Che differenza c’é tra un pieno di benzina e una stretta di mano?

Forse nessuna. Forse.

Trovo pazzesco come tutti si scoprano scrittori e nessuno panettiere. (Pamela Regis)

Quante cose sono cambiate negli ultimi 10 anni. Per esempio nel 2009 gli utenti italiani su Facebook erano 10 milioni, e proprio quell’annata fece notizia perché il numero di utenti varcò la fatidica soglia dei 10.000.

Oggi, nel 2019 abbiamo superato i 31 milioni, ovvero più del triplo. Del resto la velocità della tecnologia, che per certi versi ci sta rendendo obesi di informazioni e di tanta spazzatura mediatica, finisce inevitabilmente per allontanarci da ciò che fino a qualche tempo fa definivamo “valori”. Come rispetto, riconoscenza, ammirazione, condivisione vera.
Stiamo cadendo molto in basso, é questa la vera crisi che attraversa il nostro momento storico. Una crisi fondamentalmente di idee che ci dirige verso la povertà interiore, figlia solo per certi versi di quella economica.

Cosa spinge oggi, una serie di sconosciuti ad avanzare richieste economiche pari ad interi salari sindacali per condividere con un mucchio di coetanei uno spogliatoio ed un rettangolo di gioco?

La questione immorale non é dare, é chiedere, avanzare pretenziosamente richieste da scrittori quando siamo TUTTI panettieri.

Tempo fa, il pesidente Cellai fece una considerazione molto interessante, asserendo che i media avrebbero contribuito ad esaltare gli animi di tanti protagonisti e che sarebbero stati complici nel creare false illusioni all’interno del circolo ricreativo calcistico. E che l’aspetto mediatico, seppur di grande utilità, poteva anche risultare nocivo in quanto fattore di esaltazione.

A posteriori non ci sentiamo di condannare questo parere. Chiaramente ci siamo sentiti chiamati in causa anche perché in qualità di unico organo di diffusione mediatica non vediamo a chi altri potesse essere rivolta tale considerazione. Molto probabilmente, ahimé, é stato travisato anche il nostro messaggio. L’informazione, la cronaca, gli aggiornamenti e il tenere sempre più vivo un movimento amatoriale é l’unico nostro obiettivo, figlio di una passione sconsiderata. Nessuno ci paga per fare questo. Solo qualche generosissimo amico contribuisce al sostenimento di parte dei nei nostri impegni e piacevoli sacrifici.
Ci rendiamo conto che in dieci anni di attività abbiamo contribuito ad alzare l’interesse, la voglia di partecipare e divertirsi ma non a tal punto di rendere un movimento così importante schiavo di dinamiche esattamente agli antipodi rispetto ai principi che dovrebbero regolare questo sport in questo contesto.

Con questo non vogliamo sollevarci dalle nostre responsabilità. Bisogna essere onesti e capire fino a che punto é possibile spingersi nella vita e capire con tempismo come rapportarsi con l’utenza.

E’ per questo che anche noi ci sentiamo panettieri e che anche le nostre ciambelle non riescono sempre con il buco ma ciò non ci deve impedire di riflettere su aspetti che vogliamo continuare a condividere con tutti.

In questi giorni si parla di calcio mercato, ma se vi ricordate lo scorso anno di questi tempi avevamo già annunciato almeno 30 trattative andate in porto.
Alle soglie del settimo mese giuliano in questo 2019 abbiamo solo ufficializzato ciò che era già ufficiale.
In giro si parla di ingaggi, di richieste economiche e di parole date e subito dopo “dimenticate”. Ma chi gioca nel nostro campionato? Zico, Maradona, Van Basten, Carriero….

Forse i media saranno anche nocivi ma quando un pieno di benzina  diventa tremendamente più importante di una stretta di mano i media hanno poco a che fare.

 

Di admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *