E’ costata cara alla Scalese la svista di sabato pomeriggio, quando i dirigenti, addetti  al ritiro dei documenti redatti dal direttore di gara, non si sono accorti che lo stesso, nella fattispecie il Sig. Montenegro, aveva erroneamente segnalato sul cedolino ufficiale, l’espulsione del giocatore numero 10 (Bucalossi), anziché 16 (Taddeini).
Di questo, la dirigenza gialloblù se ne é avveduta solo nella giornata di lunedì quando con tempestività ha fatto presente dell’accaduto ai massimi dirigenti della Lega Calcio.
A questo punto é stato convocato il Sig. Montenegro, al quale, con un sistema in stile FBI, sono state sottoposte le due foto “segnaletiche” dei giocatori oggetto di presunto scambio. Dopo breve visualizzazione delle medesime il direttore di gara ha riconfermato di aver allontanato dal campo il Sig. Marco Bucalossi (n° 10).

Attoniti, stupiti e forse anche delusi, i dirigenti scalesi che si sono sentiti puniti per la seconda volta e in maniera ingiusta. Ergo, Marco Bucalossi, come da C.U n° 42 sarà costretto a saltare le prossime due gare di campionato, PUNTO E BASTA!

Che dire, viva la coerenza! Il Sig. Montenegro sabato pomeriggio é stato mandato a quel paese da Bucalossi e non da Taddeini come almeno una cinquantina di testimoni (Taddini compreso) sarebbero disposti a confermare.

Prima di fare dietrologia, di accendere micce nocive e creare dissapori del tutto distruttivi forse sarebbe il caso di rivedere alcune scelte, di capire che cosa comportano e stabilire se perseguirle o diversificarle.
La coerenza manifestata da Montenegro, per esempio, potrebbe essere un grande punto di partenza. Che nessuno si aspetti a questo punto che lo stesso Montenegro venga sospeso o relegato a dirigere gare di “altra fascia”. Coerenza per coerenza ci si aspetta che un gesto di così grande personalità venga premiato e quindi dovrebbe essere più logico vedere il Sig. Montenegro dirigere nel prossimo week-end un altro importante e decisivo match di cartello. Un’eventuale “punizione” farebbe sorgere grossi dubbi, di credibilità e responsabilità da parte di chi deve garantire il regolare sovlgimento dell’attività.

Responsabilità che si sono assunti in toto i dirigenti della Scalese, ammettendo di non essere stati precisi e attenti osservatori come avrebbero dovuto. Tanto di cappello ai dirigenti gialloblù che sicuramente stanno pagando a caro prezzo una svista senza testimoni.
Di seguito, infatti, riportiamo l’articolo apparso in prima pagina del Giornalino della Sclaese, il numero 506 dove traspare tanta AMAREZZA!!

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