QUARTI RITORNO 2018/2019
MONTEBORO 23 Aprile 2019
ORE 21,30

 

3

34′ Maffei, 47′ Angerame, 66′ Campigli

 

0

 

 

FERRUZZA
LAZZERETTO
CECCONI G. 1 1 LELLI
SOLLAZZI 2 19 TORRINI
CAMILLETTI 3 3 TERRENI
CECCONI F. (75′ Bettini) 4 4 RICCIARDI (56′ Falorni)
PAOLINI 5 5 DJEPAXHJIA
MESSINEO 6 6 BISERNI (77′ Brogi)
CAMPIGLI 7 14 MEZZANOTTE (76′ Maccanti)
CAMPOBASSO (67′ Cavallini) 8 8 VOLPINI
ANGERAME 9 22 NDOCA
MAFFEI 10 10 FABBRI (55′ Vaiani)
MAZZEO (69′ Bertini) 11 20 ULAJ
A DISPOSIZIONE
DI VITA 12 23 MONETI
BERTELLI 13 12 BROGI
BERTINI 14 2 VAIANI
BETTINI 15 11 FALORNI
CAVALLINI 16 21 MACCANTI
DI PUMA 17 33 MONTI
FABIANI 18
MILAZZO 19
NICCOLAI 20
Mauro Parentini
ALL. ALL.  Francesco Guazzini

 

Tempo di primi verdetti. Il ritorno dei quarti di finale parte dal sintetico di Monteboro, dove scendono in campo Ferruzza e Lazzeretto. Rispetto al match di Castelfiorentino, finito a reti bianche, i campioni in carica perdono Morelli, uscito per un infortunio al ginocchio proprio nella gara di andata, ma recuperano almeno per la panchina l’attaccante Bertini. Mauro Parentini sceglie così un 4-1-4-1 con Glauco Cecconi tra i pali, “Roberto Carlos” Camilletti a coprire la corsia di destra, Sollazzi su quella opposta e la coppia Paolini-Messineo al centro della difesa. Vertice basso agisce Maffei, mentre il pallone d’oro in carica Campigli gioca a destra e Mazzeo, unica novità rispetto a Castelfiorentino, sulla sinistra. Sulla tre quarti giostrano invece Pippo Cecconi e Campobasso, mentre “Zlatan” Angerame è l’unico punto di riferimento offensivo.

Dall’altra parte mister “Ragno” Guazzini perde Borrelli, fuori per impegni di lavoro, e lo sostituisce con Biserni, che viene piazzato terzino destro con Ricciardi che trasloca sulla fascia opposta, facendo avanzare Terreni sulla linea degli attaccanti largo a sinistra. Coppia centrale di difesa confermata quella composta da Torrini e Ulaj, mentre in porta stavolta viene scelto Lelli al posto di Moneti. In mezzo al campo le operazioni le conduce il solito capitan Fabbri, con Mezzanotte e Volpini che gli giocano ai fianchi. Davanti, poi, Ergi e Ndoca si scambiano spesso le posizioni centrale ed esterna a destra.

La posta in palio, forse, è ancora più alta del match di andata, ma stavolta si assiste fin da subito ad una gara più vivace. I primi a rendersi pericolosi sono i ragazzi di “Ragno” Guazzini, che al 9’ ci provano con Fabbri su punizione dalla lunga distanza, ma Glauco Cecconi non si fa sorprendere e respinge di pugno centralmente. E’ intorno al 15’, però, che il team in maglia rosa flou, quella della vittoria dell’ultima Coppa Uisp, colleziona due nitide occasioni: prima Ergi devia di testa in mezzo all’area una punizione di Fabbri, ma Cecconi si distende sulla sua sinistra e con la mano protesa in tuffo allunga in corner. Sugli sviluppi del successivo tiro dalla bandierina di Ndoca, invece, ancora Ergi può colpire tutto solo, ma impatta male la sfera di testa, sprecando tutto.

Un minuto più tardi la Ferruzza prova ad alleggerire in contropiede con un affondo sulla destra di Campigli, poi sul suo traversone basso Mazzeo manca di un soffio la deviazione vincente sotto misura. Al 31’, però, è ancora il Lazzeretto a recriminare per una doppia palla-gol sprecata: prima Cecconi si rifugia in angolo su una botta da fuori di Volpini e poi lo stesso estremo difensore della Ferruzza è “miracoloso” di piede sulla deviazione ravvicinata di Ndoca, che sul corner successivo aveva raccolto all’altezza del dischetto del rigore un invitante contro cross di Volpini. Sulla ribattuta di Cecconi, poi, Ergi non è lesto nel coordinarsi per ribadire a rete. E come spesso succede nel calcio, a gol sbagliato corrisponde gol subito: corre il 34’ quando la Ferruzza si guadagna una punizione sui 23,456 metri. Dell’esecuzione si incarica Maffei, che con una magistrale parabola arcuata scavalca la barriera e infila l’angolo alto alla destra di un Lelli immobile. #VANTAGGIOFERRUZZA.

Il Lazzeretto accusa il colpo e prima dell’intervallo rischia di capitolare altre due volte per altrettanti palloni persi al limite dell’area: prima Campigli si incunea in area saltando un paio di uomini e Lelli è provvidenziale a deviare in contro tempo di piede; poi Angerame ci prova dalla lunetta ma il suo diagonale incrociato rasoterra finisce fuori di poco alla destra del portiere. La prima frazione si chiude quindi con i bianconeri avanti di una rete, ma dopo l’intervallo il Lazzeretto sembra essere rientrato in campo con il piglio giusto e al 4’, infatti, va subito vicino al pari con un lancio fantascientifico di Volpini per Ergi, che a due passi da Cecconi non riesce però ad agganciare.

E ancora una volta il Lazzeretto paga dazio alla propria sterilità negli ultimi sedici metri. Siamo al 7’ quando la palla arriva ad Angerame all’altezza del vertice alto di destra dell’area di rigore, finta e contro finta su Ulaj per liberarsi sul destro, fiondata tesa ad incrociare sul secondo palo e la rete si gonfia per la seconda volta alle spalle di un incolpevole Lelli. L’attaccante ferruzzino poi corre a prendersi gli abbracci dei suoi tifosi in tribuna. Ancora una volta capitan Fabbri e soci accusano il colpo e subito dopo rischiano di prendere anche il terzo: ci prova ancora Maffei da calcio piazzato, ma stavolta, complice una impercettibile ma decisiva deviazione di Lelli, la palla si stampa sulla traversa.

Mister “Ragno” Guazzini prova a cambiare qualcosa nel suo Lazzeretto e al 55’ toglie capitan Fabbri per inserire Vaiani, che passa dietro al fianco di Ulaj, avanzando Torrini nella zona nevralgica del campo. Dopo un minuto, cambio ruolo per ruolo, invece, con Falorni che rileva Ricciardi largo a sinistra sulla linea difensiva. Il Lazzeretto con orgoglio prova a realizzare almeno la rete della bandiera, ma oltre a un tiro in diagonale da posizione defilata di Mezzanotte su traversone mancino dalla sinistra di Falorni, i rosa flou sono anche sfortunati in un paio di situazioni da calcio d’angolo con la palla che sibila vicina ai legni difesi da Cecconi. La Ferruzza, dal canto suo, si difende con ordine e prova a distendersi in contropiede ma senza dare l’impressione di voler affondare.

Al triplice fischio finale, quindi, continua la corsa dei campioni in carica che sono la prima squadra ad approdare in semifinale dove adesso se la dovranno vedere contro la vincente di Real Isola-Gavena, in programma stasera alle 21.30 a Monteboro. Finisce qui, invece, l’avventura di un Lazzeretto che nella prima mezz’ora ha sicuramente fatto vedere le migliori cose, ma senza riuscire a concretizzare le varie occasioni avute. Sorniona come sempre, invece, la Ferruzza ha saputo soffrire nel momento di maggior difficoltà per poi sbloccarla con un episodio e, da quel momento in poi, gestirla da grande squadra quale è fino a mettere in cassaforte risultato e qualificazione.

 

Giocatori più: Cecconi G., Maffei, Angerame (Ferruzza) – Volpini, Ndoca (Lazzeretto)

Giocatori meno: Terreni, Torrini (Lazzeretto)

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