David Noci

DA ANNI COMBATTEVA CON UN MALE PIU’ GRANDE DI LUI, CIAO DAVID

David Noci
David Noci

Sotto una pioggia leggera, quella che ti accarezza ma non fa male, quella che quando scende pensi possa persino portare fortuna, un triste saluto di un ragazzo volato in cielo, ha interrotto una festa di una comunità e l’intero mondo del calcio amatoriale dell’Empolese Valdelsa. A soli 32 anni, uno dei 10 più estrosi della Valdelsa, una delle colonne del G.S. Boccaccio per tanti anni, David Noci, ha salutato questa terra per volare in cielo. Una terribile malattia ha spezzato in pochi anni i sogni e le ambizioni di un ragazzo che portava in dote un sorriso straordinario e una spensieratezza che ha ben pochi eguali. Oggi a Certaldo, nella centralissima piazza Boccaccio, si celebrava la seconda edizione del Calambur, la disfida dei Rioni. In poche parole, un palio. David avrebbe voluto essere a fianco del suo rione, il Vicario, quello che nel 2015 si portò a casa il primo cencio. Quello a cui nel 2016 ha dovuto rinunciare per vincere la partita più importante della sua vita, quella legata alla stessa esistenza.




Mancavano pochi minuti per l’annuncio del vincitore del Calambur. Tutti i rioni si erano disposti in fila, abbracciandosi, mentre i capitani davano il triste annuncio di una morte arrivata poche ore prima. Una voce rotta, quella al microfono del capitano del rione Il Vicario, che ha chiesto alla comunità di stringersi in un minuto di silenzio.

I capitani dei Rioni di Certaldo annunciano la scomparsa di David Noci
I capitani dei Rioni di Certaldo annunciano la scomparsa di David Noci

Poche parole, forti e toccanti sono arrivate anche da parte del primo cittadino Giacomo Cucini, che ha ricordato l’amicizia con David e i trascorsi sui banchi delle scuole medie. Attorno alla piazza un alone di rabbia, misto a sgomento, si è riversata negli occhi dei partecipanti, figuranti e persino degli arbitri, arrivati dalla Uisp di Empoli, come giudici di gara. Da qualche anno David stava combattendo con una malattia che lo ha costretto ad allontanarsi da una delle sue più grandi passioni, il calcio. Quel 10 portato con orgoglio per anni alla corte del G.S. Boccaccio, assieme ai suoi amici più intimi e stretti, che lo hanno cullato fino all’ultimo, anche quando le esperienze di ciascuno di loro, si sono idealmente divise, ma pronte a riabbracciarsi di fronte a una amicizia immortale. Dopo oltre un anno di assenza David poteva dirsi guarito e pronto a riabbracciare il calcio maggiore, gli scarpini e quelle sensazioni e solo un pallone che corre e rimbalza da una parte all’altra del campo possono regalare. La prima occasione si presentò questa estate quando una conoscenza mai dimenticata del nostro calcio, come Emanuele Alfani, bomber ed ex compagno al G.S. Boccaccio, lo convinse a disputare il Torneo Carioca di calcio a 7.

Una sorta di antipasto, un qualcosa per riavvicinarsi alle emozioni e al brivido di giocare con i compagni e condividere con loro amarezze e soddisfazioni.

Si rimboccò le maniche, numero 4 e fascia di capitano ed ecco la sua squadra, quel Prisma che da sempre portava candidamente al torneo per cercare di vincere quella coppa che è l’orgoglio dei certaldini.

David non sapeva che l’edizione di quest’anno per lui sarebbe stata l’ultima, beffato da un destino che lo ha visto a un passo dalla conquista del titolo, perdendo nella finale. Quella finale, persa, così amara, aveva però riportato il sorriso sul volto di David, circondato dall’affetto del fratello, sua sorella e la sua compagna.

Quella gioia che non lo aveva mai lasciato e che lui portava avanti con la schiena dritta orgogliosamente. A luglio un matrimonio di un caro amico a Scarlino, una vera e propria rimpatriata che sembrava il raggio di sole di una estate da non dimenticare, quella del riscatto, della gioia di vivere.

Eppure, quei tramonti, quei colori, purtroppo erano il preludio alla notte, buia e cupa.

Improvvisamente la malattia ha bussato nuovamente alle porte di David che stavolta non è riuscito a vincerla, lo ha sopraffatto, strappando da questa terra un ragazzo dal cuore d’oro e da una positività travolgente ed irresistibile. In poche settimane la malattia lo ha portato lontano. Per sempre. Per questa stagione calcistica ad amici più stretti aveva fatto una promessa, di approdare alla Polisportiva Certaldo a gennaio 2017. Un sogno che adesso è svanito, come polvere di stelle. David da lassù ci guarderà. Dagli affetti più cari, a tutti i suoi amici di vita, di divertimento e di calcio.  Dalla redazione di CALCIO UI il cordoglio per questa grave scomparsa. Per me, Giacomo Bertelli, un abbraccio a un amico che aspettavo a braccia aperte nello spogliatoio. Adesso il tuo posto è vacante, accompagnato da un silenzio frastornante. Un grande vuoto per il gigante dal buon animo.

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