Fasi della partita di La Scala (Foto Talini)

Ormai da qualche settimana ci siamo lasciati alle spalle un’altra stagione agonistica, in cui soddisfazioni e delusioni si sono mescolate nelle oltre 1000 partite disputate tra regular season e coppe, dove di sicuro non è mai mancato l’agonismo. Stavolta, però, vogliamo raccontarvi di una partita diversa che ha visto prevalere i valori della solidarietà, dell’accoglienza e dell’inclusione sociale.

Si tratta dell’amichevole andata in scena al “Granocchi” di La Scala tra il PINOCCHIO e il KARMA BOYS. Squadra, quest’ultima, nata nel 1996 e formata da persone che fanno percorsi di cura nell’ambito della salute mentale e da altre, di varie età, che hanno voglia di giocare a calcio in un contesto inclusivo e solidale. Dal 2013 aderisce ad A.R.T.I.C.S. (Associazione Regionale Toscana Inclusione Cultura e Sport), un coordinamento di associazioni e gruppi informali che, partendo dai servizi di salute mentale, utilizza la pratica sportiva quale strumento per la riabilitazione e per favorire l’inclusione sociale e l’accessibilità ai diritti di cittadinanza. Partecipare a tornei e manifestazioni sportive dà concretamente la possibilità d’incontrarsi, di confrontarsi, di uguagliarsi attraverso l’uso di un linguaggio, quello dello sport, uguale per tutti e da tutti riconosciuto.

Nascono così dei veri e propri campionati di calcio a 7, composti da 10 squadre tra cui anche il Karma Boys che a partire dall’anno scorso è entrato a far parte della famiglia della Polisportiva Casa Culturale San Miniato Basso.

Per la cena sociale di fine stagione li abbiamo invitati e durante la serata ci siamo conosciuto meglio. Da qui è nata l’idea di organizzare questa amichevole a ranghi misti e glielo abbiamo proposto. I ragazzi del Karma Boys hanno accettato con piacere ed allora ci siamo messi in moto per trovare un pomeriggio in cui poter andare a fare questa sgambata con il solo obiettivo di divertirsi tutti insieme.

Queste le parole del capitano del Pinocchio, Filippo Guazzini, tra i giallorossi in campo a La Scala. Per la cronaca la sfida è infinita in parità, con un rocambolesco 8-8, ma in questo caso non è il risultato ad approdare sotto i riflettori della ribalta, bensì i sorrisi e la condivisione di un pomeriggio di calcio e sano divertimento, in cui tutti, compagni ed avversari, si sono sentiti sullo stesso piano. D’altra parte, rincorrere un pallone, nella maniera più genuina che conosciamo, rappresenta una delle più potenti possibilità di socializzare, accumunati da una passione comune.

Una bella iniziativa, insomma, da parte della società del presidente Alessio Spadoni che ci auguriamo possa non essere dimenticata nemmeno quando l’agonismo tornerà a farla da padrone: tutti ci alleniamo e sudiamo per il risultato, ma raggiungerlo senza mai esasperare i reali valori di questo sport sarebbe una cosa bellissima.

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