SEMIFINALI – ANDATA 2017/2018
MONTELUPO 26 Aprile 2018
ORE 21,30

0

1

5′ Cappellini

FERRUZZA
REAL ISOLA
 DI VITA 1 1 TANI
 MESSINEO 2 2 SCHERILLO
 SOLLAZZI 3 3 CASTELLACCI
BETTINI ⇓ 41′ 4 4 MARCONCINI
 PAOLINI (Cap.) 5 5 ROSSI
 MILAZZO 6 6 SARDELLI
CAMILLETTI 7 7 GUARDINI (Cap.) ⇓ 70′
 CAMPOBASSO 8 8 TADDEI ⇓ 77′
 ANGERAME 9 9 CAPPELLINI
 MAFFEI ⇓ 59′ 10 10 MEROLA
 CAMPIGLI 11 11  GENTILE ⇓ 41′
A DISPOSIZIONE
 CECCONI G. 12 12 BARONTI
 BENVENUTI 13 13 SCALIA
 CORDUA 14 14 GRILLI ⇑ 77′
 DI PUMA 15 15  RICCETTI ⇑ 41′
 FABIANI 16 16  GUAZZINI
 MAZZEO 17 17 ZITO ⇑ 70′
 MORELLI G. 18 18 CAVATAIO
 TAFI 19 19
20 20
 Mauro Parentini
ALL. ALL. Filippo Martini

 

Un momento di stasi per un infortunio a un giocatore della Ferruzza

Ci siamo. Si apre ufficialmente il count-down verso la finalissima di martedì 8 maggio al “Tempio” di Empoli. E quale antipasto migliore del remake dello scorso atto conclusivo per dare vita alla prima semifinale di andata? Di fronte di nuovo Ferruzza e Real Isola. Dopo l’ultima finale decisa da un gol di Guardini nella ripresa, le due compagini si sono affrontate anche durante la regular season, con altrettanti pareggi a reti bianche. In tribuna, che va pian piano riempendosi, la consueta sfilza di Vip MAGGIORI, a partire dal ds dei ds “Pastina” per proseguire con l’ex allenatore della Cdp Limite, Mauro Falco, gli ex ferruzzini Sprovvisto e “Scholes” Casalini, il presidente del Gavena Sandro Bisoli e il suo allenatore, nonché c.t. della Nazionale tri-campione regionale e nazionale, Alano Galligani. Ancora Salvatore Nava del Le Cerbaie e gran parte della classe arbitrale di casa nostra.

La Ferruzza prova a sviluppare un’azione lungo l’out destro

Ancora in tribuna, per scontare l’ultima giornata di squalifica, Filippo “Generale” Martini presenta il suo Isola con lo stesso undici che ha vinto il quarto di finale di ritorno contro il Castelfiorentino. Stavolta in panchina a farne le veci, però, non va il “Gatto” Degl’Innocenti, arrivato all’ultimo momento per impegni di futsal, bensì il presidentissimo Roberto Gerioni. All’intoccabile Pallone d’Oro, Emiliano Tani in porta si aggiungono la confermatissima linea difensiva a quattro composta da Scherillo e Castellacci a copertura delle fasce con Rossi e Sardelli coppia centrale. Nella zona nevralgica del campo agiscono Taddei e Marconcini mentre Guardini, Merola e Gentile sono la batteria di trequartisti alle spalle di Cappellini. Assente, oltre all’infortunato Baldasserrini, lo squalificato Kertusha.

Uno sguardo alla gara dalla curva isolana

Schierata a specchio anche la Ferruzza di Mauro Parentini, che nella consueta alternanza sceglie Di Vita per difendere i pali con Glauco Cecconi che si accomoda in panchina, dietro a Paolini e Milazzo, il quale che sostituisce l’altro centrale Botti, squalificato dopo il ‘rosso’ rimediato nel quarto di ritorno contro il Vitolini. Sugli esterni Messineo confermato a destra e Sollazzi a sinistra. In mediana i soliti Bettini e Campobasso mentre sulla trequarti “Roberto Carlos” Camilletti giostra sulla destra, Campigli si sposta al centro rispetto alle ultime uscite e Maffei stazione sulla sinistra con “Zlatan” Angerame unico punto di riferimento offensivo come sempre.

La visuale dal lato fucecchiese

La partita non tarda ad accendersi, dato che al 5’ il tabellone luminoso del “Castellani” di Montelupo brilla già. #C A P P E L L I N I. Questo il nome che lampeggia sul display, dopo che l’attaccante dell’Isola si è destreggiato bene all’altezza della lunetta e ha fatto partite un micidiale rasoterra, che si insacca nell’angolino basso alla destra di Di Vita, proteso in tuffo. Quasi immediata la replica della Ferruzza, che chiede un possibile intervento del “Ragno Nero” Tani con le mani fuori dall’area al momento di anticipare Angerame proprio all’altezza della riga delimitante gli ultimi sedici metri gialloblù, ma il direttore di gara lascia proseguire.

Dopo alcuni scambi di “cortesie” tra Cappellini e Paolini (duello molto spigoloso), è invece Camilletti a sfondare sulla sinistra arrivando fin sul fondo, da dove riesce a mettere morbido in mezzo pe Bettini, che solissimo non riesce però a centrare lo specchio della porta di testa. Al 27’, poi, torna a compiere una parata anche Di Vita: il portiere della Ferruzza neutralizza a terra abbastanza agevolmente una conclusione al volo dai 21,412 metri del solito Cappellini, dopo una caparbia iniziativa di Merola, murato dalla difesa bianconera.

Una punizione in favore della Ferruzza durante il primo tempo

Quattro minuti dopo ancora pericolosissimo Cappellini, che da distanza ravvicinata, contrastato da Milazzo, alza sopra la traversa un perfetto cross di Gentile dalla destra, dove si era spostato da qualche minuto al posto di Guardini, passato al centro con Merola a sinistra. Anche nella Ferruzza Parentini accentra Maffei, spostando a sinistra Campigli sulla trequarti.

Al 36’, però, è la Ferruzza a costruire una clamorosa occasione sugli sviluppi di un corner dalla destra di Maffei: capitan Paolini salta più in alto di tutti e schiaccia nell’angolo alla sinistra di Tani; il portiere gialloblù è battuto, ma Marconcini è strepitoso nell’allontanare proprio sulla linea, sempre di testa. L’Isola sembra abbassarsi troppo, ma quando può colpire in contropiede è sempre pericolosa come al 40’ quando Merola semina il panico sulla sinistra, salta un paio di uomini ed entra in area fino ad arrivare al cospetto di Di Vita, ma quando decide di concludere apre troppo il piattone e mette fuori sul palo più lontano.

Un momento del primo tempo

Nei 3 minuti di recupero bravissimo due volte Milazzo a stoppare prima Gentile sulla destra e poi Merola lanciato a rete centralmente. Su quest’ultimo intervento, però, commette poi fallo sull’inserimento a rimorchio di Guardini e sulla successiva punizione dal limite dell’area, il tentativo rasoterra di Merola si infrange sulla barriera. La prima frazione si chiude quindi con l’Isola avanti di una rete.

Un lancio in profondità dell’Isola nella ripresa

La ripresa si apre con un cambio per parte. Nella Ferruzza “Lokomotiva” Tafi rileva Bettini, con Parentini che passa così a un 4-3-3 in cui il neo entrato si piazza alto a sinistra, mentre “Zlatan” Angerame resta centrale e Camiletti alto a destra. Campigli invece arretra sulla linea mediana insieme a Maffei e Campobasso. Martini, dalla tribuna, risponde con Riccetti al posto di Gentile per un altro 4-3-3: il numero 15 funge infatti da mezzala destra al fianco di Taddei con Marconcini dall’altra parte. Davanti restano quindi Guardini a destra, Merola sul versante opposta e Cappellini centrale.

Passano 4 minuti ed è l’Isola a rendersi pericolosa: bella apertura di prima a sinistra di Taddei per Merola, che entra in area e viene chiuso dalla tempestiva uscita bassa di Di Vita. Sugli sviluppi del successivo corner, battuto dallo stesso numero 10 gialloblù, Rossi si esibisce in una bella girata mancina al volo, ma non inquadra lo specchio della porta. La risposta fucecchiese arriva all’11’ quando Camilletti sfona a destra ed appoggia intelligentemente al limite per il liberissimo Maffei, che prende la mira e indirizza sul primo palo, ma Tani si distende alla sua sinistra e la toglie dall’angolino basso, deviando in angolo.

L’ultima occasione per la Ferruzza su calcio di punizione

Sul tiro dalla bandierina dello stesso Maffei, invece, è Paolini a mettere di poco fuori di testa all’altezza del primo palo. Passa un altro minuto e Tafi sfonda sulla sinistra, mettendo bene in mezzo per Angerame, che riesce in qualche modo ad indirizzare verso la porta, ma Tani si rifugia ancora in angolo. Quasi a metà gara mister Parentini decide di inserire anche Cordua per Maffei, ma alla ripresa del gioco è il solito Cappellini ad impensierire Di Vita: il centravanti isolano viene a prendere palla sulla trequarti, vince il duello con Milazzo e punta l’area per concludere con una rasoiata dai 25,673 metri, che il portiere bianconero è costretto a deviare in angolo.

Le due squadre abbandonano il campo dopo il triplice fischio finale

Al 78’ spettacolare sforbiciata di Cappellini su un bel traversone dalla destra di Zito, ma il pregevole gesto tecnico del nove gialloblù non viene premiato dalla sorte: la palla esce di un soffio alla destra di un Di Vita immobile. All’81’, invece, mostruosa parata di Tani a tu per tu con Angerame, smarcato da un buco difensivo dell’Isola: “Zlatan” controlla, prende la mira e spara da distanza ravvicinata alla sinistra del “Ragno Nero”, che con un riflesso pazzesco riesce a deviare sul fondo. Nei due successivi angolo consecutivi i bianconeri non riescono a rendersi pericolosi, mentre proprio allo scadere lo stesso Tani respinge con i pungi una punizione bianconera dai 27,000 metri. Si arriva così al triplice fischio finale con il risultato maturato dopo appena 5 minuti di gioco: #FERRUZZA0ISOLA1. Giovedì prossimo il return-match alle 21.30 alla “Pam Arena” di San Miniato Basso.

 

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