MARTIGNANA – SESA 1-2 (El Tractor/Doppio Pipponazionale)

Se ci fosse una curva Sesa, magari la curva “pixel” piuttosto che “giga” o “Ram” i tifosi oggi intonerebbero senza ombra di dubbio il seguente coro: UN CAPITANO, C’E’ SOLO UN CAPITANO, UN CAPITANOO……
E ancora una volta il PippoNazionale prende per mano la sua squdra e con la caparbietà e la voglia di crderci che lo contraddistingue trascina tutti verso una remuntada che potrebbe rivelarsi, nel prossimo futuro, determinante per le sorti di questa stagione.
Al Bistecca Stadium del Pozzale si affrontano Martignana e Sesa, appunto. Gara delicata che vede due squadre lottare per obiettivi estremamente diversi. Due squadre alla ricerca di un solo risultato che potrebbe anche non servire a niente perché, purtroppo, in questo momento entrambe sono anche legate ai risultati che arrivano dagli altri campi e il loro  destino per certi versi é nelle mani altrui.

La squadra di Scardigli parte molto bene, i gialloneri aggrediscono doverosamente gli spazi e sin dalle prime battute mettono in difficoltà una Sesa che durante tutti i primi 40 di gioco risulterà non pervenuta. Morelli a sinistra e Kalou a destra mettono in subbuglio la retroguardia montalbanese con discreta facilità. La battaglia sulla mediana é a netto favore dei padroni di casa che a metà tempo trovano il meritato vantaggio con El Tractor Morelli che raccoglie un assist di uno scatenato Kalou che sul versnte destro si beve il bevibile e in sequenza fa fuori il laterale basso di dinistra, i due centrali e poi serve al centro la sfera che giunge a Morelli che anticipa l’ultimo baluardo rimasto, ovvero Maccanti, il quale assiste al vantaggio Martignana da pochi passi dalla linea di porta. UNOAZEROMERITATOALBISTECCASTADIUM.
Andrea Massaini da Sovigliana e di chiare origini aretine é un gran portiere e lo dimostra anche al Pozzale quando compie l’intervento della giornata evitando letteralmente il gol del Ko, il due a zero che avrebbe seriamente compromesso l’incontro per i biancoverdi del Montalbano. Scampato il pericolo i ragazzi della Sesa riescono a raggiujngere gli spogliatoi con il passivo di una sola lunghezza.

La ripresa é diversa, la Sesa entra in campo con un altro piglio, Gaini abbandona il suo 4-3-3 e con spregiudicatezza mourinhana propone un attacco con ben 4 soluzioni offfensive e il suo modulo si trasforma in 4-2-4. Bisogna osare, rischiare e provare a portare a casa il riuslutato. Capriotti si invola con prepotenza verso l’area di rigore avversaria, viene steso e il fallo che commette il suo avversario è pesante, si tratta di cartellino rosso e punizione da zolla favoravole al capitano che non tradisce le attese e realizza da calcio piazzato il suo decimo centro stagionale. Nella circostanza il numero 5 della nazionale é aiutato da una deviazione importante di un difensore, fatto sta che la sfera raggiunge l’obiettivo prefissato.
In dieci uomini la squadra di casa soffre, il ritmo cnon è certo quello iniziale e i giocatori della Sesa, galvanizzti dal gol del pareggio, insistono alla ricerca del gol vittoria. Gol che arriva a metà tempo grazie ad un’autentica prodezza del capitano. Angolo dalla destra, sul fronte di attacco biancoverde, si incarica della battuta Turcu. Il suo spiovente raggiunge l’area e trova un difensore avversario pronto ad allontanare il pericolo. La sfera giunge però ai 26 metri, dove Pippo Squarcini controlla con il petto, addomestica la sfera quanto basta per farla aereggiare qualche istante a mezza altezza e prima che questa raggiunga il suolo, la colpisce con veemenza e precisione con il suo turbo destro. Il tiro è teso, preciso, bello da vedersi e spettacolare. La palla calciata dal capitano va ad infilarsi sotto l’incrocio dei pali alla destra di Benelli che difendeva la porta giallonera. APPLAUSI. Peril capitano si tratta dell’undicesimo centro stagionale, un record davvero importante per il centrocampista della nazionale che si candida di diritto tra i papabili al Pallone d’Oro 2017.
La Sesa porta a compimento la rimonta limitandosi a fare il proprio dovere e la notizia buona per Squarcini & C. giunge da Montelupo dove il Fibbiana battendo il City riapre decisamente la questione F.F. rendendo le due giornate che ci attendono davvero interessantissime. E sabato prossimo c’é il derby SESA vs VITOLINI.

VITOLINI – FERRUZZA  1-0 (Il Magnifico rig.)

La partita del Mario Proietti imporvvisamente diventa più importante di quanto sembrasse alla vigilia. La vittoria della Sesa e soprattutto la sconfitta del City in casa del Fibbiana hanno messo la squadra campione in carica nelle condizioni di non complicarsi la vita. Arriva la Ferruzza, c’é in palio il secondo posto, che significa accesso ai quarti e poi sabato prossimo c’é il derby con l’affamatissima Sesa.
Alano Galligani, commissario tecnico della rappresentativa e campione d’Italia con i colori azzurri da due anni a questa parte e campione provinciale in carica opposto a Mauro Parentini, fresco di conquista di finale di Coppa Toscana e voglioso di tornare ad essere protagonista nel mese di maggio con la stessa determinazione palesata poco più di 20 mesi or sono. E poi arrivare secondi per la Ferruzza diventa estremamente importante se non necessario per evitare anche di giocarsi una stagione in tre giorni. (Vedi Cerbaie lo scorso anno).
In tribuna, ad assistere al match, sono in diversi, tanti interessati direttamente e altri per puro spirito sportivo davanti a tanti campioni. Non mancano chiaramente gli occhi di Bargellini, Polimeni e Moreno Gaini.

La gara non é affatto bella, Divita da una parte e Bellucci dall’altra assistono con ordinaria amministtrazione allo svolgersi del gioco davanti a loro. E’ Biondi nella prima frazione a spercare quella che si può definire la più ghiotta occasione dei primi 40 minuti di gioco che terminano a reti inviolate

Il match si decide nella ripresa e su calcio piazzato. Fallo in area di Cellucci su Sordi e calcio di rigore decretato dal Sig. Fava. Sul dischetto il “magnifico” che mette in saccoccia la vittoria e il quinto sigillo personale. Parentini non ci sta, la difesa che in origine era composta da 4 elementi si trasforma in un terzetto, il tecnico fucecchiese si attrezza con una trazione più offensiva e inevitabilmente lascia livero qualche spazio in più dove i veloci attaccanti di casa possono muoversi con più facilità. La reazione bianconera non é prepotente ma si manifesta con importatni incursioni in area vitolinese. Borgia tocca una palla con la mano all’interno dei sedici metri ma per Fava la distanza tra il punto da cui parte il tiro dell’attaccante della Ferruzza e il braccio del difensore, ex Lazzeretto, é troppo breve per parlare di massima punizione. Nulla di fatto, così come nell’occasione in cui Morelli termina al tappeto, sempre all’interno dell’area del Vitolini e il fischietto del direttore di gara rimane al suo posto. Reclamano gli ospiti ma hanno qualcosa da dire anche i padroni di casa che su un’azione di rimessa intravedono gli estremi per il penalty per presunta scorrettezza ai danni di Sabatini.
Il risultato non cambia, il Vitolini continua ad essere la bestia nera della Ferruzza di Parentini e soprattutto conquista 2 punti importanti che possono valere una rendita. I bianconeri invece, che riposeranno l’ultima giornata rischiano  di arrivare terzi e trovarsi a giocare ottavi di camponato e finale di Coppa Toscana in pochissime ore. Speriamo vivamente che l’esperienza capitata lo scorso anno a Le Cerbaie non si ripeta. Che otto o nove mesi di lavoro non vengano messi in discussione in soli 160 minuti da disputarsi in meno di una settimana.
Ma abbiamo ascoltato proprio il tecnico dei fucecchiesi a fine gara, un Mauro Parentini decisamente contrariato:

Non possaimo concedere e regalare rigori così. Anche oggi la gara l’ha decisa un episodio, un calcio piazzato che a loro è stato concesso e a noi no. Da questo punto di vista qualcosa ci manca. E’ chiaro che il mio pensiero é proiettato anche alla gara di Coppa Toscana. ci sono degli impegni che valgono il lavoro di un’intera stagione e preferirei non giocarmeli in poche ore. Il secondo posto ora é un traguardo molto duro da raggiungere.

 

LE CERBAIE – 4MORI  3-0

Per stessa ammissione del mister delle Cerbaie, Alessandro Guidi, il passivo che si porta a casa il 4M é oltremisura ingiusto.
Ci sentiamo di confermare quanto dichiarato dal tecnico del Galleno, il 4M ha perso 3 a 0 perché ha subito 3 reti, una delle quali all’ottantaduesimo ma per certi versi siamo di fronte ad un esito bugiardo, specialmente se riguardiamo come sono andate le cose durante il primo tempo.
Squadre che non  hanno a disposizione tutti gli uomini delle rispettive rose ma che scendono in campo con gli organici più che competitivi. La partenza fa presagire ad una gara scoppiettante e ricca di emozioni, dopo 80 secondi Campigli, che dirige l’incontro, indica il dischetto di rigore presente nell’area del 4M,  Sani commette irregolarità su Di Bianco il quale si incartica di prendere la ricnorsa dagli undici metri e spiazzare di conseguenza Susini. UNOAZERO.

Chi pensa che si tratta del prologo ad una goleada dei ragazzi in casacca rossa, si sbaglia. Il 4M non si spaventa, anzi i gialloblù cominciano la loro reazione con compostezza e guadagnano terreno. Il possesso palla é nettamente a favore dei ragazzi di Ciani che con capitan D’Anzi, decisamente il migliore dei suoi,  assumono il comando delle operazioni e tengono in mano il centrocampo impedendo iniziative pericolose ai padroni di casa. Sembra un film già visto, la stessa cosa successe qualche mese fa sul campo del City e purtroppo per la squadra di Santa Maria l’esito é sempre il medesimo. Giraldi si impadronidsece della fasci destra e crea scompiglio da quelle parti, Valanzola e Nunziati si propongono con insistenza nei pressi dell’arrea di rigore. Capitan D’Anzi orchestra la manovra ma non si arriva mai a concretizzare. Bagagli che vigila, come sempre, con grande attenzione non deve compiere grossi interventi se non su Valanzola quando aiutato anche da un po’ di buona sorte riesce in qualche modo ad imperdire al numero 10 gialloblù di infilare la sua porta. E’ un 4M vispo ma con le polveri bagnate. E se Bagagli non si mette in mostra in maniera plateale, la stessa cosa di conseguenza vale per Susini che in 40 minti deve solo amministrare la propria area in maniera ordinaria.
Finisce la prima frazione di gioco e mister Guidi é visibilmente insoddisfatto,  al rientro in campo infatti il tecnico stabbiese ripresenta un undici con ben 4 volti nuovi, sul terreno di gioco si presentano Passariello, Zito, Atzori e Paolo Campigli, sotto la doccia ci vanno Picchi, Dolfi, Russo e Bennardi. La mossa di Guidi sorte qualche effetto, in maniera particolare si mette in luce il rientrante Passariello che sul settore di sinistra mette spesso in difficoltà i difensori avversari. Il 4M non palesa lo stesso vigore e gli stessi ritmi che ne hanno caratterizzato la rima frazione di gioco e il tutto crolla moralmente quando su una bellissima ripartenza i giocatori de Le Cerbaie chiudono la gara. Iniziativa in zona mediana del campo che trova il suo continuo sul settore di destra, Congiu é bravo a servire a centro area  dove il puntualissimo Di Bianco concede il bis. DUEAZEROCERBAIE.

Un passivo così pesante si digerisce male e il 4M seppur non depositando mai le armi non da l’impressione di poter ribaltare o quanto meno riequilibrare l’andamento del risultato. Si arriva al minuto 39 quando ci sarebbe l’opportunità per riaprire i giochi, Campigli (voto 7,5) concede un enalty ai gilloblù. Sul dischetto il capitano, Ema D’Anzi, il sinistro non é dei più angolati, Bagagli intuisce la direzione del tiro e respinge. Nulla di fatto. Sul capovolgimento di fronte in pratica si materializza il 3 a 0, ancora Di Bianco, ilnumero 9 si presenta solo in area, evita elegantemente Susini e deposita in rete per l’Hattrick.
La neopromossa Cerbaie porta a casa due punti, riconquista il comando della classifica e ci regala un Guidi nondel tutto soddisfatto a fine gara:

Quando alla mia squadra tolgono qualcosa, sportivamente parlando, la cosa mi fa rabbia, oggi mi metto nei panni del 4M che torna a casa con 3 gol sulle spalle e mi sento di dire che non meritavano questa sconfitta, specie dopo un primo tempo giocato con quel piglio e personalità. Al cospetto della mia squadra che penso che abbia fornito oggi la peggior prestazione stagionale.

FIBBIANA  – CITY 1-0 (IL COBRA)

RULLO COMPRESSORE FIBBIANA (Titol del Dau)

Chi ha riaperto il campionato? Il Fibbiana o il City?
Certo che il risultato maturato alle Graziani se lo aspettavano in pochi, sulla carta il divario era evidente e l’undicesima di ritorno invece di consegnarci una classifica scontata con animi rassegnati anche sugli altri campi, ci regala l’ennesima emozione di un calcio che non a caso é defnito Maggiore.

Il Fibbiana di Lobaiodo porta a casa una vittoria in maniera meritatissima, la fame, la voglia, la grinta non solo presente nel dna dei biancoverdi ma palesata in maniera decisa sul sintetico montelupino, ha rimesso in gioco un po’ tutti.
Il City si presenta alle Graziani con una rosa decimata,  assenti, tra gli altri, Sprovvisto, Montelli, Pellecchia, Campani e Bellucci. In attacco un sol giocatore di ruolo, Mercuri al cui fianco Innocenti si inventa Piccini, abituato a coprire ruoli più difensivi. Ma come sottolinea il presidente Guidi: “Questo per noi non deve essere un alibi, nel primo tempo abbiamo giocato male”.
In effetti i cerretesi durante i primi 40 di gioco non dimostrano affatto di essere la quarta forza del girone. E’ un City opaco, quasi assente e arruffone. In apertura comunqe sono proprio gli ospiti a presentarsi davanti a Giulione Morelli,scoccava il 180° secondo quando Piccini viene fermato in fuorigioco molto dubbio. l Fibbiana invece c’é e al 20° va a bersagliocon il Cobra Pucciarelli che risolve da pochi passi una mischia. Per Colosimo il tocco ravvicinato dell’attacante fibbianese é risultato imparabile.

La reazione del City si manifesta prevalentemente nella ripresa, alla ricerca del gol che riequlibrerebbe l’incontro ma un grande Giulione Morelli, stranamente mai convocato in nazionale, si oppone da grande campione a due conclusioni di Mercuri che 9 volte su dieci finiscono in fondo al sacco. Veramente bravo l’estremo difensore del Fibbiana e sfortunato Mercuri ad aver incontrto proprio il numero uno in casacca baicnoverde.
Sul finale la gara si inasprisce e Vettori appena entrato in campo trova il modo di ostacolare l’operato di Carmignato il quale reagisce ad una provocazione dell’attaccante che indossa la maglia numero 7 e di conseguenza porta il direttore di gara all’allontanamento di enrtrambi dal terreno di gioco.

Finisce con la vittoria del Fibbiana che allunga, guadagna due preziosissimi punti sul 4M, sconfitto in terra stabbiese e si gioca le ultime cartucce con più serenità. Per il City invece questa sconfitta significa che bisogna tenere gli occhi ben aperti nei prossimi 160 minuti. La classifica si é accorciata, la Sesa si é avvicinata, il Ponzano si è conoslidato al 4° posto e la Scalese incalza. Quindi da ora in poi é assolutamente vietato sbagliare

 

SOVIGLIANA 99 – SCALESE 2-1 (Panchetti, Taddeini/Bertelli)

Il Sovigliana ha poco da chiedere al campionato, la Scalese invece nutre ancora qualche sottile speranza di green zone.  A Pagnana bisogna vincere, é questo l’imperativo che esce dagli spogliatoi gialloblu e la compagine samminiatese non tradisce le attese. Dopo soli 7 minuti di gioco il risultato é nel congelatore, ci pensano Panchetti e il ritrovato Taddeini, sempre da azione d’angolo a muovere lo score e ad indirizzare il match in discesa libera. E’ quasi un assedio, ci provano Costagli, Caponi Sollazzi e Annichiarico ma un ottimo Zotta fa buona guardia e riserva il passivo.
Passivo che si riduce intorno alla mezzora quando un buono spunto di Bertelli, sempre abile e agile sotto porta, infila Lippi e riapre le sorti della gara.   Anche in questo caso il gol é frutto di un’azione d’angolo.
Mai dire mai, il Sovigliana prende quota e coraggio e subito dopo il gol di Bertelli sfiora il pari con un bel tiro al volo di Salvini, che non termina in fondo al sacco per la provvidenziale deviazione di un difensore gialloblù. Gara riaccesa, il 99 come ha dimostrato già all’andata proprio con i gialloblù e in tante altre circostanze durante questa stagione, non si da mai per vinta. C’é più equilibrio in campo e le due squadre lasciano il terreno di gioco per il ristoro con il parziale che vede gli ospiti in vantaggio con il parziale di 2 a 1. Da segnalare che su punizione di Giordano, prima del fischio di inizio un fallo di mano di un giocatore della Scalese non viene sanzionato dal direttore di gara come vorrebbero i padroni di casa.
Nel secondo tempo gll uomini di Balduccelli vorrebbero chiuderla ma trovano davanti un  Sovigliana che gioca al calcio, palla a terra e geometrie che mai sono mancate in questa stagione.
Finisce con la vittoria della Scalese che si accomoda a quota 26 appesa ancora ad un filo di speranza che nel calcio é opportuno non abbandonare mai. Il Sovigliana invece lascia la categoria e lo fa a testa alta. Una squadra che sin dalla prima giornata ha lottato con il coltello tra i denti con qualsiasi avversario. Lo ha fatto con le forze a disposizione che poteva avere. La struttura della rosa non era delle più ampie e quando sono capitati infortuni o squalifiche ha dovuto fare sempre di necessità virtù chiamando in causa spesso la cecchia guardia che ha mostrato attaccamento e spirito di combattività e tenacia. E sicuramente con questo spirito i ragazzi cpitanati da Emanuele Piccinelli costruiranno le loro basi per un immediato ritorno in serie A. In bocca al lupo ragazzi.

Di admin

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