Ci sono storie che meritano di essere raccontate, alcune si sono perse nel corso del tempo, tramandate con la tradizione orale, inconsapevole che i potenti mezzi di informazione di oggi, avrebbero rivoluzionato la vita di ciascuno di noi e chissà magari alimentato sogni, idee e speranze.

La serie B, girone C, così come altre realtà del nostro calcio amatoriale, sta vivendo la sua fase decisiva a tre giornate dal termine. Così fra sogni di promozione e lotta salvezza, è un vero e proprio schema di sofferenze e speranze, che i nostri protagonisti, da giocatori ad allenatori, si apprestano a vivere un rush finale di stagione, incollati alle radioline, sulle frequenze del calcio maggiore. Se da un lato c’è un Castelfiorentino che sembra volare, che dire del colpaccio dell’Unione Valdelsa che ferma le Botteghe, e pronta a giocarsi a Fiano contro il Certaldo le speranze salvezza, oppure di un Cerreto Guidi, capace di vincere il sentitissimo derby con il Bassa, la rimonta da scrivere negli annali del calcio amatoriale de La Fortuna, ora al quarto posto, di un Balconevisi mai domo che adesso si trova di fronte a 3 finali, di una squadra come Le Botteghe che da gruppo di amici quali sono, senza presunzione o altro, stanno conducendo una stagione fantastica. I bomber d’esperienza stanno facendo la parte dei leoni con Benedettino e IL GLADIATORE ancora letali sotto porta, più affamati che mai di gonfiare la rete. Sarebbero tante le storie da raccontare, poche da comprimere e difficilmente raccontabili in poche righe ma quello che ci piace raccontare è il grande equilibrio che regna in questo girone che probabilmente fino all’ultimo secondo ed istante, potrebbe regalare il tuffo decisivo. Quello da vivere con un occhio al campo, quello da ascoltare dalla voce dei nostri inviati, quello che ci arrabbiare e poi di nuovo gioire con un colpo che quando gonfia la rete, è come la forza di gravità, ci fa volare. Gli allenatori sono carichi, si arrabbiano come non mai, ma poi si lasciano andare a momenti di gruppo, dove una tavola mette sempre tutti d’accordo. Una palla non entrata, una decisione storta, ogni weekend è sempre la stessa storia. Maledetta. Quanto difficile quanto però vitale per mantenere alte le corde emotive calcistiche.

Ci piace pensare che vi possa essere ancora lo spirito amatoriale, quello dove ci si possa divertire, senza rinunciare al divertimento ma con un pizzico di sacrificio.

Mancano 240 minuti al termine di una stagione avvincente, forse una serie B così era da anni che non si enunciava. E noi siamo ben lieti di raccontarvela, grazie a tutti voi che quotidianamente e ogni settimana contribuite a condividere una passione che non stanca mai.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *