In copertina un’azione alla “Pam Arena” tra Casa Culturale e Strettoio (Foto Pisiu)

13 GIORNATA RITORNO

CASA CULTURALE SMB 0 STRETTOIO PUB 1
Perillo
Risultato a sorpresa alla “Pam Arena” con lo Strettoio che riesce a portar via l’intera posta in palio dal match contro la quotata Casa Culturale. Per la verità nessuna delle due squadre aveva da chiedere molto, anche se almeno sulla carta i sanminiatesi avrebbero potuto ancora aspirare al 2° posto: oltre a vincere, però, serviva che non lo facesse il Gavena in casa con il Rosselli. I montaionesi, invece, era ormai certi di di doversi giocare ai play-out le proprie chances salvezza, con l’unica incertezza relativa alla posizione finale che avrebbe inciso sull’avversario del doppio spareggio finale.

L’avvio è di marca giallorossa locale (i ragazzi di mister Nicola Matteoli scendono in camp con un completo bianco e due strisce, una rossa e una gialla, che attraversano  verticalmente in posizione centrale la maglia), con un rigore chiesto ma che l’arbitro non ha ritenuto ci fossero gli estremi per concederlo. La reazione del team di mister Alessandro “Drive” Guidi si concretizza intorno al 20′ quando al termine di una bella azione sulla destra viene messo un cross teso in area, che nessuno tocca, il portiere in uscita respinge, ma il più lesto a controllare il pallone e a scaraventarlo in rete è il giovane Perillo. Strettoio in vantaggio.

Una fase di gioco alla Pam Arena (Foto Pisiu)

La prima frazione si chiude con questo risultato, mentre la ripresa si apre con una Casa Culturale all’assalto, ma un difensore ospite salva praticamente sulla linea a portiere battuto. I sanminiatesi spingono sull’acceleratore e costruiscono diverse occasioni da rete, ma tra l’imprecisione dei propri attaccanti e tre prodigiosi interventi del portiere dello Strettoio non riescono a pervenire al pareggio. L’1-1, per la verità, lo segnerebbero anche con Brotini, ma il direttore di gara annulla per una dubbia posizione di fuorigioco. Così, al triplice fischio il risultato riflette ancora il parziale del 40′: Casa Culturale 0 Strettoio 1. Greco e soci chiudono quindi al 3° posto dietro a Castelfiorentino e Gavena e adesso se la vedranno nei play-off contro il Corazzano, che si è piazzato secondo in Serie B.

Lo Strettoio, invece, agganciando Botteghe e Ferrari Allarmi Limite a ‘quota 17’ scavalca i biancocelesti limitesi al terzultimo posto. La classifica avulsa degli scontri diretti, infatti, recita Botteghe 5 (salvo), Strettoio 4 e Ferrari 3. Nei play-out, quindi, i ragazzi di mister “Drive” Guidi affronteranno il Sovigliana ’99, mentre quelli di Massimiliano Berti se la dovranno vedere con il Castelnuovo.

4 MORI 2 CDP LIMITE 3
Sani, D’Anzi rig. Doppio LL (1 rig.), Urti P.
Andrea Ciani (4 Mori)

“Vorrei partire da quanto è successo dopo il triplice fischio finale. Per impegni personali non son potuto rimanere ma tanto di cappello alla mia società per il pranzo organizzato a fine partita con tanto di gazebi in campo e vari salumi offerti anche alla Cdp Limite. A testimonianza che la nostra società sta crescendo negli anni, facendo ogni stagione un passettino in avanti e per noi è davvero una grande soddisfazione essere ormai una realtà di A1. Per quanto riguarda la partita, per la prima volta dopo tantissimo tempo ho addirittura dovuto lasciare a casa una persona perché finalmente eravamo praticamente tutti. Dal punto di vista del gioco abbiamo fatto forse la più bella prestazione dell’anno. Nel primo tempo abbiamo sprecato almeno quattro nitide occasioni per passare in vantaggio e alla fine abbiamo subito il gol della Cdp Limite. Poco prima dello scadere, però, siamo riusciti a pareggiare con Sani sugli sviluppi di un corner. Nella ripresa, poi, abbiamo cominciato sulla falsa riga ed abbiamo trovato anche il 2-1 con il rigore procurato da Giraldi e trasformato da D’Anzi. A questo punto avremmo anche potuto chiudere il match, ma non ci siamo riusciti e col passare dei minuti ho dato spazio a tutti quelli che avevo a disposizione. Su una ingenuità difensiva, d’altra parte in quel momento avevamo una linea praticamente inventata è arrivato il pareggio su rigore e poi abbiamo subito anche il 2-3. Peccato perché non siamo riusciti a migliorare i punti dell’anno scorso, ma ci servirà per stimolo l’anno prossimo. Adesso stacchiamo un po’ per ricaricare le batterie e poi ci concentreremo sulla coppa, ma per quanto fatto in campionato siamo molto contenti”.

Dario Salvini (Cdp Limite)

“E’ stata una classica partita di fine stagione, in cui entrambe non avevamo più niente da chiedere e siamo scese in campo esclusivamente per provare a giocare e divertirci. Ne è uscita fuori una partita gradevole, in cui siamo passati in vantaggio con un gol di Edo, a cui faccio davvero i miei complimenti per aver vinto la classifica marcatori del girone. Dopo il vantaggio, però, ci siamo abbassati un po’ troppo e prima dell’intervallo abbiamo subito il pari sugli sviluppi di un corner. In avvio di ripresa, poi, siamo andati addirittura sotto su calcio di rigore, ma a questo punto ho fatto dei cambi e la squadra ha avuto una scossa. A quel punto, quindi, siamo riusciti a trovare il pari con un calcio di rigore realizzato sempre da Edo e poi anche il 2-1 con il nostro portiere. Visto che non c’era nulla in palio, infatti, ho accontentato Paolo Urti che dall’inizio dell’anno mi aveva chiesto di farlo giocare una volta davanti, se ce ne fosse stata l’occasione: su un bel cross di Pucciarelli, da vero rapace d’area alla Butragueno, l’ha girata in rete. Il 4 Mori, poi, ha provato a pareggiarla perché ci teneva a migliorare i punti dell’anno scorso, ma siamo stati bravi a tenere fino alla fine. E qui devo fare davvero i complimenti al 4 Mori perché sono una società genuina e molto organizzato, che dopo il triplice fischio finale ha organizzato un pranzo in campo per festeggiare la salvezza, a cui hanno invitato anche noi. Davvero complimenti a tutti, oltre che naturalmente per quest’altra bella salvezza ottenuta nella massima categoria. Per quanto ci riguarda, invece, adesso testa ai play-off, dove proveremo a mettere il bastone tra le ruote ai campioni in carica della Ferruzza”.

LE COLLINE 1 SCALESE 3
Fondelli Giunti Jr, Taddeini, Bucalossi
Alessandro Lelli (Le Colline)

“Meno male è finita perché andare avanti un altro mese sarebbe stato difficile (sorride). No, a parte gli scherzi purtroppo si è chiusa un’annata per noi complicata, ma nonostante la retrocessione e i tanti episodi sfortunati quello che mi fa ben sperare è che il gruppo è rimasto comunque unito e compatto. Basti pensare che tutti quello che sono a disposizione, martedì scorso erano all’allenamento e dopo questa partita siamo andati tutti insieme a cena fuori. Se dal punto di vista del gioco devono comunque essere soddisfatto perché pochissime squadre ci hanno messo seriamente sotto e, praticamente tutte le partite le abbiamo giocate alla pari. Poi, purtroppo, al minimo errore siamo stati spesso puniti e da lì in poi non siamo quasi mai riusciti a reagire. In tal senso quest’ultima gara è stata lo specchio fedele del campionato: fino all’1-1, infatti, la squadra si è mossa bene ed è stata in partita. Addirittura, in avvio di ripresa li abbiamo anche messe un po’ lì con la Scalese che si stava innervosendo perché non riusciva ad uscire. Poi, però, su un calcio d’angolo abbiamo preso il gol del 2-1. A quel punto la partita è sostanzialmente finita e ho fatto giocare tutti i ragazzi che avevo a disposizione. Con mio cugino Marco ci stiamo muovendo per ricreare soprattutto morale e fiducia intorno alla squadra perché quando fai tanti risultati negativi così è normale che a livello psicologico ne risenti. In quest’ottica, infatti, adesso puntiamo a fare una buona coppa per usarla come trampolino di lancio verso la propria stagione. Tra l’altro dovremo recuperare anche qualche infortunato e poi dovrebbe tornare pure Plaku, dopo l’impegno lavorativo stagionale all’estero”.

Dario Picchi (Scalese)

“Adesso arriva il bello. Quando si accendono le luce, come si dice, è tutta un’altra cosa. Prima di tutto voglio dire che sono sempre stato orgoglioso della Scalese, quando ne ero il capitano ma soprattutto ora che guido questa truppa di ragazzi che come me hanno dimostrato di volerle fino in fondo queste fasi finali. Ci arriviamo con la spensieratezza di chi non ha alcun tipo di pressione, ma anche con la consapevolezza di avere le qualità tecniche, tattiche ma anche umane per giocarcela contro chiunque. Tornando al derby con Le Colline, invece, prima di tutto visto che loro a fine gara ci hanno fatto un bel “in bocca al lupo” per le fasi finali, voglio pubblicamente augurargli di tornare al più presto nella massima serie. La gara è stata molto corretta e prettamente di fine stagione, tra due squadre che non avevano ormai più niente da chiedere. Ci si era subito messa bene a noi, poi su una nostra disattenzione abbiamo preso il gol del pareggio. Nella ripresa, però, i ritmi sono calati e siamo riusciti a far valere le nostre maggiori doti tecniche e tattiche, trovando anche il 2-1 e il definitivo 3-1 senza più rischiare di riaprire la partita”.

 

CASTELFIORENTINO 3 F.C. CAPRAIA 0
Autogol, Benedettino, Barili
Il tecnico del Castelfiorentino, Andrea Fulignati: “Primo obiettivo centrato. Ad inizio stagione, infatti, ci eravamo prefissati di provare ad arrivare tra le prime due, meglio se vincendo il campionato. E ora che ci siamo riusciti è davvero una bella soddisfazione. Quella con il Capraia è stata la vittoria del gruppo, perché tra squalificati e diffidati che ho tenuto fuori per non rischiare nulla in virtù dei quarti di finale, avevamo diverse assenze ma chi è sceso in campo ha giocato davvero alla grande. Vorrei quindi fare i miei più sinceri complimenti all’amico Nicola Sgherri, perché oltre ad essere un bravo ragazzo sta dimostrando anche di essere un grande allenatore perché il campionato del suo Capraia è stato eccezionale. Un enorme complimento, però, vorrei farlo anche a noi, a tutta la società e a tutti i ragazzi del Castelfiorentino perché anche se ancora non s’è fatto nulla allo stesso tempo s’è fatto anche tanto. Chiudere a 39 punti, infatti, penso che negli ultimi anni sia riuscito a poche squadre, avendo per altro perso soltanto una partita. Come ho sempre detto le qualità tecniche in questa squadra non manca certamente, ma nel corso dell’anno è anche cresciuta tantissimo dal punto di vista della mentalità e adesso è pronta a giocarsi le proprie chance. In questo periodo che ci separa dall’esordio nei quarti di finale abbiamo già fatto un programma di lavoro, sia dal punto di vista fisico che tattico, che ci dovrebbe portare nella miglior condizione possibile per le prossime sfide. Per quanto mi riguarda, poi, adesso potrò andare a vedere un po’ di partita che non siano la nostra perché finora non ne ho avuto il tempo”.

Il DAU dell’F.C. Capraia, Massimiliano Simoncini: “Quella di Castelfiorentino è stata la classica partita di fine stagione, senza nessuna pretesa da parte nostra e decisamente molto corretta, com’è giusto che fosse. Loro sono veramente forti e secondo me hanno meritatamente vinto il nostro girone. Al di là della partita, però, mi piace sottolineare e la grande stagione del Capraia. Per questo faccio davvero tanti complimenti al mister e ai ragazzi. Dopo lo strepitoso girone di andata, era probabilmente attendibile un girone di ritorno dai toni più bassi, ma per quella che è la nostra realtà va benissimo così. Da neo promossa essere salvi con abbondante anticipo è stato come vincere il campionato, aver lottato poi fino alla fine per un sogno chiamato play-off, è stata soltanto la ciliegina sulla torta. Adesso, quindi, non ci resta che affrontare la coppa per divertirsi, come del resto abbiamo sempre fatto. Tornando alla gara con il Castelfiorentino, mi permetto di fare i complimenti al difensore del Castelfiorentino, Nannetti, che mi ha veramente impressionato”.

GAVENA 3 ROSSELLI 0
Bozzi, Ciambotti, Florez Tapia
Alessandro Paxia (Gavena)

“Abbiamo centrato il secondo obiettivo che ci eravamo prefissati, ossia entrare nelle prime due per qualificarci direttamente ai quarti di finale. Oggi era una partita da vincere contro una squadra che non aveva più niente da chiedere al campionato, ma sulla carta conta poco se poi non lo fai in campo. I ragazzi, invece, sono stati bravi a entrare subito in campo concentrati e prendendo in mano le redini del gioco. A sbloccare il risultato, però, ci ha pensato Bozzi che è subentrato dalla panchina a Taddei, il quale ha avuto un piccolo risentimento muscolare e non ho voluto rischiare. Nella ripresa, poi, abbiamo continuato a giocare per cercare di chiuderla e ci siamo riusciti con Ciambotti e Florez Tapia. A quel punto, il match è scivolato via fino al triplice fischio finale senza particolari sussulti, con noi che abbiamo cercato soprattutto di sprecare poche energie inutili, visto anche il gran caldo. Adesso, abbiamo un po’ di tempo per continuare a lavorare sia sulla condizione atletica che sull’aspetto mentale, per presentarci al meglio al prossimo appuntamento e cercare di centrare anche il terzo obiettivo stagionale”.

Alberto Banti (Rosselli)

Stavolta non siamo riusciti a contattare il tecnico del Rosselli, Alberto Banti. Con questo ko, quindi, il Rosselli resta settimo alle spalle dell’Fc Capraia, che pur avendo gli stessi punti precede Samb e compagni in virtù dei migliori scontri diretti.

FERRARI ALLARMI LIMITE 1 BOTTEGHE 1
Ferradini Di Stefano
Massimiliano Berti (Ferrari Allarmi Limite)

“La notte è stato perfino dura prendere sonno. Prendere gol così brucia davvero tanto. Più che altro perché è arrivato abbondantemente oltre i 5 minuti di recupero concessi. Posso capire che durante il recupero ho fatto tre cambi e che il nostro portiere ha perso un po’ di tempo, ma onestamente mi sarei aspettato altri 2, massimo 3 minuti di extra time ulteriore. Invece, il direttore di gara ha fatto giocare fino all’89’ quando sugli sviluppi di una punizione laterale, per altro a mio avviso invertita perché era stato Mercuri ha subire fallo e non il contrario, loro hanno portato in area anche il portiere e con due uomini in barriera siamo chiaramente andati in inferiorità numerica in mezzo all’area, dove è arrivato questo tocco decisivo a pochi passi dalla porta. Dispiace, soprattutto perché i ragazzi avevano disputato una grande partita. Nel primo tempo, ad essere sinceri, sono partiti meglio loro che fin dall’inizio ci hanno aggredito alto sorprendendoci un po’. Noi infatti l’avevamo preparata pensando che venissero più coperti per poi ripartire in contropiede e davanti avevamo tutti attaccanti veloci come Jeff Caponi, Mannoni e Prosperi ma nessuno in grado di tenere palla per farci salire. Così siamo andati un po’ in difficoltà, ma dalla panchina ho chiesto ai ragazzi di stare tranquilli e riprendere a giocare palla a terra come sappiamo fare. E, infatti, appena siamo riusciti a fraseggiare in mezzo al campo, con tre passaggi siamo arrivati al gol con Ferradini, che al di là della rete ha offerto una prestazione davvero maiuscola. Prima dell’intervallo Cecchi è stato bravo a sventare una loro punizione, mentre nella ripresa, grazie anche ad alcuni cambi siamo andati meglio e loro non ci hanno praticamente mai più impensierito. Ecco, l’unica pecca forse è stata quella di non aver chiuso la partita perché abbiamo avuto anche una limpida occasione. Il match, comunque, sembrava scivolare via senza particolari patemi fino al triplice fischio finale, salvo questo nefasto episodio conclusivo. Adesso, dovremo essere bravi ad assorbire la delusione e a trasformarla in rabbia agonistica per affrontare al meglio il play-out”.

Maurizio Buti (Botteghe)

“E’ stata una gioia immensa. Patita fino all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero, ma forse proprio per questo ancor più bella. D’altra parte è nel nostro dna dover soffrire e i ragazzi sono stati bravi a crederci fino in fondo, senza mollare mai. La partita era stata approcciata nel modo giusto, ma nel nostro miglior momento abbiamo subito il gol del vantaggio locale per una nostra distrazione. Tuttavia, non abbiamo smesso di giocare e prima dell’intervallo potevamo anche averla pareggiata, ma il loro portiere è stato bravo a salvare sul Camilletti. Nella ripresa, poi, siamo andati onestamente un po’ peggio e sono stati loro a sfiorare il gol che avrebbe chiuso la partita. Stavolta, però, è stato il nostro portierone Moroni a tenerci a galla. Anzi, nel finale, poi, sugli sviluppi di un corner si è spinto fin nell’area avversario, rischiando perfino di segnare con un bel colpo di testa. Durante il recupero, poi, loro hanno continuato a fare cambi e il portiere a perdere tempo. Così, l’arbitro ha deciso di prolungare l’extra time e proprio all’ultimo tuffo è arrivata questa punizione messa bene in area, Boschi la spizzata di testa per l’accorrente capitan Emanuele Di Stefano, che insaccato l’1-1 facendo esplodere tutta la nostra felicità. A quel punto, poi, c’è stato solo il tempo per riportare il pallone a metà campo… poi solo festa biancorossa”.

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