FERRUZZA – PONZANO 0-0

Ennesimo big match di girone, ennesimo scontro che vale l’accesso in FINAL FIVE. Ferruzza campione in carica e Ponzano si affrontano all’interno della loro green zone. Peccato che non si possa dire la stessa cosa del campo di Massarella, tutto tranne che un green, voto 4.
E se il campo non ha meritato la sufficienza, la gara non è stata di certo superiore. Brutta interpretazione, spettacolo scarso e risultato che rimane fermo dall’inizio alla fine sullo zero a zero.
A fine gara si conteranno circa 4 tiri verso le porte.

Puccioni, Bellini, Calamassi, Fanelli e Niccolini sono alcuni dei giocatori che  affollano il reparto infermieristico della società giallonera e a cui naturalmente mister Chiti deve rinunciare.
Di Vita, Bettini, Angerame, Pippo Cecconi, Milazzo e Bertini sono invece tutti i giocatori a disposizione del Loco Parentini disposti lungo la panchina bianconera e pronti ad entrare.

In campo chiaramente le due compagini si presentano in undici contro undici e come detto alla fine questa giornata sarà difficilmente ricordata dal punto  di vista dello spettacolo. Poca pssibilità di esprimersi, grazie alle condizioni patatose del terreno di gioco e forse anche la paura di non fare passi falsi che potrebbero compromettere il cammino di ognuna. Sta di fatto che Ferruzza e Ponzano arrivano all’ottantesimo, guardano il calendario, si rendono conto che alla fine mancano 6 giornate, che i punti in classifica sono cresciuti e tutto sommato ci può stare.

Ma i tecnici come la pensano?

Mauro Parentini:

Partita brutta! Condizionata sicuramente dalle pessime condizioni del terreno di gioco e forse anche dalla paura di subire gol. Credo che in tutto l’arco della gara tra noi e il Ponzano ci siano state 2 o 3 azioni importanti, poi davvero poco.

Riccardo Chiti:

Oggi abbiamo incontrato la squadra più forte di tutto il panorama Maggiore. La Ferruzza la ritengo davvero tale e per questo motivo sono soddisfatto della prova maiuscola dei miei ragazzi. Hanno stretto tutti i denti e hanno portato a termine una gara difficile e importante. Se serviva la prova , questa é stata quella definitiva per sostenere che questo é un gruppo fantastico, coeso e che si comporta da vero gruppo. I ragazzi si devono ritenere e sentire orgogliosi di come stanno approcciando questa stagione. Io purtroppo non potevo disporre di tutti i cambi che aveva a disposizione il mio collega Parentini, la squadra ha capito che serviva l’ennesimo sacrificio ed eccoci qui a raccogliere un risultato meritato e guadagnato.

 

CERBAIE – REAL ISOLA 3-2 (Musella, Mercuri, Florian rig./Gentile, Guarino)

A Stabbia succede di tutto, la capolista Isola in vantaggio fino a pochi minuti dalla fine viene raggiunta e rimontata da una squadra, quella guidata da Rodolfo Polimeni che al contrario di quanto qualcuno possa credere non ha ancora gettato la spugna e come sottolinea lo stesso tecnico, fino a che la matematica non ci condanna onoreremo il nostro compito:

Certo, noi matematicamente siamo ancora in corsa e da qui all’ultimo minuto disponibile per agguantare il treno giusto, faremo il possibile per onorare e raggiungere il nostro obiettivo. Per noi si prospettano 6 finali da qui all’ultima di campionato. Oggi abbiamo giocato al calcio come cerchiamo di fare sempre, ci siamo adattati alle loro caratteristiche, abbiamo cambiato modulo per far fronte agli imprevisti che ci capitano, vedi l’uscita di Tonioni dopo 40 minuti, e vogliamo mettere in difficoltà tutti.
Capisco l’amarezza dei nostri avversari, mi rendo conto che prendere un rigore molto dubbio non é piacevole.

Ma quel é l’amarezza e il rigore dubbio a cui fa riferimento Polimeni?

In pratica la gara alla fine si è concentrata molto sugli episodi dei rigori dati e quelli non dati, trascurando forse l’aspetto tecnico espresso da due squadre che comunque garantiscono sempre un discreto spettacolo. E ne sono testimonianza i 5 gol che hanno caratterizzato l’incontro di Stabbia.

L’Isola sul punteggio di 2 a 1, maturato grazie alle reti di Gentile e Guarino, alle quali ha rispoto Musellae, sempre nel primo tempo, si vede negare un calcio di rigore per un  fallo all’intrno dei sedici metri subito da Taddei.
Sul capovoglimento di fronte i padroni di casa pervengono al pareggio, peraltro meritato e questa volta é Mercuri che si incarica di fare slalom tra due avversari prima di concludere alle spalle del Ragno Nero, Emiliano Tani. Tutto questo quando mancano 18 minuti alla fine del tempo regolamentare

La rabbia Isola prende forma nel momento in cui il direttore di gara concede il penalty ai padroni di casa per un fallo di Castellacci, che a detta di tutti é stato commesso abbondantemente fuori dal perimetro che delimita l’area di rigore. La notevole distanza tra il luogo in cui Castellacci e Lorenzo Bartoli sono venuti a contatto e il direttore di gara non ha certo favorito la valutazione dello stesso arbitro che si é fidato di una prospettiva al quanto approssimativa e una volta visto l’attaccante rotolare all’interno dell’area ha deciso di concedere la massima punizione.

Florian, entrato all’inzio ripresa al posto di  Tonioni che ha accusato all’intervallo un disturbo gastrointerico, ha fissato la sfera agli undici metri e ha messo il sigillo sul match realizzando il gol del sorpasso. TREADUECERBAIE.

Il nervosismo in campo molto palpabile ha portato all’espulsione di Castellacci e ad un finale caratterizzato da caotiche polemiche.

Ecco quello che ha dichiarato in sala stampa al Nocciolo Stadium Pippo Martini:

Intanto voglio fare i complimenti a Le Cerbaie, i nostri avversari hanno giocato la loro partita in maniera assolutamente decisa perché le speranze che nutrono devono essere rispettate. Il risultato ci può anche stare ma non digerisco assolutamente il modo in cui é maturato. Da una distanza così grande non é assolutamente possibile valutare un episodio importante come può essere un rigore a qualche minuto dal termine. Non si può tirare a indovinare. Sto perdendo sinceramente quegli stimoli per continuare. In un campionato come il nostro, di queste dimensioni, di questa importanza, così come i giocatori hanno necessità di prepararsi per sostenere i ritmi che impone il campo, anche un arbitro ha il diritto e il compito sacrosanto di tenere il passo. Non si può pretendere di dirigere una gara a distanza.

PIAGGIONE VILLANOVA -LA FORTUNA 2-1 (Aut. Piccini, Macaione/Lucci)

Al Camp Mou arriva la Fortuna a fare visita al Piaggione. Il terreno di gioco si presenta in condizioni non ottimali, qualche buca in qua e in là ma come al solito la calpestabilità offre garanzie nettamente sopra la media.

La gara non é  tra le più belle, durante la prima frazione di gioco sono davvero pochi gli spunti degni di nota. La prevalenza Piaggione non frutta come vorrebbe Ceccarelli, anzi le cose più evidenti sono gli errori, anche ingenui commessi da alcuni degli interpreti in campo. Barnini e Macaione palesano imprecisione e movimenti errati, Magno invece non ha calibrato bene il suo piede prima di entrare in campo, i suoi cross spesso sono più lunghi del dovuto.

A inizio ripresa, passati circa dieci minuti, Ceccarelli opera un doppio cambio, fuori Cutino e Mentor per Magnolfi e Gargani. Il modulo conseguenziale diventa un 4-2-3-1 che garantisce ai padroni di casa più spinta e padronanza del campo. E infatti arriva il gol del vantaggio, fortuito ma comunque provocato da una certa pressione. Il cross di Magno trova la testa di Piccini che nel tentativo di allegerire verso il suo portiere non calibra bene l’appoggio e finisce per spiazzare addirittura Guardini e la palla finisce in fondo al sacco.

Qualche minuto dopo c’é l’occasionissima per gli ospiti di pervenire al pareggio. Azione da manuale sulla destra di Liuni che pennella in area un cross sul quale si dirige Parrini che regala ai presenti un gesto tecnico SUPERLATIVO, mezza rovesciata al volo, stilisticamente ed esteticamente da applausi. L’impatto con la sfera é pecisissimo e la conclusione, sfortunatamente, termina la sua corsa sul palo. Tutti in piedi, compagni ed avversari ad applaudire l’attaccante gialloblù. Peccato.

Dal probabile 1 a 1 al 2 a 0 Piaggione. Cross rasoterra di Magno sul quale si precipita Guardini che non trattiene, perde la sfera e favorisce l’intervento del falco Macaione che va a timbrare il cartellino per la terza giornata consecutiva. DUEAZEROPIAGGIONE, il Cacio aziona il telecomando e da distanza considerevole mette in moto il tabellone elettronico.

Il risultato potrebbe arrotondarsi per i ragazzi di Ceccarelli, anche Ricci da buona distanza colpisce un legno, nella fattispecie traversa piena per l’ex Ferrari Allarmi.

A sette minuti dal termine gli ospiti accorciano le distanze, Gargani commette fallo su Parrini e lo stesso attaccante dagli undici metri manda la sfera dalla parte opposta a quella battezzata da un inoperoso Frediani.

A fine gara il telegrafico commento di Alessio Del Bravo:

Amaraggiato, penso che il risultato più giusto fosse il pareggio. As un primo tempo ewuilibrato e comunque vissuto prevalentemente a metà campo ha corrisposto una ripresa con un certo predominio dei nostri avversari ma tutto sommato i lrisultato di parità a mio avviso avrebbe meglio descirtto la gara. Peccato per quella prodezza incompiuta di Parrini, sarebbe stato il gol dell’anno.

CASTELNUOVO – SESA 0-1 (EuroBagni)

La Sesa si reca in quel di Castelnuovo dopo il passo falso dell’Isola sul campo de Le Cerbaie. La possibilità di riprendere la vetta della classifica é decisamente a portata di mano. Di contro il Castelnuovo ha i suoi buoni motivi per rendere il compito di Squarcini & C. il più arduo possibile. Mister Gambassi, influenzato, non é del match, a fare le sue veci  il tecnico in seconda.

Gara non bella, il campo di gioco e il ritmo che impone non favoriscono certo giocate da incorniciare. Poi le due squadre, per caratteristiche l’una e per atteggiamento tattico l’altra non sembrano disposte a ricamare per dare spazio all’estetica.

La Sesa dopo mezzora di gioco trova il vantaggio e questo le garantirà di portare a termine l’incontro proprio come avrebbe preferito. Da una punizione dai 25,66 metri di Pippo Squarcini nalsce il gol vittoria per i ragazzi del Montalbano. Il numero 5 in casacca bianca si coordina e fa partire il violento fendente a fil di terreno che arriva in porta. Desideri é bravissimo a respingere la sfera la quale giunge sui piedi di Bagni ch non esita e tira a botta sicura, questa volta sulla traiettoria c’é un difensore che ribatte ulteriormente e sempre sui piedei dell’ex Corniola che questa volta centra il bersaglio. ZEROAUNOEGARAINDISCESA.

Gara in discesa perché acquisito il vantaggio la capolista riesce benissimo ad arginare la reazione dei padroni di casa che consiste prevalentemente in pressione alta e conquista di calci piazzati che non producono sostanzialmente pericoli notevoli per Zaccardo il quale deve intervenire una volta sola in maniera impegnativa per sventare un’offensiva del Castelnuovo.

Finisce con la vittoria della squadra di Gaini che conquista per l’ennesima volta la vetta della classifica e si trova a sei giornate dal termine della regular season con un discreto vantaggio sulla sesta anche se con un calendario, come racconta Gaini, che non permette distrazioni:

Sono contento di questa vittoria. Oggi abbiamo giocato per il risultato. Il modo in cui l’avremmo conquistato contava poco. Bando all’estetica, qui a Castelnuovo le condizioni sono particolari e devi essere bravo a gestirle. Abbiamo avuto la fortuna di sbloccarla nella prima parte di gara e a quel punto siamo stati bravi ad amministrare e ad arginare le offensive del Castelnuovo. Siamo in una posizione assolutamente privilegiata ma dobbiamo affrontare un calendario impegnativo, ci aspettano una serie di scontri diretti e a mio avviso, specialmente in questa stagione arrivare tra le prime due potrà fare la differenza.

Di admin

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