Alano Galligani e Moreno Gaini

Tre Dicembre duemilasedici, il D-Day. Il giorno del derby, la partita più attesa, la gara dove bisogna esserci. Una non ordinaria partita di pallone, una di quelle gare che cominciano molto prima del fischio di inizio. E in questo caso bisogna ritornare indietro di qualche mese per capire quando ha avuto inizio il primo derby in assoluto tra Vitolini e Sesa. Il derby del Montalbano é iniziato esattamente il 25 luglio scorso, quando a Ponte a Elsa dalle urne della lega calcio per la composizione dei gironi della stagione 2016/2017 i nomi di Vitolini e Sesa figuravano nello stesso raggruppamento. A settembre, poi le due squadre si sono affrontatate al Memorial Mario Proietti ma questo non é stato un derby, si é trattato di un abbraccio all’amico Mario, dove tutti quel giorno indossavano una divisa solo per rendersi conoscibili ai compagni.
Il penultimo atto invece é andato in secna lo scorso week-end quando la sorte del campo ha deciso che qualcuno questa partita non l’avrebbe dovuta giocare. In casa Sesa infatti saranno 2 le assenze pesantissime, Pippo Squarcini, il capitano della nazionale e Roberto Morelli suo compagno di reparto e di maglia azzurra; la Sesa che esce con mezze osssa rotte da questa vigilia e un Vitolini che salvaguardia tutti i suoi uomini e si presenta all’appuntamento carico della pesante e convincente vittoria contro la Ferruzza di Parentini.

Si gioca sulla vetta, non la più alta del Montalbano, ma siamo sempre a 186 metri di altezza, si gioca a Vitolini in casa dei campioni, sul poggio, simbolo di dominio. Sabato pomeriggio due comunità si trasferiranno al Mario Proietti, quella della cittadina di Vitolini che raccoglie tifosi di una e dell’altra squadra e una folta rappresentanza della comu nità del calcio Maggiore.

E poi il derby di per se, a qualsiasi latitudine, gode di una caratteristica che le altre gare non hanno e non conoscono, l’attesa. La settimana che precede il derby é diversa. I protagonisti quando entrano in clima derby sono leggermente diversi dall’ordinario. Nei comportamenti, nelle scelte quotidiane, nel linguaggio, nelle relazioni, nel calpestare il campo durante gli allenamenti, insomma basta chiederlo a chi queste gare ne ha gocate e ne gioca ancora.
Noi abbiamo provato ad ascoltare qualcuno dei protagonisti di questa sfida così affascinante e suggestiva.

Pippo Squarcini, capitano della Sesa e della nazionale:

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Pippo Squarcini

REGALIAMO IL DERBY A MORENO

“Non giocare questo derby é un grosso dispiacere anche se in palio ci sono due punti come tutte le altre partite. Aspettavamo questo momento da quando sono usciti i sorteggi e poi se ci fossi stato avrei dato quell’1% in più rispetto a quello che do normalmente perche ci troviamo di fronte i campioni in carica, sono loro la squadra da battere e poi abbiamo davanti a noi tanti amici e ci tenevo a dimostrare che siamo più forti perché possiamo dare a questo campionato un grosso contributo. Ci tenevo in maniera particolare per Alano dopo quel bel rapporto che si é instaurato negli ultimi anni. La partita la guarderò dalla parte opposta alla tribuna, arrivo con i miei compagni e sarò in compagnia di Luca leoncini o da solo.
Vince la Sesa perché stiamo andando contro i pronostici della vigilia e i primi a non crederci forse eravamo noi e ora invece abbiamo la consapevolezza che siamo squadra, siamo migliorati tanto e per questo tengo a sottolineare il grosso lavoro di Ramazzotti dal punto di vista tecnico e tattico che ha portato il nostro gruppo a migliorare notevolmente sotto tanti punti di vista. Poi c’é la grande presenza di Moreno che vive questo gruppo e ce lo fa vivere davvero con tanto entusiasmo e questo derby che vinceremo lo dedicherò proprio a lui. Ai miei compagni gli ho detto di tenere alta la concentrazione sul campo”

Di altro umore il Pallone d’Oro, Mattia Leoncini:

VINCE IL VITOLINI MA ATTENTI A CAPRIOTTI E MORI

Il Pallone d’Oro, Mattia Leoncini

“Per me é tranquilla l’attesa, é un derby normale come tante altre partite. Il gruppo é treanquillo e sereno, non ci si pensa neanche. Diciamo che é più sentita da parte dei dirigenti che da parte dei giocatori.
Il derby lo vince il Vitolini perché abbiamo tre giocatori che nessuno ha e che fanno la differenza. Sono Lorenzo Biondi, Cosimo Sabatini e Leonardo Sordi, questi sono forti forti. Anche la scorsa settimana é successo qualcosa di simile, sono entrati Biondi e Sabatini e abbiamo vinto contro la Ferruzza. La nostra squadra é forte perché abbiamo integrato ad una rosa già competitiva una serie di giocatori che l’hanno resa ancor più importante e poi non dimentichiamoci della nostra più grande risorsa energetica che é il gruppo.
Della Sesa temo il loro attacco, in particoare Capriotti, un giocatore troppo forte, in grado di inventare la giocata vincente in qualsiasi momento. E un altro a cui presterei particolare attenzione é Claudio Mori”.

Il tecnico dei campioni in carica, Alano Galligani, abituato a gare di spessore e importanti, parla di clima assolutamente disteso e tranquillo:

IL VITOLINI GIOCA AL CALCIO. SESA TRA LE PRIME 5

“Noi giochiamo per vincere, siamo tutti sereni, stiamo vivendo questa vigilia con molta trnquillità. Ci arriviamo in un momento di forma buono e la nostra classifica é in linea con la tabella di marcia che abbiamo . Quindi arriviamo a questo derby in condizioni mentali direi ottimali. Giochiamo contro tanti amici e mi dispiace che ci saranno delle assenze importanti. Giraldi , Gasparri, Galliano, Masoni per noi e gente di spicco come Morelli e Squarcini per loro, sarebbe stato ancora più spumeggiante come derby.  Loro hanno un organico importante e sono convinto che arriveranno tra le prime cinque, ciò che temo di più in assoluto della Sesa é il reparto offensivo, gente come Porrino,Capriotti e Mariti se la possono permettere in pochi. Loro di noi  devono temere il fatto che siamo una squadra che gioca a calcio, il Vitolini gioca bene e la Sesa troverà un ostacolo duro da superare”.

Anche Moreno Gaini come il suo collega vive la vigilia senza particolari emozioni:

VITOLINI FAVORITO. ALANO GALLIGANII L’ALLENATORE PIU’ BRAVO

Gara della Sesa a Vitolini di circa 15 annni fa. Il guardalinee della Sesa é Mario Proietti

“Non sento nessun tipo di pressione ma mi da una sensazone strana, per me é una partita in casa, tra due caffé. La settimana l’abbiamo passata come tutte le altre, direi con leggerezza se mi passi il termine. Nel senso che sappiamo benissimo che qualsiasi risultato esca non compromette niente e nessuno. Siamo alla penutima di campionato,siamo entrambe in posizione alta di classifica, sarà una bella partita. Anche i giocatori la stanno vivendo con serenità, si conoscono tutti, frequentano tutti lo stesso locale, ci troviamo Vitolini e Sesa al Cristallo tutti i giorni.
Se andiamo a vedere i valori in campo il Vitolini é favorito ma il calcio é bello per questo, perché non c’é nulla di scontato. Il Vitolini ha le carte in regola e possiede tutti i presupposti per imporsi. E poi l’allenatore più bravo é quello che siede sulla panchina del Vitolini, credo siano favoriti. Non ho nessuna mossa o strategia per fermarli, mi sembra riduttivo avere una sola mossa per fermarli. Hanno degli uomini importantissimi in ogni reparto del campo, se fermi Boschi hanno Cavallini e Cianti, se fermi Sabatini, hanno Sordi, Biondi e Paganelli, quindi noi dobbiamo giocare in maniera semplice, dobbiamoessere noi stessi e dare priorità al collettivo.
Loro non so cosa devono temere della Sesa, fossi nel Vitolini sarei convinto della mia superiorità e quindi non temerei nulla della Sesa.Forse la cosa che possono temere é lo stato mentale nostro, sereno, leggero che può essere fondamentale. E’ un derby che si gioca in un momneto di campionato dove non ci sono obiettivi precisi e pressioni particolar che lo possono condizionare.
La cosa più bella di questo derby é proprio il campanillsmo. Chi vede da fuori questa gara e non sa cosa sono Vitolini e Sesa o per lo meno si chide cosa c’entra la Sesa con il Vitolini, chi non conosce la storia, il passato di questo paese a livello calcistico, non può comprendere. Ma ci sono delle radici ben profonde, dei motivi importanti che fanno di questa gara un vero derby. La Sesa é una società di Vitolini così come lo é lo stesso Vitolini. Più di venti anni fa eravamo una sola squadra, poi la storia, le persone e la contingenza ha voluto che le diversità di idee portassero a due realtà diverse, due realtà per altro che hanno portato avanti con successo la loro filosofia. Ho condiviso momenti importanti con tutti loro, dovesse arrivare una sconfitta, sarebbe la più dolce. Non dimentichiamoci che negli ultimi 3 anni  a Vitolini sono arrivati 2 scudetti. Uno lo abbiamo vinto noi e uno loro, quindi complimenti a tutte e due le società”.

Insomma, gli ingredienti per assistere ad una bella gara ci sono tutti, sicuramente siamo di fronte a due società dall’alto spirito sportivo e che terranno alto l’onore della loro cittadina regalandoci 80 minuti di spettacolo. IN BOCCA AL LUPO!

Di admin

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