In copertina l’ingresso in campo alla “Pam Arena” di S. Miniato Basso di Casa Culturale e Scalese (Foto Pisiu)

3 GIORNATA RITORNO

CASA CULTURALE 3 SCALESE 0
Ciccarelli 2, Riccio aut.
Nicola Matteoli (Casa Culturale SMB)

“Abbiamo approcciato bene la gara, con i ragazzi che non hanno lasciato niente al caso sia per qualità di gioco che per forza ed intensità messe in campo fino all’80’. Nonostante la partita si sia messa subito bene fin dal primo tempo, infatti, i ragazzi hanno continuato a lottare per tutta la partita su un campo abbastanza allentato dalle ultime piogge. L’impatto sulla partita è stato eccezionale, d’altra parte i ragazzi avevano una gran voglia di riprendersi quello che avevano lasciato all’andata, dimostrando che stavolta il turno di riposo lo avevano assorbito decisamente meglio. Come ho detto anche ai ragazzi negli spogliatoi, gli errori li paghi contro qualunque avversario ed è per questo che a fare la differenza è l’atteggiamento con cui scendi in campo. Stavolta la prestazione è stata ineccepibile da parte di tutti, oggi ci siamo proposti molto e sono stati coinvolti tutti i disponibili, e i risultati si sono visti. Adesso, l’importante e continuare su questa rotta”.

Dario Picchi (Scalese)

“La più brutta prestazione della stagione, per quello che ci riguarda. Noi siamo una squadra che non possiamo pensare di fare risultato senza la prestazione e quelli che ho visto oggi so che non siamo noi, ma adesso serve dimostrarlo subito. Completamente fuori dalla partita, basta pensare che nel primo tempo la Casa Culturale penso non abbia neanche fatico per creare occasioni da gol. Abbiamo totalmente sbagliato atteggiamento e, a prescindere dal valore dell’avversario, questa è una cosa che non ci possiamo permettere. Nella ripresa siamo andati un po’ meglio perché la Casa Culturale è un po’ calata, ma è anche vero che loro non avevano poi grande necessità di spingere. Insomma, una partita di cancellare in fretta perché adesso ci attende un’altra sfida importante come quella contro il Gavena. Se il 3-0 con la Cdp era stao bugiardo, dettato soprattutto dagli episodi, questo, sebbene caratterizzato anche questo da episodi perché nelle occasioni dei primi  2 gol abbiamo commesso degli errori tecnici clamorosi, è stato ampiamente meritato e non ci deve più succedere un approccio di questo tipo”.

LE COLLINE 1 BOTTEGHE 1
Ferrara  Zito
Alessandro Lelli (Le Colline)

“Era l’ora, finalmente, che riuscissimo a smuoverci da questi benedetti 5 punti. I ragazzi hanno confermato quello che avevo intravisto già nella scorsa giornata, sebbene poi il risultato non ci sorrise: ci siamo ricompattati, ritrovando le nostre distanze in campo e siamo tornati a fare anche quei movimenti che chiedo. Insomma, sono contento della prestazione, sia dal punto di vista dell’atteggiamento ma anche sotto il profilo tecnico. In queste ultime due partite ho ritrovato la squadra che conoscevo e in questo difficile periodo l’importante era proprio quello di non perdere la nostra identità. Adesso ci restano da giocare altre 10 partite, che spero di affrontare tutte al meglio delle nostre possibilità con rinnovato entusiasmo, poi per quello che sarà il nostro risultato finale guarderemo la classifica all’ultima giornata, senza particolari patemi d’animo. Tornano al match con le Botteghe, penso che alla fine il pareggio sia tutto sommato giusto, anche se forse nella ripresa siamo stati noi a metterci un po’ più voglia di vincerla, avendo anche proprio allo scadere l’occasione per farlo. Per il resto, visto che le condizioni un po’ allentate del campo di gioco, è stata una sfida molto maschia a centrocampo ma corretta. In ogni modo, ripeto, io sono contento dei miei ragazzi”.

Maurizio Buti (Botteghe)

“Pareggio che se andiamo a vedere l’evolversi della gara ci può stare. Peccato per la rete subita su uno svarione difensivo con tanto di rimpallo sfortunato, ma siamo stati bravi a reagire immediatamente trovando il pari dopo appena cinque minuti con Zito, bravo ad accentrarsi e saltare due uomini prima di infilare l’angolino. Purtroppo, però, anche oggi eravamo in condizioni alquanto rimaneggiate visto che oltre agli ormai ‘canonici’ infortunati ho dovuto fare a meno anche di Moroni tra i pali e di due squalificati, costringendo alcuni ragazzi a giocare fuori ruolo come Camilletti terzino. L’importante, comunque, era tornare a smuovere la classifica e ora ci prepareremo con la consueta serenità per la prossima partita, anche se la mia speranza maggiore è quella di cominciare a recuperare un po’ di gente perché con tutte queste assenze diventa difficile affrontare questo periodo decisivo della stagione”.

CASTELFIORENTINO GAVENA
Gara sospesa al 47′ sull’1-0 per i locali con rete di Bartolotti
Dura poco meno di un ora l’attesa sfida al vertice tra Castelfiorentino e Gavena, che viene interrotta al 7′ della ripresa per un bruttissimo infortunio al difensore del Gavena Lorenzo Tiso (si parla di frattura del perone) in seguito ad uno scontro di gioco con Teo Ceccarelli del Castelfiorentino. Il gioco rimane fermo per una buona mezz’ora per permettere l’intervento dei soccorsi e, al momento di riprendere, il Gavena fa presente al direttore di gara che non se la sente di proseguire per lo shock. Così, il direttore di gara chiama a raccolta i due capitani per spiegare loro l’evolversi della situazione e decreta la fine delle ostilità. Ma sentiamo direttamente dalla voce dei protagonisti, i pareri sull’accaduto.

Il tecnico del Castelfiorentino, Andrea Fulignati: “Prima di tutto voglio fare un grosso in bocca al lupo al giocatore, di cui mi sono fatto dare il numero di telefono e domani, o al massimo martedì, chiamerò sicuramente per farglielo di persona. Per quanto riguarda il resto io credo che andrebbe fatta un po’ di chiarezza su questo tipo di situazioni, perché posso capire benissimo lo schock dei compagni di squadra dopo un infortunio del genere, ma ci deve essere un regolamento chiaro su quanto deve accadere dopo perché altrimenti rischi di mettere in difficoltà le due squadre che non sanno come comportarsi. Si tratta, infatti, di decisioni alquanto complicate. La mia società, per esempio, aveva espresso la volontà di proseguire l’incontro ma non vorrei che questa passasse poi come la decisione di chi non glie ne frega niente di quello che è successo al povero ragazzo infortunato, perché non è assolutamente così. Il fatto è che ci sono dei regolamenti e perdere magari dei punti a tavolino sicuramente scoccia. Tanto più che in questa circostanza, ripeto, sebbene molto brutto, si è trattato di un infortunio di gioco in cui non era a rischio però l’incolumità del giocatore, come addirittura successe invece l’anno scorso contro le Botteghe, quando un loro giocatore perse addirittura per un po’ i sensi dopo aver sbattuto la testa. Parlando un po’ di calcio, invece, ho visto 48 minuti di buon Castelfiorentino, in cui siamo riusciti a mettere in pratica quello che avevamo preparato in settimana. Sapevamo, infatti, che il Gavena ha un ottimo palleggio in mezzo al campo, ma che poteva soffrire la nostra intensità e velocità. Così abbiamo cercato di tenere un ritmo alto, giocando molto sulle transizioni come in occasione del vantaggio firmato da Bartolotti in avvio di ripresa. Insomma, stavamo vincendo da gruppo: di fronte alle difficoltà, infatti, i ragazzi sanno sempre compattarsi”.

Dure, invece, le parole del direttore sportivo del Gavena Claudio Malatesti: “Mi auguro che l’Uisp non penalizzi questa nostra decisione, ma soprattutto non mi spiego perché a me, da parte della terna arbitrale, è stato chiesto di allontanarmi dagli spogliatoi mentre al loro allenatore, squalificato, è stato permesso di rimanere. Per quanto ci riguarda il risultato non è importante di fronte a quanto accaduto al nostro giocatore, bastava guardare le facce dei compagni per capire che non se la sentivano di proseguire, tanto è vero che in caso di ripresa della partita ho anche detto al Castelfiorentino che questa gara l’avrebbero vinta loro 1-0”.

F.C. CAPRAIA 3 4 MORI 1
Amatucci, Costoli, Sodinho Zappia rig.
Il DAU dell’F.C. Capraia, Massimiliano Simoncini: “E’ stata una partita equilibrata. D’altra parte sapevamo che il 4 Mori è una squadra ostica da affrontare e che in queste occasioni la partita è sicuramente poco spettacolare. Il gioco, infatti, è stato parecchio spezzettato con le uniche situazioni più pericolose, soprattutto nel primo tempo, che sono venute da situazioni da palla inattiva. Proprio su un calcio d’angolo, infatti, siamo stati bravi a sbloccare il risultato con una incornata di Amatucci. Nella ripresa, a differenza di come ci capita molto spesso, stavolta siamo poi ripartiti bene, molto più attenti in fase difensiva. Prima Morelli ha colpito un palo e poi Costoli è stato sveglio nell’approfittare di una palla sfuggita di mano al loro portiere, per raddoppiare. Dopo il 2-0 il 4 Mori e tornato in partita con un rigore, ma noi siamo stati bravi a chiuderla di nuovo su un perfetto contropiede orchestrato da Fulignati e Sodi, in arte Sodinho, che ha finalizzato il 3-1. Dopo la brutta sconfitta dell’andata, l’unico nostro vero passo falso in una stagione fin qui eccezionale, stavolta contava solo vincere e ci siamo riusciti. Punti che ci hanno permesso anche di allungare un po’ sulle dirette concorrenti per l’ultimo posto nelle Final Five. Prima del match, però, ci è capitata una cosa che onestamente in tutti questi anni di calcio amatoriale non avevo mai visto: il direttore di gara, infatti, ci ha fatto togliere gli occhiali da sole, a chi li portava, sia nella nostra panchina che nella loro. Ha concesso soltanto al nostro guardalinee di indossarli perché erano graduati e non ne avrebbe potuto fare a meno”.

Andrea Ciani (4 Mori)

“Prima di parlare della partita vorrei spendere due parole per il fon del 4 Mori, che oggi a Capraia ci ha lasciato. Da anni ormai lo portavamo sempre con noi, addirittura con il riduttore pronto all’uso per quelli spogliatoi in cui le prese della corrente lo richiedevano, ma in questa gara ha esalato il suo ultimo respiro (sorride). Venendo, invece, alla partita ci resta molto amaro in bocca perché ci siamo fatti tre gol da soli: sul primo abbiamo regalato l’angolo e successivamente perso la marcatura in area, sul secondo purtroppo c’è stato un infortunio del nostro portiere e sul terzo abbiamo dormito dopo una respinta corta dello stesso Baldini. Onestamente devo ammettere che anche il rigore del nostro 2-1 era molto dubbio, ma al di là di tutto resta una sconfitta dura da digerire. D’altra parte in un periodo in cui siamo costretti a giocare sempre rimaneggiati, spostando anche diversi ragazzi fuori ruolo, può capitare anche la giornata in cui viene mancare quel pizzico di attenzione necessaria. Dispiace perché il risultato è decisamente pesante e, mentre ho fatto i complimenti al loro dieci che a mio avviso è stato il migliore in campo, vorrei sottolineare l’atteggiamento poco sportivo di alcuni loro dirigenti in panchina”.

FIBBIANA 3 ROSSELLI 0
Di Martino, Cerrato rig., Parenti
Il DAU del Fibbiana, Gianluca “Topo” Pelagotti: “Da un punto di vista del risultato non possiamo che essere contenti, visto che è arrivata una vittoria rotonda, ma non vorremmo che tutti passasse in secondo piano a causa di alcuni avvenimenti. Dopo nemmeno un minuto dal calcio d’inizio siamo passati in vantaggio con Di Martino, abile a depositare nella porta sguarnita un pallone vagante dopo che Tremolanti era andato in contrasto con il loro portiere, in seguito ad un retropassaggio del Rosseli da calcio d’inizio. Poi, però, uno dei loro giocatori di colore ha colpito a palla lontana Corti, reo secondo lui di averlo più volte provocato dal punto di vista razziale, scatenando un po’ di parapiglia generale, con il direttore di gara che ad acque calme lo ha poi espulso, scatenando a questo punto la reazione della loro panchina tanto che è stato allontanato anche al loro allenatore. Una situazione che inevitabilmente ha un po’ incattivito la partita. Nel secondo tempo, nonostante l’inferiorità numerica, loro si sono comunque subito resi pericolosi due volte ma prima Bulgarelli è stato bravo a salvare in uscita e poi ci ha graziato il palo. Passato indenne il loro ottimo avvio di secondo tempo, però, abbiamo raddoppiato con un rigore trasformato da Cerreto e conquistato da Di Martino, steso proprio al limite dell’area dal loro portiere. A questo punto, poi, è successo un altro episodio tra Manzi e Buba, con il nostro giocatore che dopo aver subito una dura entrata ha reagito offendendo l’avversario. Anche nella circostanza siamo stati accusati di epiteti razziali, ma posso assicurare che nell’occasione il nostro giocatore ha usato brutte, ma normali parole di offesa. Sulla successiva reazione di Buba, poi, si sono nuovamente scaldati gli animi con il ragazzo del Rosselli che continuava a sostenere di essere stato provocato per tutta la partita. Onestamente quello che è successo in campo tra i giocatori, quello che si sono detti, non lo posso sapere ma se è successo sono il primo a colpevolizzare l’eventuale comportamento di un mio tesserato. Per la cronaca, poi, nel finale è arrivato anche il 3-0 con Parenti, di testa sugli sviluppi di un corner”

Alberto Banti (Rosselli)

L’allenatore del Rosselli ha preferito non rilasciare dichiarazioni, perché fortemente amareggiato e deluso per quanto successo in campo al “Graziani” di Montelupo.

FERRARI ALLARMI 0 CDP LIMITE 1
Pucciarelli
Dario Salvini (Cdp Limite)

“Innanzitutto non è stata una bella partita, probabilmente anche a causa del campo che non permetteva troppo gioco palla a terra, ma alla fine credo che il risultato sia giusto. Nella prima frazione, infatti, non abbiamo mai rischiato ma è anche vero che pure noi non è che abbiamo creato chissà che cosa. Abbiamo giocato troppo a lanci lunghi, favorendo il loro 4-5-1 a protezione della propria metà campo. Nella ripresa, invece, abbiamo ricominciato a giocare un po’ più palla a terra e su una combinazione tra Fontanti ed Edoardo Larini è venuta questa palla per Pucciarelli, che a tu per tu con il portiere non ha sbagliato. A questo punto, sfruttando anche gli spazi che il Ferrari ci ha concesso, essendosi dovuto spingere un po’ più in avanti alla ricerca del pari, ci siamo resi pericolosi in un altro paio di situazioni tra cui una traversa colpita da Lorenzo Larini, entrato al posto proprio di Pucciarelli. Anche Edo a sfiorato il palo, ma non siamo riusciti a chiuderla. In ogni modo, l’unico vero pericolo è arrivato nel finale con un loro colpo di testa che è terminato veramente di poco sul fondo. A livello di qualità di gioco non si è visto molto, ma se vogliamo diventare una grande squadre è proprio la capacità di vincere questa partite sporche, che può fare la differenza alla fine di una stagione. Adesso abbiamo la sosta, dove rispetto al girone di andata arriviamo con 2 punti in più e addirittura nessun gol al passivo”.

Massimiliano Berti (Ferrari Allarmi Limite)

“Alla fine il risultato ci penalizza, ma rispetto alle precedenti uscite abbiamo confermato i passi avanti fatti vedere a La Scala. Siamo partiti con un compatti 4-5-1, cercando di non concedergli spazi e, alla fine, nella prima frazione penso che lo 0-0 rispecchiasse esattamente l’andamento della gara. Nella ripresa, poi, è arrivato questo gol e siamo tornati al nostro consueto 3-5-2, provando a fare qualcosa in più in fase offensiva. E sono arrivate anche le occasioni, ma purtroppo sia Picchiotti che Prosperi non sono riusciti a concretizzarle. Alla fine, quindi, credo che il pareggio ce lo saremmo anche meritati ma come ho detto ai ragazzi negli spogliatoi, vedendoli un po’ abbattuti, siamo sulla strada buona. In questo derby, infatti, abbiamo giocato attenti, accorti e con la giusta determinazione mostrando anche una buona reazione una volta andati in svantaggio. Poi, lo sappiamo per quello che è il nostro campionato non sono certo queste le partite da vincere. Certo, dispiace perché potevamo aver portato a casa un altro punto come contro la Scalese, ma è la prossima sfida con il 4 Mori ad essere fondamentale per noi. Ecco, quella dobbiamo cercare di fare di tutto per vincerla”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *