore del Ponte a Elsa che non riesce ad organizzare per tempo una respinta e finisce per toccare il pallone in direzione della propria porta quel tanto che basta per mandare fuori causa il povero Bartalucci. A questo punto mister Pep si gioca anche la carta Ezzioui, che però si farà espellere a 9′ dalla fine, con il Ponte a Elsa che prende decisamente in mano le redini del gioco.




selfie Spicchiese
Spicchiese: il selfie della vittoria

I biancorossi, però, non riescono a sfondare e concedono inevitabilmente spazio al micidiale contropiede della Spicchiese, che per tre volte va vicinissima al raddoppio: prima al 24′ Mori, ben servito da Capezzuoli, lambisce il palo più lontano con un tocco di piatto, poi al 33′ lo stesso attaccante in casacca rossa non trova la porta su perfetto lancio del “Ninho” Giannelli e infine al 37′ Cioli spara alto da distanza ravvicinata su invito di La Vecchia. Si arriva così al 40′ quando il signor Baldacci (ottima prova la sua) concede 4 minuti di recupero e proprio all’ultimo istante Lami ha la palla buona per mandare la partita ai rigori, ma smarcato da Corucci a tu per tu con Pasquali cicca clamorosamente la palla. Su questa azione arriva anche il triplice fischio finale che apre la festa della Spicchiese, di ritorno in serie B dopo due stagioni di purgatorio mentre per il Ponte a Elsa si materializza un bel boccone amaro da digerire anche se può uscire a testa altissima dal campo.




SAN QUIRICO – CORNIOLA C.T. 2-2 (Doppio Magli / Mitolo, Di Leo)
Ingresso Montelupo
S. Quirico e Corniola Ct fanno il loro ingresso in campo al “Graziani” di Montelupo

Il nostro cronometro segna 7 minuti di ritardo al “Graziani” di Montelupo quando il signor Cacialli da al via alle ostilità tra San Quirico e Corniola Ct, ma questo è solo un dettaglio temporale di fronte alla bella coreografia organizzata dagli ultrà del Corniola, che accompagnano l’ingresso in campo dei propri beniamini con un mega striscione, fumogeni e cori che innalzano subito la temperature ambientale (l’immancabile umidità del lungo Pesa sarà una fedele compagna per tutto l’arco del match). In tribuna, sold-out già da lunedì scorso, è comunque ben rappresentato anche il San Quirico, che ha numerosi tifosi e tifose al seguito con tanto di striscione attaccato alla ringhiera che separa dal campo nei pressi della panchina biancorossa. E’ davvero bello vedere così tanta gente assistere ad una partita amatoriale, soprattutto se molto giovane e con una presenza quasi omogena per quanto riguarda i due sessi. Questo è il pallone che piace a noi, come veicolo di socializzazione.

Tifo Corniola
La coreografia degli ultrà del Corniola Ct al fischio d’inizio

Ma veniamo al campo dove il San Quirico, schierato da mister Fusi con il consueto 4-3-3, è chiamato all’impresa di rimontare almeno 2 gol agli empolesi, vittoriosi 3-1 all’andata, per giocarsi poi tutto ai calci di rigore. Dall’altra parte Paolo “Piesse” Sani presenta il suo Corniola con un altrettanto canonico 4-4-2. Il lait motiv della gara è chiaro fin dalle prime battute con il San Quirico che prova a fare la partita mentre i nerocerchiati contengono per poi ripartire in contropiede. Per i primi dieci minuti, però, non si assiste a nessun tiro in porta. Poi, visto che il San Quirico non riesce a pungere allora è il Corniola Ct a farsi vedere minacciosamente dalle parti di Faggioli, ma la conclusione da fuori area di Busoni non inquadra lo specchio della porta. Per la replica del San Quirico bisogna attendere il 26′ quando Bucciolini si rende protagonista di una girata mancina dal limite dell’area stilisticamente perfetta, ma per sua sfortuna leggermente troppo larga rispetto al palo alla sinistra di Viti, che ha dato comunque l’impressione di essere sulla traiettoria. Poi, ecco che il cielo di Montelupo si squarcia e il tabellone luminosa delle “Graziani” inizia a lampeggiare: #MITOLOOOOOOO. Una bordata del centrocampista del Corniola Ct dai 27,831 metri scavalca l’impreparato Faggioli e si insacca proprio sotto la traversa. #VANTAGGIOCORNIOLAEPROMOZIONEINCASSAFORTE.

fischio finale
I ragazzi del Corniola si abbracciano a fine gara davanti alla loro panchina

Lo svantaggio è una vera e propria mazzata per il San Quirico tanto che negli ultimi 10 minuti della prima frazione il gioco scorre via senza particolari sussulti, fatta eccezione per un infortunio del numero dieci del Corniola Ct Nidiaci, che è costretto ad abbandonare il campo sostituito da Paolini. Dopo un paio di minuti di recupero il signor Cacialli fischia due volte e manda tutti a prendere un tè caldo. Al rientro in campo dopo l’intervallo il Corniola Ct continua a dare l’impressione di essere in totale controllo, con il San Quirico che al contrario non sembra crederci più molto. D’altra parte Fattori e Giannelli ingabbiano alla perfezione la miglior bocca da fuoco biancorossa, quel Niccolò “Airone” Lumachi capace di segnare 28 gol nella regular-season. Anzi, al 9′ sono proprio i ragazzi di “Piesse” Sani ad andare nuovamente vicini al raddoppio, ma il colpo di testa di Cappelli sugli sviluppi di un corner finisce di poco alto. Poi, all’improvviso ecco materializzarsi il pareggio del San Quirico: corre il 19′ quando capitan Magli, in proiezione offensiva, si coordina dai 28,173 metri e lascia partire una sventola di esterno destro che sorvola la testa di Viti, sorpreso forse un po’ troppo fuori dai pali, e riscende proprio in prossimità dell’incrocio dei pali opposto.

fumogeni
E la festa prosegue sugli spalti

L’1-1 sembra dare nuova linfa al San Quirico, ma la squadra di Fusi va avanti più che altro con il cuore ed i nervi ma con scarsa lucidità. Il Corniola Ct, così, ha buon gioco nel chiudere tutti gli spazi per poi distendersi in contropiede con il velocissimo Paolini che per due volte si costruisce una buona chance per segnare, salvo poi sbagliare la conclusione. Mister Sani, poi, toglie il corazziere Cappelli (buona la sua prova) ed inserisce una punta più rapida e veloce come Di Leo (mossa che si rivelerà azzeccatissima), mentre dall’altra parte Gianfranco Fusi si gioca anche la carta “Gaucho” Fabbro. Al 33′, però, è il Corniola Ct a mettere il sigillo definitivo al match con la rete del 2-1 siglata proprio da Di Leo, abile a girare al volo dal limite dell’area nell’angolino alla destra di Faggioli, sembrato non proprio esente da colpe. Passano 4 minuti e il signor Cacialli concede un rigore al San Quirico che capitan Magli trasforma con “chirurgica” precisione per il definitivo 2-2. Questo, infatti, sarà anche il punteggio dopo il triplice fischio finale che significa gioia assoluta per il Corniola Ct, tornato in serie B a distanza di 10 anni dall’ultima volta. Dall’altra parte nuovamente una delusione per il San Quirico, che per il secondo anno consecutivo vede sfumare il salto di categoria ai play-off (l’anno scorso fu l’Unione Valdelsa a beffare i biancorossi).

Al di là dei vincitori e dei vinti, però, vogliamo fare davvero un grande applauso a tutte e 4 queste squadre, che hanno lottato fino all’ultimo minuto di ogni partita onorando l’impegno ed offrendo pure un bello spettacolo, dopo aver condotta una stagione lunga ed estenuante con i fiocchi.

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