In copertina il gruppo del Ferrari Allarmi in festa a Capraia dopo la fine della gara (foto presa dalla pagina facebook di Paolo Barnini)

MONDAY NIGHT – 22a giornata SERIE B

FERRARI ALLARMI LIMITE – SPICCHIESE 2-0 (Ferradini, Ricci)
La festa del Ferrari Allarmi negli spogliatoi

Partiamo dal principio. Era il 2014 quando a Limite, notoriamente feudo di Stefano “Pastina” Scappini e della sua Cdp, nasceva un’altra società: il Ferrari Allarmi. Quattro anni dopo, attraverso due promozioni intervallate da una prima tranquilla salvezza in serie B, ecco la matematica promozione nell’Olimpo del Calcio Maggiore con ben 4 giornate di anticipo. Un salto di categoria che permette così ai biancocelesti del diesse Simone Scappini, fratello di Pastina, di raggiungere nella massima categoria i “cugini” della Cdp Limite. E ora tutti aspettano il grande derby…

Sinceramente mi piacerebbe confrontarmi con la Cdp, sarebbe subito un bel banco di prova per noi. Vedremo se le urne di luglio ci regaleranno questa grande partita, ma se non dovesse capitare ce ne faremo ugualmente una ragione, perché la cosa più bella e stupefacente è che ora ci siamo anche noi tra le ‘big’.

Queste le prime parole proprio di Simone Scappini, che poi torna sulla grande impresa stagionale dei ragazzi di mister Paolo Barnini:

Devo essere onesto, in partenza il nostro obiettivo era quello di salvarsi. Poi, però, quando dalla terza giornata di andata abbiamo cominciato a non perdere più, abbiamo pian piano cominciato a crederci. Come si dice, l’appetito vien mangiando e andando avanti il gruppo era sempre più convinto dei propri mezzi e l’entusiasmo cresceva. Fino alla partita di ieri sera, che ci ha permesso di festeggiare addirittura con 4 giornate di anticipo. Una vera e propria apoteosi, ma la soddisfazione maggiore è che ci siamo riusciti con il solito gruppo con cui siamo nati. In questi anni qualcuno magari ha lasciato e qualcun altro è arrivato a dare una mano importante, ma lo zoccolo duro è rimasto e non è certo un contorno, ma ha giocato e contribuito in maniera importante a questo risultato.

Il diesse biancoceleste si sofferma poi sui meriti di un tecnico capace di amalgamare ancor di più un gruppo di per se già unito, Paolo “Il Pontefice” Barnini:

La dirigenza limitese posa con i cartelloni dedicati alla promozione

La scelta di Paolo in estate era volta propria al fatto di volere un allenatore un po’ alla Pietro Amato, che fosse in anzitutto una persona squisita e capace di tenere unito e vivo il gruppo, perché in queste categorie non conta tanto un allenatore nel vero senso della parola, ma una persona capace di fare gruppo e far sentire importanti tutti. E questo è proprio quello che ha saputo fare Paolo. E’ entrato in punta di piedi, conquistando però ben presto la fiducia di tutti, gestendo al meglio i ragazzi a sua disposizione e dando spazio praticamente a tutti.

E adesso, chissà che la banda di Barnini non ci riservi altre sorprese:

Intanto ieri sera abbiamo festeggiato e ci siamo goduti questo traguardo, ma a questo punto vogliamo finire la stagione al meglio puntando a rimanere primi o quanto meno a restare nelle prime due per giocarci anche il sogno delle finali.

Conclude Scappini

Tornando al match di Capraia, disputato su un campo ghiacciato veramente ai limiti della praticabilità, tanto che a un certo punto in lontananza è sembrato quasi di scorgere Arianna Fontana nel giro finale dello Short Track, è la Spicchiese a farsi pericolosa per prima con Bravi. La risposta del Ferrari Allarmi è affidata a Balsotti, che al termine di una bella azione personale colpisce in pieno la traversa dal limite dell’area. Sulla ribattuta del legno bomber Lorenzo Bellucci viene fermato per posizione di fuorigioco. I padroni di casa ci riprovano poco dopo con una punizione di Nucci, ma la sua conclusione non centra lo specchio della porta. La prima frazione, nonostante un altro tentativo per parte, si conclude comunque a reti bianche.

Pareggio che andrebbe comunque bene al Ferrari Allarmi per brindare alla promozione e, tutto sommato anche alla Spicchiese per portarsi a +1 sulla zona retrocessione, ma nella ripresa sono i limitesi a portarsi in vantaggio: brutta uscita di Pasquali che respinge corto nella zona di Ferradini, il quale raccoglie e con un delizioso pallonetto insacca il pallone dell’1-0. Da “ricordare” la giornata di Ferradini, arrivato al campo giusto in tempo per cambiarsi e scendere sul terreno di gioco dopo essere rimasto bloccato per diverse ora a Bologna, di rientro da Madrid. A questo punto il Ferrari Allarmi la vuole chiudere. Bellucci si presenta a tu per tu con Pasquali, ma stavolta il portiere della Spicchiese è bravo a ipnotizzare il bomber avversario, che gli calcia addosso.

Poco dopo lo stesso Pasquali è nuovamente chiamato in causa da un pallonetto di Ferradini, ma stavolta l’estremo difensore biancorosso è bravo ad alzare sopra la traversa. Il raddoppio, però, è ormai nell’aria ed arriva qualche minuto dopo con un gol spaziale di Ricci, che al volo da quasi 36,742 metri manda la sfera a terminare la propria corsa esattamente sotto l’incrocio dei pali. #SALELACOLONNINADELLATEMPERATURA. Prima del triplice fischio finale la Spicchiese ha una buona chance per riaprire la gara, ma Bravi, pur smarcandosi bene del diretto marcatore, arriva con un attimo di ritardo all’appuntamento con il filtrante di Mori. Nel finale, poi, la partita scivola via senza ulteriori emozioni fino all’inizio ufficiale della festa biancoceleste che rende “bollente” la gelida notte di Capraia.

Da parte nostra complimenti a tutti i 22 in campo che hanno comunque dato vita ad una gara divertente in condizioni climatiche totalmente avverse, chiaramente al Ferrari Allarmi per la promozione ma soprattutto a NICO MAZZANTI, che nonostante le temperature rigide ci ha raccontato in direttissima la gara. INVIATISSIMO.

Ecco, il commento finale di Paolo Barnini:

Paolo “Il Pontefice” Barnini (a sinistra) con il dirigente Massimo Razzi negli spogliatoi durante il brindisi

E’ tutto il giorno che mi tempestano di chiamate e messaggi per farmi i complimenti. E’ stata davvero una bella soddisfazione. Anche perché avevo accettato questa nuova avventura in un realtà in cui non conoscevo praticamente nessuno, a parte un po’ Giulio Pucci e Alberto Mercuri, tanto che ho impiegato settimane ad imparare tutti i nomi visto che usavano chiamarsi per soprannome.

All’inizio, quindi, è normale che ci sia anche un po’ di paura, ma io ho cercato semplicemente di fare quello che sapevo e ben presto mi sono accorto di avere a disposizione un gruppo di ragazzi straordinario. Non ci sono fenomeni, ma una ‘rosa’ omogenea che mi ha sempre permesso di scegliere serenamente formazione e cambi perché chiunque scende in campo ha il solito elevato rendimento dei compagni.

L’unica cosa se posso dirla, vedendola anche un po’ come un mio merito personale, è che con il passare del tempo ho iniziato a vedere che questi ragazzi oltre ad essere squadra ed aver il rispetto reciproco, si vogliono proprio bene, sia durante gli allenamenti che in campo. Nel calcio può capitare anche di rispondersi male qualche volta, beh… io non lo mai visto fare a nessuno. Poi, devo essere sincero, un altro punto fondamentale è stata la preparazione fatta da Simone Nucci. L’aspetto fisico e atletico è il suo pane quotidiano e così, ho deciso di farla curare interamente a lui spiegandoli quello che mi interessava e lui ci ha lavorato alla grande.

Infatti, nei secondi tempi spesso si vola e, come dimostrano le ultime 7 vittorie di fila, siamo arrivato al top della condizione nel momento chiave. Inizialmente, come mi aveva chiesto la società, siamo partita con l’idea di raggiungere una salvezza tranquilla. Poi, però, al termine del girone di andata avevamo già 20 punti e quindi ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti di provare a raggiungere uno dei primi quattro posti. Insomma, l’appetito vien mangiando…

Tra l’altro il primo assist per la promozione anticipata è arrivato proprio dall’ex squadra di Barnini, l’Unione Valdelsa.

Come in diverse altre circostanze durante la stagione, domenica mattina sono andato alla partita e li ho visto anche bene. Mi dispiace purtroppo per un annata poco felice perché onestamente speravo che anche loro potessero avere maggiori soddisfazioni, ma voglio subito scacciare alcune voci che parlavano di una mia rivalsa nei loro confronti. Assolutamente, purtroppo con l’Unione Valdelsa era venuto il momento fisiologico di separarci ma non per questo vuol dire che ci siamo lasciati male. Anzi. C’è l’orgoglio per quanto conquistato con un’altra bella realtà nata da poco, quello sì, ma non certo rivalsa.

Poi il tecnico biancoceleste chiude con uno sguardo al futuro

Stasera insieme a Simone Nucci abbiamo deciso di dare la serata libera alla squadra, tornando ad allenarci solo giovedì prossimo, ma appena entrerò negli spogliatoi il mio primo discorso sarà: adesso la ricreazione è finita, prepariamo la partita col Capraia. Visto l’impegno con un’altra squadra di vertice, per giunta un derby, non credo che ci siamo problemi psicologici di approccio alla gara dopo i festeggiamenti. Del resto, a questo punto ci piacerebbe poter chiudere nelle prime due posizioni per giocarci anche il sogno delle finali. Per farlo dobbiamo continuare ad affrontare partita dopo partita da qui alla fine della regular season

 

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