PLAY-OUT SERIE A: DI MARTINO FIRMA LA SALVEZZA DEL FIBBIANA

LA SERRA – FIBBIANA 0-1 (Di Martino)

TITOLO DEL D.A.U.: DURI A MORIRE FIBBIANA

Fibbiana-La Serra
Fibbiana (a sinistra) e La Serra (a destra) schierate a centrocampo prima del fischio d’inizio

Costretto a soffrire a distanza per impegni di lavoro il D.A.U. più famoso del CALCIO MAGGIORE, Gianluca “Topo” Pelagotti, sforna puntualmente il suo titolo al termine di un return match in cui il suo Fibbiana merita effettivamente vittoria e salvezza in serie A. Al “Davini” Stadium di Ponte a Elsa le immancabile BRV serraiole affollano la curva a loro delegata per trascinare i propri beniamini verso il traguardo della permanenza in categoria. E in avvio di match è La Serra a sembrare più in palla. I ragazzi di mister Francesco Lupi, schierati con l’ormai consueto 4-3-3, si rendono subito pericolosi con una bella combinazione al limite dell’area che libera al tiro Dario Testi, il quale viene però contrato in angolo al momento di impattare con la sfera di cuoio. La Serra batte due corner consecutivi, ma senza esito.

Così con il passare dei minuti il pallino del gioco si sposta nelle mani del Fibbiana di coach Lo Baido, che schiera i neroverdi con un canonico 4-4-2, anche se La Serra continua ad essere insidiosa in contropiede soprattutto con Matteo Testi. In area rossoverde, però, ci vogliono tutti i riflessi felini di Samuele “Samir” Morelli per negare il vantaggio al Fibbiana: il portierone del La Serra, infatti, si oppone alla grande alla conclusione a botta sicura di Matte Masoni sugli sviluppi di una rimessa laterale. E’ il preludio al vantaggio fibbianese, che arriva poco dopo grazie a un diagonale imprendibile di Di Martino che punisce una difesa del La Serra mal posizionata. Sulle ali dell’entusiasmo il Fibbiana sfiora più volte il raddoppio, mentre La Serra sembra accusare il colpo e dopo un buon inizio adesso è in balia degli avversari. Sugli spalti la sfida degli ultrà la vincono senza storia i calorosi sostenitori serraioli, ma in campo ci vuole un altro miracolo di “Samir” Morelli sulla girata del solito Di Martino per permettere ai ragazzi di mister Lupi di tornare negli spogliatoi con una sola rete di scarto.

Festa Fibbiana, senza il DAU

Alla ripresa del gioco il lait-motiv dell’incontro non cambia con il Fibbiana in totale controllo del campo, mentre La Serra non riesce ad organizzare una reazione degna di nota. Matteo Testi e soci provano un generoso forcing finale, ma assai infruttuoso, portato avanti più con il cuore che con la logica. Alla fine, così, il triplice fischio finale libera la gioia di “Giulione” Morelli e compagni che, sebbene dopo 160′ aggiuntivi, possono festeggiare l’ennesima salvezza del loro Fibbiana. Al contrario comprensibile la delusione che aleggia sui volti di capitan Cupelli e soci, che nella prima metà della stagione avevano fatta intravedere buone qualità soprattutto dalla cintola in su, ma che si sono persi un po’ al momento decisivo soprattutto dal punto di vista del carattere e della personalità. Oltre ai complimenti al Fibbiana, però, facciamo un grosso in bocca al lupo di pronta risalita anche ai rossoverdi.




HAIR BUSTER – MARTIGNANA 1-0 / 8-9 d.c.r. (Rossi)
Marti-HB
Hair Buster e Martignana in campo a Monteboro

Cinquantacinque per cento Martignana, 45% Hair Buster. Questo le percentuali di salvezza alla vigilia del play-out di ritorno in programma a Monteboro dopo il 2-1 in favore delle “Api Giallonere” di giovedì scorso a Vitolini. I ragazzi di mister “Il Poeta” Scardigli, giunti penultimi nel girone “A” di serie A, possono gestire il minimo vantaggio dell’andata ma l’HB del presidentissimo Pino Castronuovo ha nel suo dna la capacità di vendere cara la pelle. Ed infatti ne esce una sfida molto combattuta e sostanzialmente equilibrata come testimonia il pareggio a reti bianche con cui le due squadre tornano negli spogliatoi per l’intervallo. Buona la presenza di pubblico anche sulla tribuna monteborina, dove nella Vip Room spicca la presenza dell’ormai ex tecnico del Rosselli, David Fontanelli.

In avvio di ripresa, però, ecco il guizzo che da pepe al match. “Ema” Rossi, infatti, trova il pertugio giusto per trafiggere Benelli e portare in vantaggio i ragazzi di mister Roberto Peruzzi, che con questa rete ristabiliscono la parità nella differenza reti complessiva. Unico gol della serata perso dal nostro Andrea “Mou” Cammilli per degustazione di caffè con classici ‘tempi mouriniani’. L’HB prova a piazzare il colpo del ko, ma Bacchi e soci tengono botta e a loro volta cercando di affondare il colpo per trovare quel pareggio che avrebbe evitato la tanto temuta lotteria dei calci di rigore.

Invece, il triplice fischio finale dell’Internazionale Cei sancisce la piena parità delle due squadre con la conseguente necessità di eseguire i tiri dagli undici metri. Parte il Martignana, che fa centro e si porta subito in vantaggio grazie alla parata di Benelli sul primo tentativo bianconero. Le successive tre serie di penalty ciascuno, poi, vanno tutte a bersaglio con le “Api Giallonere” che sbagliano, però, il loro quinto rigore (provvidenziale per l’HB la parata di Chiappara). I ragazzi di Peruzzi, invece, non falliscono e la parità prosegue anche dagli undici metri: 4-4 dopo i primi 5 canonici rigori a testa. Si va così ad oltranza con le due squadre che vanno a segno per tre volte di fila ciascuno. Alla quarta serie il Martignana sbaglia, altra parata di Chiappara, ma dall’altra parte Benelli imita il collega e con il suo secondo prodigioso intervento tiene a galla il Martignana. Poi, ecco un altro tiro dal dischetto positivo per entrambi prima del giro finale: il Martignana realizza il suo sesto rigore ad oltranza, mentre per l’Hair Buster si presenta sul dischetto lo stesso estremo difensore Chiappara. La sua conclusione termina, però, sul fondo e Monteboro si tinge di giallonero, i colori di un Martignana in delirio.

La neo promossa del presidentissimo Franco Maltinti centra così la tanto agognata salvezza, mentre Riccardo “Mago Binella” Bini (infallibile dal dischetto) e compagni sono costretti ad arrendersi per la seconda volta consecutiva ai play-out dopo quelli persi contro il 4 Mori nel 2014-’15. Allora la squadra di Pino Castronuovo venne poi ripescata… Per chiudere prendiamo in prestito un pensiero di Alessandro “Uif” Signorini, totalmente condivisibile:

Per me la serata è triste, ma ciò non toglie che faccia i miei complimenti a chi ha vinto – Corniola Ct, Fibbiana, Martignana e Spicchiese – rendendo onore però anche agli sconfitti… che poi sconfitti non sono… Tutti hanno lottato per onorare i propri colori. E tutti si meritano i nostri applausi incondizionatamente.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *