SEMIFINALI RITORNO 2018/2019
CERRETO GUIDI 6 Maggio 2019
ORE 21,30

 

2

20′ Marconcini, 22′ Cappellini

1

19′ Campigli

REAL ISOLA
FERRUZZA
TANI 1 1 CECCONI G.
SCHERILLO (62′ Lunardi) 2 2 MESSINEO (41′ Morelli)
CASTELLACCI 3 3 SOLLAZZI (66′ Mazzeo)
MARCONCINI 4 4 CECCONI F. (77′ Bettini)
ROSSI 5 5 PAOLINI
SARDELLI 6 6 BERTELLI
FORNAI 7 7 CAMPIGLI
ANNICCHIARICO (81′ Scalia) 8 8 CAMPOBASSO (66′ Cavallini)
CAPPELLINI 9 9 ANGERAME
BALDASSERINI (67′ Guarino) 10 10 MAFFEI
GENTILE 11 11 NICCOLAI
A DISPOSIZIONE
12 12 DI VITA
SCALIA 13 13 BERTINI
LUNARDI 14 14 BETTINI
BIANCHI 15 15 CAVALLINI
MEROLA 16 16 DI PUMA
GUARINO 17 17 FABIANI
18 18 MAZZEO
19 19 MILAZZO
20 20 MORELLI
Filippo Martini
ALL. ALL.  Mauro Parentini

 

Cerreto Guidi è il palcoscenico delle semifinali di ritorno per lo scudetto. Le prime squadre a tornare in campo sono Real Isola e Ferruzza, che ripartono dall’1-0 dell’andata in favore della truppa del “General” Martini. In palio un posto nella finalissima di venerdì prossimo al Tempio, davanti alle telecamere di Clivo Tv. Grazie alla sempre più stretta collaborazione con la nostra redazione, infatti, l’ultimo atto di questa stagione andrà in onda in direttissima sul canale 680 del digitale terrestre. Tribuna non proprio gremita, ma pubblico comunque discreto con come sempre la solita lista di personaggi MAGGIORI a partire da “The Hammer” Benvenuti, a tifare i suoi ex compagni della Ferruzza.

Venendo alle formazioni il Real Isola si schiera con un 4-4-2 in cui la cerniera centrale di centrocampo è composta da Marconcini e Fornai. I due usciti malconci dall’andata, che erano in forte dubbio per questo match. Entrambi, invece, hanno stretto i denti e si sono presentati regolarmente in campo con tanto di turbante in testa a protezione dei punti per l’ex Strettoio Pub. Sardelli, match-winner alla “Pam Arena” di San Miniato Basso, riprende il posto di titolare al fianco di Rossi al centro della difesa, con Scherillo che torna a destra e Castellacci confermato a sinistra. Sugli esterni a centrocampo agiscono invece Gentile a destra e Annicchiarico sulla corsia opposta, mentre Baldasserini giostra alle spalle del centravanti Cappellini. Unici assenti, quindi, i soliti squalificati Taddei, Guardini e Kertusha.

Una defezione anche nelle fila della Ferruzza con “Roberto Carlos” Camilletti costretto in tribuna per squalifica. Al suo posto “El Loco” Parentini sceglie Sollazzi, a protezione dell’out mancino con Messineo esterno basso a destra e al centro della difesa i soliti capitan Paolini e “L’Uomo Mascherato” Bertelli. A rombo il centrocampo con Maffei play basso, mentre Campobasso fa il vertice alto con Pippo Cecconi e Campigli mezzali. Davanti al fianco del solito “Zlatan” Angerame stavolta Niccolai viene preferito a Bertini.

Ritmi altissimi fin dalle prime battute, con le due squadre che non lesinano duelli in tutte le zone del campo. L’intensità è ai massimi livelli e tra il 19’ e il 22’ la partita si stappa anche a livello di gol. I primi a segnare sono i bianconeri fucecchiesi, che poco prima della metà della prima frazione pareggiano il conto con il match di andata: “Zlatan” Angerame lavora un buon pallone all’altezza del vertice alto di destra dell’area di rigore e appoggia centralmente per Campigli, che trova la rasoiata vincente alle spalle di Tani, il quale da comunque l’impressione di essere stato sorpreso da un rimbalzo del pallone sul terreno di gioco. Neanche il tempo di esultare per gli uomini del “El Loco” che l’Isola pareggia: perfetta punizione dalla destra di Baldasserini sul secondo palo, dove grazie a un bel movimento Marconcini si libera per la conclusione al volo di sinistro che va a gonfiare la rete.

Due minuti più tardi la scena si ripete: ancora una traiettoria ottimamente calibrata da destra dall’ex Le Cerbaie, stavolta in mezzo all’area Ferruzzina è la testa di Cappellini (lasciato colpevolmente solo) a sbucare per il 2-1 gialloblù. La Ferruzza sembra accusare il colpo e soffre soprattutto le accelerazioni sulla destra di Gentile, che intorno al 25’ si beve ancora una volta Sollazzi e mette forte rasoterra al centro, con Paolini che è provvidenziale ad anticipare Annicchiarico, già pronto per spingere in rete.

Col passare dei minuti, poi, i bianconeri tornano ad alzare il proprio baricentro, ma al 33′ restano in dieci uomini. Su una ripartenza a sinistra dell’Isola, Maffei abbatte Fornai che gli aveva preso il tempo con un intervento in colpevole ritardo, all’altezza dell’incrocio della linea di centrocampo con quella laterale. Nell’occasione il direttore di gara non ha dubbi ed estrae subito il cartellino rosso. Poco dopo grandi proteste della Ferruzza per un intervento sulla fascia opposta, giudicato dai bianconeri con il piede a martello, di Scherillo su Campigli. Stavolta arriva solo il giallo.

Nonostante l’inferiorità numerica, comunque, è la Ferruzza chiaramente a fare la partita con Angerame che ci prova due volte nel giro di un minuto: prima mette di poco fuori di testa alla sinistra del portiere sugli sviluppi di un calcio di punizione messo in mezzo da Campobasso; poi si libera bene sul versante sinistro dell’area di Scherillo e prova a girare sul secondo palo, ma non abbastanza per centrare lo specchio. Poco prima dell’intervallo ci prova anche Campigli dalla distanza, ma Tani neutralizza a terra. La prima frazione si chiude però sul 2-1 per l’Isola. La ripresa, invece, si apre con un cambio nelle fila della Ferruzza: Morelli rileva Messineo, tornato claudicante nello spogliatoio.

La partita resta decisamente maschia, ma anche divertente e vibrante. La Ferruzza continua a provare a spingere alla ricerca del pari ma attaccare una difesa ben organizzata come quella dell’Isola con un uomo in meno non è facile. Ci prova con un’azione personale Niccolai, che parte da sinistra e converge al centro saltando un paio di avversari, ma dall’altezza della lunetta calcia abbondantemente largo alla destra di Tani. Intorno al 10′, invece, è l’Isola che si vede strozzare in gola l’urlo per il 3-1 che avrebbe di fatto mandato anzi tempo i titoli di coda: sull’ennesima splendida esecuzione da palla inattiva di Baldasserini, infatti, la palla sbatte sul palo alla destra di Glauco Cecconi e viene ribadita in rete da Annicchiarico, segnalato però in posizione di fuorigioco dal guardalinee.

Dall’altra parte, invece, è Pippo Cecconi a destreggiarsi bene al limite e a liberare un secco tiro di destro che costringe Tani a distendersi alla propria sinistra per deviare in corner. Con il passare dei minuti, però, nei fucecchiesi affiora comprensibilmente un po’ di stanchezza, mentre gli isolani continuano a coprire tutti gli spazi con una foga agonistica “disumana”. I gialloblù provano ad alleggerire in contropiede, ma non riescono a rendersi pericolosi dalle parti di Cecconi ma per contraltare dietro non rischiano più niente fino al triplice fischio finale. Così le uniche cose da segnalare prima della fine del match sono l’allontanamento di mister Parentini dalla panchina della Ferruzza per proteste e il cartellino rosso esibito nel recupero ad Angerame, per doppia ammonizione, che costringe i bianconeri a chiudere in nove uomini.

Prosegue quindi il bilancio stagionale favorevole dell’Isola negli scontri diretti contro la Ferruzza (3 vittorie e un pareggio tra regular season e Final Five), ma quello che più conta per i ragazzi del “General” Martini è che venerdì prossimo al “Castellani” uno degli spogliatoi recherà il loro nome. I gialloblù, che ritroveranno quindi anche capitan Guardini dopo la squalifica di 4 turni scontati tra quarti e semifinali, tornano al TEMPIO di Viale delle Olimpiadi a Empoli 24 mesi dopo il successo, sempre contro la Ferruzza, che gli valse il secondo ‘scudetto’ della loro storia. Finisce in semifinale, invece, la difesa del titolo dei campioni in carica che non trovano la loro quarta finale consecutiva e, come nel 2017, mancano il double. Anche quell’anno, infatti, Paolini e compagni alzarono al cielo la Coppa Toscana, ma non riuscirono ad imporsi in campionato. La stagione, comunque, non è finita per il team del “El Loco” Parentini che a Montecatini si giocherà quella Coppa Italia già vinta proprio nel 2017.

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