SEMIFINALI ANDATA 2018/2019
S. MINIATO BASSO 2 Maggio 2019
ORE 21,30

 

0

 

1

79′ Sardelli

FERRUZZA
REAL ISOLA
CECCONI G. 1 1 TANI
MESSINEO 2 2 SCHERILLO
CAMILLETTI 3 3 CASTELLACCI
CECCONI F. (66′ Cavallini) 4 4 MARCONCINI (41′ Cappellini)
PAOLINI 5 5 ROSSI
BERTELLI 6 6 LUNARDI (68′ Scalia)
BERTINI (45′ Sollazzi) 7 7 FORNAI (62′ Sardelli)
CAMPOBASSO (54′ Niccolai) 8 8 BALDASSERINI
ANGERAME 9 9 GUARINO
MAFFEI 10 10 MEROLA
CAMPIGLI 11 11 GENTILE (52′ Annicchiarico)
A DISPOSIZIONE
DI VITA 12 12
BETTINI 13 13 SCALIA
CAVALLINI 14 14 SARDELLI
DI PUMA 15 15 BIANCHI
FABIANI 16 16 CAPPELLINI
MILAZZO 17 17 ANNICCHIARICO
MORELLI 18 18
NICCOLAI 19 19
SOLLAZZI 20 20
Mauro Parentini
ALL. ALL.  Filippo Martini

 

La corsa per il titolo riparte dalla “Pam Arena” di San Miniato Basso, dove per la prima semifinale di andata si affrontano Ferruzza e Real Isola. Lo stesso incontro visto lo scorso anno, in cui i bianconeri fucecchiesi prevalsero ai rigori proprio nel match di ritorno a San Miniato Basso dopo un doppio 1-1. Sfida che nel 2017 valse anche il titolo, andato agli isolani con la firma di Guardini. Quest’anno, invece, le due formazioni si sono già affrontate due volte nella regular season del girone “A” di Serie A con un pareggio (0-0) e un successo della truppa del “General” Martini (1-0). Le tribune vanno pian piano gremendosi con una nutrita rappresentanza di entrambe le società oltre ai soliti personaggi di spicco, dal ct della Nazionale Alano Galligani al tecnico della Casa Culturale Nicola Matteoli, passando per mister Lucherini e Salvatore Nava (Le Cerbaie) oltre a Gagliano e Scannadinari del Ponzano Ecolstudio, Alessandro Lelli del Le Colline e gran parte della sezione arbitrale.

Venendo a questo incontro mister Mauro Parentini sceglie “L’uomo mascherato” Bertelli per affiancare capitan Paolini nel cuore della difesa, mentre Messineo copre l’out di destra e “Roberto Carlos” Camilletti il versante opposto. In mezzo al campo giostra invece “Pippo” Cecconi con ai suoi fianchi i soliti Campobasso e Maffei, eroe del quarto di finale di ritorno col Lazzeretto. Davanti “Zlatan” Angerame è il punto di riferimento offensivo, con Campigli largo a destra e Bertini a sinistra.

In casa Real Isola, invece, formazione quasi obbligata per Pippo Martini, che oltre agli squalificati di ‘lungo corso’ Taddei e Guardini, deve fare a meno anche di Kertusha, fermato pure lui per 4 turni dal giudice sportivo dopo il vittorioso quarto di ritorno contro il Gavena. Recuperato soltanto per la panchina, invece, l’infortunato Sardelli così come Cappellini, che torna a disposizione dopo il turno di stop. Di conseguenza davanti al “Ragno Nero” Tani la difesa è confermata da destra a sinistra con Lunardi, Scherillo, Rossi e Castellacci mentre Marconcini agisce davanti al pacchetto arretrato, con Fornai qualche metro più avanti. Sulle corsie esterne Gentile percorre quella mancina mentre Guarino viene schierato su quella destra. Baldasserini ha il compito di svariare sulla tre quarti per appoggiare l’unica punta Merola.

Pronti via e il gioco resta subito fermo per diversi minuti a causa dell’infortunio accorso a Marconcini dell’Isola, toccato duro all’altezza della linea di centrocampo davanti alle panchine. Alla ripresa delle ostilità, ancora pochi giri di lancette, che stavolta tocca al capitano della Ferruzza, Paolini dover ricorrere allo staff medico per uno scontro di gioco in area di rigore col portiere dell’Isola, Tani. Per annotare la prima occasione, però, bisogna attendere il 19’ quando Campigli colpisce la parte superiore della traversa direttamente su punizione dai 25,123 metri. Passano 5 minuti e la Ferruzza torna a spaventare il “Ragno Nero” Tani con lo stesso ultimo Pallone d’Oro, che sugli sviluppi di un calcio piazzato messo in mezzo dalla destra da Maffei, non inquadra lo specchio della porta di testa.

Nella prima frazione, poi, non succede altro mentre la ripresa si apre con un cambio nelle fila del Real Isola: Cappellini entra al posto di Marconcini, che accusa ancora la botta rimediata in avvio di gara. Al 5’, invece, arriva la prima mossa di Parentini, che toglie Bertini ed inserisce Sollazzi terzino sinistro, alzando Camilletti sulla sua verticale. In precedenza, però, è l’Isola a sfiorare il vantaggio con una bella combinazione tra Merola e Baldasserini, il quale da appena dentro l’area di rigore mette di un soffio a lato alla destra di Glauco Cecconi. Bello, poi, il gesto del fantasista gialloblù che ammette come nell’occasione Cecconi non tocchi il pallone terminato sul fondo, facendo tornare sui suoi passi l’arbitro che in un primo momento aveva concesso il tiro dalla bandierina.

Poi torna a farsi pericolosa la Ferruzza: scontro in area tra Fornai e Campobasso, che finisce a terra dopo essere inciampato sul corpo del giocatore dell’Isola, furbo nell’occasione a interporsi all’avversario in maniera non troppo plateale da costringere il direttore di gara ad assegnare il penalty. Sul proseguimento dell’azione, invece, bella imbucata di Maffei per Pippo Cecconi, che sbaglia però il controllo al momento di far ingresso negli ultimi sedici metri per poter calciare liberamente in porta.

La cronaca, poi, latita. Così le uniche cose da raccontare sono altri due cambi, uno per parte: nell’Isola Annicchiarico rileva Gentile mentre nella Ferruzza, Niccolai prende il posto di Campobasso, andando ad affiancare in attacco Angerame. Al 19’, poi, episodio controverso nell’area di rigore dell’Isola: sugli sviluppi di un corner Bertelli svetta di testa e trova l’opposizione di una mano di un difensore gialloblù, ma per la terna arbitrale non ci sono gli estremi per assegnare il rigore. Dalla nostra posizione per la verità il braccio è sembrato molto alto, non certo in posizione congrua con il movimento del resto del corpo. Nell’occasione, però, la squadra del “General” Martini perde Fornai, che nello scontro aereo ha la peggio ed è costretto ad uscire per un taglio alla testa. Al suo posto entra Sardelli, con Scherillo che torna nel suo ruolo di terzino destro, mentre Lunardi si alza alto a sulla stessa corsia con Guarino-Annicchiarico inedita copia centrale.

La partita non decolla. L’alta intensità e le pessime condizioni del terreno di gioco fanno commettere troppi errori tecnici ai 22 protagonisti sul terreno di gioco. I due allenatori optano quindi per altre sostituzioni: “El Loco” Parentini toglie Pippo Cecconi per Cavallini, mentre il “General” Martini inserisce Scalia per Lunardi. Il nuovo entrato si mette basso a destra con Scherillo che si alza lungo lo stesso out. Su un calcio di punizione dalla tre quarti destra, poi, Maffei centra per il solito Bertelli, che gira di testa in anticipo sul diretto avversario, ma la palla termina alta sopra la traversa difesa da Tani.

Quando ormai sembra in archivio l’ennesima ‘andata’ senza reti, ecco invece il lampo isolano: corre il 79′, infatti, quando sugli sviluppi di un corner calciato alla perfezione da Baldasserini il neo entrato Sardelli, salta più in alto di tutti e schiaccia di testa nell’angolo alla destra di un immobile Cecconi. #TUTTAINCAMPOLAPANCHINADELL’ISOLA. E pensare che nell’azione che aveva portato al calcio d’angolo gli isolani avevano chiesto un rigore per il possibile tocco di mano di un difensore bianconero sulla conclusione in corsa di Merola. Nell’ultimo minuto di gioco, oltre ai 4 di recupero, la Ferruzza prova a gettarsi in avanti alla disperata ricerca del pari, ma senza mai impensierire Tani.

Lunedì prossimo al “Palatresi” di Cerreto Guidi, quindi, sarà la squadra di mister Filippo Martini ha partire con un leggero vantaggio, ma anche con l’incognita degli infortunati: se Marconcini, comunque uscita claudicante, potrebbe recuperare, sembra più difficile che ce la faccia Fornai.

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