LE CERBAIE – CITY 2-0 (Di Bianco, Aut. Mercuri)

Partiamo dal minuto 80, subito dopo il triplice fischio del direttore di gara che sanciva la fine delle ostilità tra due formazioni di calcio tra le più attrezzate a livello nazionale. I protagonisti attraversano il campo per raggiungere gli spogliatoi e inevitabilmente rasentano la postazione dove la nostra redazione, nella persona di Nico Raffi, aveva appena finito di raccontare, con la solita maestria e soprattutto con inconfondibile passione e amore, la vita di questa gara, un po’ diversa dal solito. Tra questi i due tecnici che con lo sguardo fanno cenno al radiocronista, in quel momento in diretta con la radio, che preferiscono non esprimersi. Comprensibilissimo e soprattutto, scelta da rispettare. Aggiungiamo, saggia da parte di Guidi e Innocenti che con il loro silenzio hanno sicuramente raccontato più di qualsiasi altri ed espresso molto di più di tante, e spesso inutili, parole.

Ma cosa é successo di preciso? In questo momento non si tratta di narrare la successione di uno o più episodi anche se il dovere di  cronaca ci impone di raccontare che in Cerbaie vs City, intorno al settimo minuto di gioco un giocatore del City ha regalato un buffetto ad uno de Le Cerbaie scatenando confusione, per non dire rissa etc.
Non si tratta di capire o scoprire l’eventuale motivo che ha portato a questo per poi dire di chi é la ragione e aspettare il mercoledì per leggere il verdetto del giudice sportivo e ricamare a seconda dei nostri punti di vista, ogni tipo di commento e sentenza. Se ci fermiamo qui, forse, non abbiamo capito abbastanza. E’ forse opportuno fare, come usano nel basket, un time out. Fermiamoci tutti, tutti, a cominciare da noi che nel tentativo di ricamare delle belle storielle durante il week-end e non solo, forse inavvertitamente costruiamo aspettative, visioni e illusioni strane. Fermiamoci, tutti, per riflettere e forse per appoggiare bene i piedi sul terreno di gioco per ricordarci il motivo per cui in più di 2000 ogni week-end ci concediamo le nostre tre ore di svago. Nelle ultime tre settimane si sono ripetuti con costanza episodi di violenza pura, sui campi ci è concesso di prendersi delle licenze straordinarie per offendere, assumere comportamenti e originare azioni che oltrepassano i limiti della legalità. Stiamo scambiando il campo di calcio per un ring dove, per certi versi, ci si sente tutelati, non si sa da chi e da che cosa, e ci facciamo giustiza da soli. Ma stiamo scherzando?
E non dobbiamo neanche ripetere le solite frasi che sentiamo e ci raccontiamo da anni che citano: “Il lunedì si va tutti a lavorare e bla bla bla”.  Perché questa frase l’abbiamo detta tutti, almeno una volta. Alzi la mano il genio che non l’ha mai detta!
Basta con la retorica, perché se questa frase appartenesse davvero ad ognuno di noi, oggi non ci troveremmo qui a elaborare le nostre colpe. La diciamo quando ci fa comodo pronunciarla, ce la dimentichiamo la settimana successiva, la sentiamo dire da qualcuno, qualche volta siamo daccordo e altre no.
Siamo dei chiacchieroni, cominciamo ad agire, tutti. Comportiamoci in maniera semplice, cominciando a rispettare il lavoro e l’operato di tutti. Ognuno di noi occupa un ruolo ben preciso in questo immenso e straordinario meccanismo e ognuno di noi merita rispetto, quel rispetto che dobbiamo guadagnarci rispettando il prossimo. Allora, TIME OUT.

Per la cronaca, sportiva, il primo tempo finisce a reti inviolate. Nella ripresa i padroni di casa trovano il gol con Di Bianco e poi il raddoppio grazie ad un’autorete del generosissimo Mercuri. A metà tempo anche la squadra di Guidi rimane in dieci uomini (nel primo tempo era stato espulso Mezzanotte per il City), per il doppio giallo incassato dall’autore del gol Di Bianco.

FERRUZZA – BASSA 2001 3-1 (P. Cecconi, Cellucci, Messineo/Di Santo)

Si gioca a Massarella, l’orario di inizio gara é quello delle 15,00. Il terreno di gioco, dopo le piogge degli ultimi giorni,  non é dei migliori ma decisamente decoroso e praticabile. La Ferruzza ha conquistato il primato la scorsa settimana e non intende mollarlo. Il Bassa viene dalla buona prestazione nel derby contro il Lazzeretto e vuole rimanere nella scia della green zone.

Pippo Cecconi (Ferruzza)
Pippo Cecconi (Ferruzza)

L’approccio alla gara della Ferruzza é ottimo e si intravede sin dalle battute iniziali che la squadra di Parentini bada a far sentire la propria presenza e a tenere a freno qualsiasi iniziativa avversaria. Il primo tempo si conclude in parità, con un gol per parte. I padroni di casa trovano il vantaggio grazie ad una conclusione di Pippo Cecconi che ancora una volta emula il numero otto più famoso del calcio italiano, ovvero quel Marco Tardelli da cui il fucecchiese ha preso molto. L’interno bianconero infatti al minuto 20 si trova a che fare con una palla provveniente da calcio d’angolo, appostato ai sedici metri controlla con il sinistro, sposta la sfera sul destro e la indirizza verso la porta.
Il cuoio da 0,93 libbre va a baciare il palo e poi si deposita in fondo al sacco. SECONDOGOLCONSECUTIVOPERPIPPOE RINFRESCOANCHEPERCHISCRIVE.
Il pareggio del Bassa é immediato, Massimo Salvadori guadagna l’out di destra e pennella a centro area un rasoterra a rientrare, Di Santo, appostato spalle alla porta, é molto bravo, veloce e lesto a controllare la sfera, a girarsi in maniera repintina e a infilare la porta di Glauco Cecconi senza lasciargli alcuna possibilità di intervento. GRANBELLAESECUZIONEUNOAUNO.

ema-milani
Ema77 Milani

Con il parziale di 1 a 1 le squadre raggiungono gli spogliatoi ma dopo dieci minuti i padroni di casa congelano tutto mettendo a segno un uno-due micidiale che taglia le gambe ai biancoverdi. Ci pensa prima Cellucci quando il cronometro segna il minuto 50, da azione d’angolo si crea un batti e ribatti in area che vede come ultimo protagonista proprio Cellucci che accompagna la sfera ad accarezzare la rete. DUEAUNOFERRUZZA. Un minuto dopo chiude i conti Messineo con un eurogol. Il giocatore in casacca bianca intercetta una palla nella propria metà campo e da origine ad una ripartenza che lui stesso promuove percorrendo ben 46,34 metri palla al piede, una volta al cospetto dell’area di rigore, dal settore di destra fa partire il diagonale imprendibile per Milani che vede la sfera attraverare la sua sagoma, fare visita al palo più lontano e quindi depositarsi nel fondo del sacco. APPLAUSIPERMESSINEO. In pratica finisce qui.
In sala stampa abbiamo ascoltato i due tecnici.

Massimo Lucherini:

Abbiamo affrontato oggi una formazione che ci é superiore. La Ferruzza é una squadra attrezzatissima, basta vedere gli uomini che si può permettere di far accomodare in panchina. E detto questo, ai miei ragazzi non posso rimproverare nulla, hanno fatto bene, hanno tenuto testa per 40 minuti ai loro avversari.

Mauro Parentini:

Abbiamo fatto una gran partita, sono contento. Ha detto bene Lucherini, i cambi nostri sono cambi di livello e importanti ma oggi la mia squadra portava a casa i due punti a prescindere dai cambi che sono stati fatti perché questi sono avvenuti a risultato già acquisito. Sono soddisfatto perché la mia squadra é stata in grado di limitare i punti di forza del Bassa, vedi Maccanti e la sua velocità e poi in fase offensiva gli abbiamo concesso pochissimo, in pratica solo il tiro, tra l’altro bellissimo del gol di Di Santo.

SCALESE – 4M 4-1 (Doppio Brotini, doppio Bucalossi/Giraldi)

Lo scontro salvezza del Granocchi se lo aggiudica la Scalese. Una Scalese che trova laema-e-brotini prima vittoria stagionale dopo nove giornate e nella gara forse più delicata tra tutte quelle disputate fino ad ora. Il risultao é rotondo anche se la prestazione non é da ritenersi esaltante. Quello che contava però erano i due punti che permettono ora ai gialloblu di tirarsi fuori dalle zone più pericolose della classifica. Prima vittoria, primi gol in gialloblù per Marco Bucalossi e doppietta con candeline per capitan Brotini che mette nel sacco due tiri dagli undici metri nel giorno del suo compleanno.

Andrea Ciani, tecnico e "portiere" del 4M
Andrea Ciani, tecnico e “portiere” del 4M

Il 4M é costretto a presentarsi in trasferta samminiatese con una defezione importante dell’ultimo minuto. Susini non é disponible, la notizia arriva nella sede a Santamaria 90 minuti prima della gara e le alternative sosno ben poche. Tra i pali ci va Andrea Ciani.
Per i padroni di casa la gara si mette subto in discesa, due grosse ingenuitdà difensive, la prima di Sani e la seconda di Sugar Fornaciari permettono ai padroni di casa di ottenere due penalty che capiitan Brotini, nel giorno del suo compleanno, non fallisce. Il primo spiazza nettamente Ciani, il secondolo lascia immobile.  nel frattempo bagna la stagione anche Marco Bucalossi, da un lungo traversone a tagliare l’area nasce il tocco sotto misura che permette all’ex Bassa di piazzare la sua prima realizzazione granocchiana. Dopo 25 minuti il riusultato per il 4M é già compromesso, viceversa é da ritenersi al sicuro per i padroni di casa. Allo scadere di tempo però Giraldi trova la zampata vincnete per riaprire i giochi e le due squadre vanno al riposo con il parziale di 3 a 1 per laScalese. Non é bella la squadra di Balduccelli ma in questo momento conta poco. Ciani non deve compiere alcun intervento importante durante tutta la gara. E’ costretto a raccogliere ancorauna palla dal fondo del sacco quando deve intervenire con i piedi per respingere una delle pochissime conclusioni gialloblù verso la porta e dalla quale respinta Marco Bucalossi intercetta la sfera, la controlla e la piiazza alle sue spalle per il 4 a 1. Riccio si becca il secondo giallo, lascia i suoi in dieci e salta di conseguenza la gara con la capolista Cerbaie.   Il 4M visto contro la Scalese é lo stesso ammirato contro il City, una squadra presente, abile a contenere le offensive avversarie ma nello stesso tempo capace di regalare situazioni agli avversari come oggi alla Scalese e di subire con una certa sistematicità gol da calci da fermo.

A fine gara abbamo ascoltato Andrea Ciani, tecnico del 4M:

Fondamentalmente non mi sento responsabile dei 4 gol subiti ma purtroppo conta poco. Che dire, il calcio é strano, abbiamo preso 12 gol in 3 partite il che farebbe pensare ad una squadra in netta crisi ma le nostre prestazioni cono sotto gli occhi di tutti. Prendiamo gol per ingenuità, errori davvero leggeri, riussiamo a prendere anche più di un gol nell’arco di pochissimi minuti e questo non concedendo chances di tiro ai nostri avversari. Con la Scalese si é ripetuto un film già visto, abbiamo regalato due rigori, abbiamo preso il primo gol su un cross e l’unico tiro in porta che hanno fatto per farci gol é stato quello del 4 a 1.

LAZZERETTO – MARTIGNANA 1-1 (Bellini rig. /Morelli rig.)

Tanto Martignana e poco Lazzeretto. Questo il telegramma in arrivo dal via Bartali di Lazzeretto. Da una parte i padroni di casa che dopo un buon avvio di campionato, specialmente dal punto di vista dei risultati, hanno gradatamente rallentato lasciando intevedere settimana dopo settimana dei regressi anziché progressi come si auspicava il tecnico. Dall’altra un ottimo Martignana che con intrapredenza e molta personalità ha affrontato i più blasonati avversari, forse la migliore prestazione fin qui fornita da Bucalossi & C.

Un primo tempo non brillante che ci lascia in erdità comunque due traverse, entrambe colpite dagli ospiti. La prima per opera di Corsi e la seconda intorno alla mezzore di gioco su punizione calciata da tommaso Morelli. Il Lazzeretto ha la sua buona occasione con Valentino Pisano che però di testa indirizza debolmente verso la porta fovorendo la presa di Benelli.

Nella ripresa Paxia presenta una situazione offensiva diversa rispetto alla prima frazione, il tecnico di Limite propone il tridente in attacco, quindi passa da due a tre punte. I primi dieci minuti sono di marca Lazzeretto, il Martignana ci mette un po’ a capire come costriure le contromosse e comunque non rischia nulla. Il Lazzeretto comunque trova il vantaggio grazie ad un’azione di rimessa, sul settore di destra e in posizione al quanto dubbia, Bellini si presneta in area e viene ostacolato irregolarmente da Marcellino, il direttore di gara indica il dischetto e Bellini trasforma. La reazione ospite no si fa attendere e sempre dagli undici metri e sempre da azione viziata da fuorigioco, Bacchi viene atterrato in area e guadagna anche lui il penalty. Morelli si incarica dell’esecuzione, che non fallisce UNOAUNO. Il Martignana ci crede, il Lazzeretto, molto probabilmente ha smesso da tempo. I gialloneri si proiettano in avanti, Mantellassi di testa, da pochi metri, indirizza a botta sicura verso la porta e la sfera si stampa sullla traversa e poi sulla linea di porta. Kalu fa tutto bene, si libera di alcuni avversari, si presenta davanti a Lelli e inspiegabilmente invece di tirare in prta appoggia la palla all’indietro per un compagno, nella fattispecie Morelli che non si aspettava l’omaggio e viene anticipato da Fabbri. Questa l’ultima vera emozione della gara che premia il gioco e il carattere del Martignana alla quale il risultato sta un po’ stretto e che di conseguenza premia oltre misura un Lazzeretto lontano da quello immaginato da Paxia e che lui stesso ribadisce in sala stampa a fine gara:

In questo momento non siamo una squadra da vertice. Ci sono troppi tasselli fuori fase e ognuno di noi deve rivedere e riesaminare i propri compiti. Dobbiamo darci una ridimensionata. Il Martignana oggi meritava di più, sono sincero, ci hanno messo forza e voglia. Noi siamo disuniti, non abbiamo un’identità, dobbiamo pensare in questo preciso momento a fare un campionato dignitoso. Per tante cose non siamo ancora pronti. Ad oggi abbiamo lasciato punti importanti a squadre che sulla carta si presentavano meno accreditate rispetto a noi e quindi c’é tantissimo lavoro da fare.  Il campionato é lungo, dobbiamo rimboccarci le maniche e pensare a obiettivi diversi rispetto a quelli di inizio stagione.

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